Nuovo prezzario per far fronte ai rincari per i Comuni del Cratere 2009 e 2016. I dettagli del provvedimento
Il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, ha partecipato oggi alla videoconferenza stampa della Cabina di coordinamento che gestisce il Piano nazionale complementare al Pnrr per le aree sisma 2009 e 2016, presieduta dal Commissario Giovanni Legnini, nel corso della quale è stata illustrata la nuova ordinanza, firmata ieri, relativa al nuovo prezzario unico per il “cratere”.
Si tratta di un aumento, chiesto anche dalla Regione Abruzzo, dei costi parametrici dal 15 al 20% per gli edifici residenziali, al fine di fronteggiare i forti rincari che hanno rischiato di paralizzare la ricostruzione post-terremoto.
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“Prima di arrivare a stabilire la quota del 20% – ha sottolineato il presidente Marsilio – c’è stato un confronto molto efficace con le strutture regionali, l’Ufficio della Ricostruzione diretto dal dottor Rivera, che ringrazio. Dai territori sono arrivati contributi decisivi come nel caso dell’Ance di Teramo, l’organizzazione dei costruttori edili. Il commissario Legnini ha permesso il raggiungimento di un’intesa, in tempi rapidi. In caso contrario – ha aggiunto Marsilio – staremmo ancora fermi con le imprese e soprattutto con i
cittadini, senza risposte tempestive in un momento particolarmente difficile, in cui la vicenda dell’incremento dei prezzi stava producendo un blocco sostanziale del processo di ricostruzione. Sarebbe stata davvero una beffa che la ricostruzione, ferma per diversi anni a causa di errori concettuali, di impostazione, normativi e di errate procedure burocratico-amministrative oltre all’avvicendarsi di diversi commissari, si arenasse a causa di questo aumento indiscriminato
dei prezzi“.
In chiusura del suo intervento il presidente Marsilio ha ribadito la necessità di tenere alta l’attenzione, soprattutto dopo l’approvazione di un Ordine del Giorno da parte del Governo, sulla questione delle lievi difformità che bloccano la ricostruzione nei Comuni fuori cratere e che diventa ancora più complessa per la ricostruzione post sisma in altre parte d’Italia.