Economia

Gelato quanto mi costi: aumentano i prezzi causa Covid e guerra

I rincari non risparmiano il gelato artigianale a causa degli aumenti delle materie prime e dell'energia: +20 cent per cono e coppetta.

L’effetto dei rincari su energia e materie prime si fa sentire anche sul gelato: aumenti fino al 25 per cento per coni e coppette. Con la bella stagione che sta per arrivare, diventa impossibile resistere alla tentazione di un buon gelato artigianale, ma bisogna sapere che un cono e una coppetta potrebbero costare anche dai 2,50 euro in su.

Anche l’Abruzzo non è immune agli aumenti per il gelato che, per il maestro gelatiere aquilano Francesco Dioletta, titolare della storica gelateria Duomo che si trova sia a L’Aquila che ad Avezzano, “Non sono rincari attribuibili alla guerra, ma piuttosto conseguenze della pandemia. Gli aumenti stanno riguardando soprattutto le materie prime, iniziati già dalla fine del 2020 e durante tutto il 2021″, ha spiegato sentito dal Capoluogo.

gelato rincari

“Sono stati 2 anni di flessioni incredibili, tutti i costi delle materie prime hanno subito un incremento significativo: il latte alta qualità costa 30 centesimi in più, la panna fresca anche un euro di più al Kg. Noi abbiamo cercato di non toccare il listino, che era bloccato dal 2018, ma adesso siamo stati costretti ad aumentare di 0,20 centesimi il costo della coppetta di gelato e del cono più piccoli. Siamo rammaricati, per noi si tratta di una sconfitta, ma non potevamo lavorare in perdita”. Non sono solo i costi delle materie prime ad essere lievitati, anche il packaging, “Quindi fazzoletti di carta, cucchiaini, tutto compostabile e attualmente costosissimo e non sappiamo ancora se ci saranno altri aumenti”.

“Il lavoro in questo periodo non è mancato, i nostri clienti sono rimasti affezionati anche durante le chiusure, abbiamo fatto tanto asporto, durante le feste sono andate benissimo colombe e panettoni ripieni del nostro gelato. Abbiamo avuto le difficoltà che ormai conosciamo bene, ma non ci possiamo lamentare; attualmente non registriamo una contrazione e non ci sono lamentele per questo piccolo aumento, tutti hanno capito la delicatezza del momento e questi 20 centesimi ci portano a offrire un prodotto di qualità, come da tradizione della famiglia Dioletta. Non tutti comprendono forse il lavoro e la spesa dietro la preparazione di un gelato: ci sono le macchine da mantenere e che sono costantemente accese e l’energia è aumentata, ci sono le materie prime che sono sempre più costose e difficili da reperire. Alcuni prodotti come il destrosio, uno zucchero ricavato dal mais e che si usa da sempre nelle gelaterie, sono aumentati del 100 percento. Nonostante questo, l’emergenza Covid ci aveva spinti a mantenere i prezzi stabili nonostante i primi aumenti, adesso siamo stati costretti. In realtà avremmo dovuto aumentare il prezzo del cono e della coppetta piccoli almeno del 20 per cento forse, così, avremmo evitato delle perdite. Finché posso però non andrò oltre”.

gelato rincari

A complicare le cose, anche la difficoltà nel reperimento del personale: “Non sappiamo davvero come spiegarcelo, fino a qualche anno fa dovevo dire a malincuore di no a qualcuno perchè avevo gente a sufficienza, quest’anno è stato più difficile, ma nonostante la minore richiesta siamo riusciti quasi a completare l’organico. Noi comunque daremo il massimo, come abbiamo sempre fatto, nonostante tutte le difficoltà e il periodo storico che non è sicuramente incoraggiante”.

gelato duomo
gelato rincari
leggi anche
covid contagi
Aggiornamenti covid19
Covid 19 in Abruzzo, 599 nuovi casi positivi
olio terminato supermercati
Allarme rincari
Prezzi alle stelle: volano grano e farina, +70% per l’olio di girasole
gelato olaci
Attualita'
Gelaterie Duomo, nasce il primo gelato italiano agli olaci