Allarme rincari

Prezzi alle stelle: volano grano e farina, +70% per l’olio di girasole

La guerra tra Russia e Ucraina continua a far lievitare i prezzi. Volano il grano e, di conseguenza, la farina. L'olio di girasole arriva al +70%

Prezzi, non si fermano i rincari su grano, oli vegetali e nel settore lattiero caseario. Farina +50%, l’olio girasole arriva al +70%.

Dallo scoppio del conflitto russo-ucraino il prezzo del grano tenero nazionale è aumentato del 31% e, a cascata, la farina del 50%. Uno scenario che ha comportato, nell’ultimo anno, un balzo del +96% per i prezzi della semola di grano duro, a causa dell’impennata della materia prima (+86%) per la forte contrazione della produzione canadese. Ma volano alto anche gli oli vegetali, con il prezzo dell’olio di girasole aumentato di quasi il 70% e il lattiero-caseario, che vede il prezzo del burro raddoppiato.
È il quadro tratteggiato da Borsa Merci Telematica Italiana (Bmti), alla VII edizione del Festival del Giornalismo Alimentare di Torino, sui prezzi del cibo italiano che, in questi ultimi mesi, tra guerra e pandemia, sono stati maggiormente colpiti da rincari.
Forti gli aumenti anche per i risi italiani, spiega Bmti, da una parte a causa di una domanda superiore all’offerta e dall’altra a causa delle incertezze sulle prossime semine, legate alla siccità delle regioni del Nord Ovest, principali aree dedicate alla coltivazione del riso.
I prezzi del Carnaroli, usato per la preparazione di risotti, e del Selenio, usato per la preparazione del sushi, sono più che raddoppiati
rispetto a un anno fa. In alto gli oli vegetali, condizionati dalle difficoltà negli arrivi di olio di girasole dal Mar Nero. Dallo scoppio del
conflitto, infatti, i prezzi sono aumentati di quasi il 70% per l’olio di girasole, nonostante il mercato abbia registrato a maggio una parziale ripresa delle negoziazioni dalle zone colpite dal conflitto.

Diffusi rialzi anche nel settore lattiero-caseario, in particolare per il latte (+57% su base annua per il latte spot di origine nazionale), spinto da una raccolta in calo in alcuni dei principali player produttivi continentali e dall’aumento del costo dell’energia, dei mangimi e dei foraggi. Valori record per il burro, che a maggio ha raddoppiato il suo prezzo. Tra i formaggi, in rialzo il Grana Padano, principalmente a causa di una contrazione della produzione (+30% rispetto al 2021). Tra le carni si è stabilizzato, seppure su livelli alti, il prezzo delle carni di pollame (+32% per la carne di pollo, +59% per la carne di tacchino) dopo le tensioni di inizio anno dovute ai casi di influenza aviaria in Veneto. Tra le cause, l’aumento dei prezzi dei mangimi arrivati a livelli storicamente elevati (+41% per il mais).

leggi anche
Economia
Gelato quanto mi costi: aumentano i prezzi causa Covid e guerra
Attualita'
Adeguamento prezzi edilizia, crateri a due velocità: USRC al lavoro per uniformare le regole
L'aiuto
Carburanti, prezzi ancora giù grazie al taglio delle accise
Attualita'
Discount, prezzi alle stelle anche per la spesa low cost