Ipoacusia, quando la sensibilizzazione diventa prevenzione: nasce la Barbie con l’apparecchio acustico. Audiosalus intanto prosegue con i controlli gratuiti.
Attori, cantanti, musicisti e presidenti degli Stati Uniti d’America. Non ultima la Barbie di Mattel, in produzione dal mese di maggio con auricolare ben in vista per sensibilizzare sulle conseguenze sociali derivanti dalla ipoacusia. La sordità bilaterale o unilaterale, colpisce tutti e non sempre perché si è arrivati ad una certa età o perché ci si è nati. Può, infatti, capitare che la sordità o l’ipoacusia dipendano da fattori traumatici o virali. Va, comunque, diagnosticata e fronteggiata anche grazie all’intervento degli apparecchi acustici, microscopici strumenti più piccoli di una moneta, capaci di nascondersi completamente una volta sistemati nella cavità auricolare. L’ipoacusia diventa un vero problema nel momento in cui viene sottovalutata o ridotta a normale fattore dell’invecchiamento. Recarsi in un centro acustico è un’opportunità che preserva gli ipoudenti dal rischio di un futuro di solitudine e depressione.
Da anni, Audiosalus, offre ai propri clienti controlli gratuiti dell’udito e la possibilità di tornare a sentire e a condividere la quotidianità di sempre. Basta poco, un piccolo gesto, per tornare a sorridere.
Immaginiamo se Beethoven avesse potuto ascoltare dal vivo la Nona sinfonia, anziché pensarla nella sua testa mentre la scriveva. Immaginiamo l’emozione, la gioia! Il più grande compositore di tutti i tempi che canticchia la sua opera immensa, dopo averla appena ascoltata e dice a se stesso: questa volta divento davvero famoso! Si scherza, ovviamente. Forse l’avrà anche pensato ma, di fatto, ha dimostrato al mondo intero che, difronte ad un problema tanto grande si può, comunque, riuscire a dare il meglio di sé e forse anche qualcosa di più. Lo sanno bene altri personaggi famosi che, della sordità, non ne hanno mai fatto un problema. Pensiamo a Bill Clinton affetto da ipoacusia per aver trascorso molto tempo, in gioventù, a suonare nelle band e che, da oltre venti anni, indossa gli apparecchi acustici; oppure Eric Clapton che, pur affetto da una neuropatia degenerativa che lo sta rendendo sordo, alla tenera età di settantasette anni, ha programmato per il 2022 un tour dal vivo che toccherà anche l’Italia, in due date a fine maggio. Anche il mondo del cinema non sembra essere immune alla sordità; l’oscar Halle Berry che ha perso l’udito da un orecchio a causa di un colpo alla testa datole dall’ex fidanzato, ha fatto del suo problema un motivo di sostegno per le donne che subiscono maltrattamenti in famiglia.
Whoopi Golberg, invece, ha sostenuto una campagna di sensibilizzazione sulla perdita dell’udito affianco alla Fondazione Starkey. Lei stessa, che dell’ipoacusia non ne ha mai fatto mistero, sostiene di aver perduto l’udito per aver esagerato col volume dello stereo!
Questi sono solo alcuni dei tanti personaggi famosi che hanno affrontato l’ipoacusia sin dal primo insorgere e che indossano regolarmente gli apparecchi acustici per essere in grado di svolgere a pieno, peraltro con estrema bravura, i rispettivi ruoli. È anche grazie alla tecnologia che il mitico “Slowhand” torna a fare concerti dopo una sosta di alcuni anni o che la ex Cat Woman può ascoltare indifferentemente da entrambe le orecchie.
Indossare un apparecchio acustico sicuramente non rende famosi ma, di certo, rende di nuovo felici e partecipi del mondo intorno tutti coloro che per poco o tanto tempo, hanno dovuto chiedere di alzare il volume della televisione, sono stati costretti a ripetere svariate volte “come?”, parlando a telefono o ad estraniarsi dai contesti sociali perché non più in grado di sostenere una conversazione fluida con familiari o amici, perché non più capaci di afferrare con l’udito le parole altrui.
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