L’AQUILA – Incidente all’asilo, “in costante miglioramento” le condizioni delle due bimbe trasferite al Gemelli. Intanto oggi si decide se effettuare l’autopsia sul piccolo Tommaso. Il padre: “È stata una fatalità, quella madre non ha colpe”.
Migliorano le condizioni delle due bimbe di 4 anni trasportate ieri d’urgenza dall’Aquila al Policlinico Gemelli di Roma dopo l’incidente all’asilo. “Le bambine sono in costante miglioramento, stanno rispondendo bene ai trattamenti in corso”, fa sapere l’ospedale.
Al Bambin Gesù, invece, un altro bimbo ha lasciato la terapia intensiva: “Il paziente di 4 anni giunto da L’Aquila con trauma toracico è stato dimesso nel pomeriggio dalla terapia intensiva dell’Ospedale Bambino Gesù e trasferito al reparto di chirurgia generale”. Lo rende noto l’ospedale. “Alla luce del quadro clinico stabile e rassicurante, vengono sciolte le riserve prognostiche”.
Per quanto riguarda invece la tragica scomparsa del piccolo Tommaso, oggi si dovrebbe decidere su eventuale autopsia. Procura e genitori vorrebbero evitare, se possibile, questa ulteriore ferita. Per questo in mattinata è in programma una riunione alla presenza dell’anatomopatologo Giuseppe Calvisi per verificare l’eventualità, chiesta dal pm titolare del fascicolo Stefano Gallo, di evitare la autopsia sul corpo del bimbo effettuando una ricognizione cadaverica. In caso contrario si procederà all’autopsia prima del nullaosta per i funerali. Nella stessa giornata è previsto l’affidamento dell’incarico all’esperto Cristiano Ruggeri per la perizia tecnica sull’auto che ha provocato la morte di un bimbo di 4 anni ed il ferimento di altri cinque presso l’asilo I Maggio a Pile.
Nella stessa giornata di oggi la donna che ha parcheggiato l’auto che si è poi sfrenata, investendo i bambini, verrà interrogata in presenza del suo avvocato, Francesco Valentini. Dalle pagine di Repubblica, intanto, una grande prova di umanità del padre del piccolo Tommaso: “Quella donna non ha colpe, siamo pronti ad abbracciarla”, ha detto all’inviata del giornale Patrizio D’Agostino, sottolineando: “È stata una fatalità, una disgrazia. La madre dei gemellini non c’entra nulla, non coviamo un senso di vendetta nei confronti di quella donna. Sarà disperata quanto noi, anche la sua vita in fondo è stata rovinata”. D’Agostino racconta anche che lui e la compagna avrebbero dovuto sposarsi in chiesa il 3 luglio, il giorno di San Tommaso, e lo faranno comunque, in Comune: “per rispetto a Tommi, perché era una cosa che avevamo deciso proprio per lui, da credenti ci sembrava un dovere farlo per nostro figlio. Ovviamente la cerimonia in chiesa non la faremo. Non è una festa”.
Incidente asilo L’Aquila, il dolore della donna: “Ho provato a fermare l’auto con le mani”
“Me la sono vista passare avanti, – aveva raccontato la donna all’ANSA – ho provato a fermare la macchina con le mani ma non ci sono riuscita. Ed ha colpito i bambini rompendo la recinzione”. “Mio figlio durante la corsa ha cercato di uscire dalla macchina sbattendo la testa dentro l’abitacolo. Io e tutta la mia famiglia non riusciamo a darci pace, questa tragedia segnerà per la vita. Siamo sconvolti, addolorati”. “Le mie figlie hanno visto le drammatiche scene e sono sotto shock: siamo distrutti e addolorati, chiediamo e chiederemo ancora scusa alla famiglia del povero Tommaso e dei bambini feriti”. “Ho parcheggiato la macchina in pianura, ho inserito la marcia, non mi ricordo di aver inserito il freno a mano”, ha poi proseguito la donna madre di tre figli, di cui due iscritte alla scuola d’infazia Primo Maggio.
