Abruzzesi nel mondo

Il buon Abruzzo in Andalusia, giovani imprenditori di talento testimonial Ferrari

Antonio Santacroce da Sulmona e Francesco Caldarozzi da Chieti, il buon Abruzzo in Andalusia. Giovani imprenditori testimonial Ferrari.

Antonio Santacroce da Sulmona e Francesco Caldarozzi da Chieti, il buon Abruzzo in Andalusia. Giovani imprenditori testimonial Ferrari.

Alcune settimane or sono un evento speciale ha animato le cronache spagnole, nel grande deserto di Tabernas (“Tesoro della cultura cinematografica europea”), grazie al marketing creativo di due giovani imprenditori nostrani, Antonio Santacroce (da Sulmona) e suo cugino Francesco Caldarozzi, (da Chieti), con la tre giorni del “Tour Ferrari”, tra le sabbie andaluse. Una kermesse unica, che sarebbe piaciuta al compianto Sergio Marchionne, ancor più da Presidente della Ferrari, che aveva il cuore in Abruzzo, ma la mente competitiva  nel mondo. La sua creatura rossa più famosa, ha avuto un 2021 esaltante, anche in borsa, con i suoi ricavi, che hanno superato i quattro miliardi di euro, con un aumento esponenziale, rispetto agli anni precedenti. Tra i cinquanta “Brand” italiani più famosi, dopo il marchio Gucci, ( in mano straniera ), c’ è proprio il “Cavallino Rampante”, capofila delle aziende italiane, con un valore stimato in oltre 140 miliardi di euro. Comunque va evidenziato come il marketing tricolore, sia inferiore ancora a quello intero di Germania e Francia, di certo più efficace in un mercato globale, dove: “c’è chi punta sul prezzo dei prodotti, chi sulla responsabilità sociale d’ impresa e sulla capacità di generare benefici per la collettività”, oltre la qualità globale. Il Tour di 40 Ferrari, è risultata però un’iniziativa eccellente, come vetrina del nostro “Brand” di lusso più famoso, ma anche per la promozione del loro ristorante di cucina tipica peligna. I due imprenditori di talento, sono emigrati in Spagna per inseguire un futuro di successo, che era inimmaginabile nella terra natia, pur avendo dietro la professionalità della stessa famiglia Santacroce, presente da anni nel campo della ricettività, a Sulmona. Queste vitali esperienze così debbono farci riflettere ulteriormente al fine di approntare non solo azioni generali di sviluppo dei nostri territori, specie nelle più deboli aree interne, ma altresì favorire gli scambi commerciali e turistici con nuovi Paesi, dove gli imprenditori ne rappresentino un vettore essenziale, promuovendo il “Made in Abruzzo”, anche con i suoi marchi più noti come il pastificio De Cecco. In particolare Antonio Santacroce ha già dimostrato di avere competenze professionali, dopo la brillante laurea in Economia, conseguita in Univaq, con master internazionali, che dopo lo hanno portato proprio all’ Università di Almería, la città andalusa di 200mila abitanti, baciata dal sole tutto l’anno, in vista delle coste del Marocco. Il suo ristorante: “Buono, La Bella Vita Italiana” (fatto a mano e con il cuore) sembra così un formidabile veicolo di promozione verso esperienze nuove, non di sradicamento definitivo dalle terre d’ origine, ma di coltivazione delle proprie radici, veicolando la nostra storia, cultura e gli stessi prodotti locali all’ estero. Così nel loro ristorante di Almeria, che richiama la “Dolce Vita”, di Fellini e Flaiano, i due affiatati soci abruzzesi fanno arrivare sempre i nostri prodotti tipici, a partire dal pregevole aglio rosso di Sulmona e dagli aromatici formaggi della Valle del Sagittario, fino alla “Frattura” del lago di Scanno. La Spagna comunque risulta uno dei Paesi più aperti ed accoglienti in Europa, che ora punta oltre allo sviluppo anche alla stabilizzazione della sua occupazione giovanile, destinandole una quota del suo PNRR. Per questo non è sorprendente che lì i nostri connazionali siano cresciuti ad oltre 300mila, (con una media di quarant’ anni), che hanno ottenuto il numero di identificazione per i lavoratori stranieri(NIE), concentrati nelle città di Barcellona e Madrid. Nel 1996 erano solo 21mila gli italiani entrati nel Paese, che con i fondi europei è riuscito a modernizzare il suo sistema industriale, delle infrastrutture e dei servizi avanzati, con una veloce burocrazia, pur con i problemi istituzionali e la rivendicazione dell’indipendenza della Catalogna. L’Andalusia risulta la Regione più popolosa del Regno, con tante città meravigliose, dalla ricca storia, cultura e tradizione moresca, a ritmo di flamenco, come Cadice, Granata, Siviglia, Cordoba e Ronda. Un fascino unico, ma anche coniugato con la modernità e l’efficienza, che andrebbe fatto conoscere meglio anche a tutti i nostri governanti, specie per le avanzate politiche turistiche. Il nostro Benedetto Croce scriveva: “Le grandi cose al mondo non sono state fatte dai saggi, dai filosofi e da coloro che riescono abilmente a solcare il mare della vita, senza troppe tempeste, ma dagli uomini appassionati ed energici, che le sfidano”.

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