L’AQUILA – Piazza Regina Margherita inizia a scoprirsi dopo i lavori di riqualificazione.
A circa un mese dall’inizio dei lavori, Piazza Regina Margherita inizia a mostrarsi in tutto il suo rinnovato splendore. I lavori, infatti, sembrano ormai in dirittura d’arrivo, come si nota dalla foto di Franco Nerilli. Fontanella storica riposizionata, il Nettuno restaurato e pavimentazione ormai a buon punto, per uno degli angoli più amati della città.
Il progetto della riqualificazione finanziata da Carispaq è stato donato alla Fondazione dallo Studio di Ingegneria e Architettura “2STUDIO”, dell’Ing. Francesco Giancola e Ing. Alessia Rossi, che cura anche la direzione dei lavori, mentre il progetto di restauro della facciata e della Fontana del Nettuno è stato redatto e messo a disposizione dalla Soprintendenza. “Il processo di rigenerazione urbana e di recupero dell’identità che sta portando avanti la nostra Comunità – aveva commentato il sindaco Pierluigi Biondi all’atto della sottoscrizione della convenzione con Carispaq – si arricchisce di nuovi, importanti, tasselli. Grazie all’impegno della Fondazione e alla collaborazione istituzionale messa in campo è stato possibile attuare iniziative che hanno già portato alla valorizzazione del Parco del Castello e al restauro del Torrione, i cui lavori sono iniziati nei mesi scorsi: un percorso che si arricchirà di ulteriori interventi che contribuiranno a impreziosire ulteriormente il nostro centro storico”.
“Sarà il salotto buono dell’Aquila – aveva commentato il vicesindaco con delega alla Ricostruzione pubblica, Raffaele Daniele, presentando il progetto.
Piazza Regina Margherita sarà “il salotto buono dell’Aquila”
“Questo progetto – aveva sottolineato Raffaele Daniele nell’occasione – restituisce uno spazio di vivibilità, con una scelta di materiali compatibile con la ripavimentazione del centro storico. È un progetto che apre la città e quella stessa piazza, che era chiusa da un’aiuola, invece adesso si apre, restituendo la vista della facciata della fontana, una maggiore fruibilità, e vengono più che triplicati i posti a sedere. Insomma, è una piazza che si presta a diventare il salotto buono dell’Aquila e apre a una nuova vocazione, anche di intrattenimento e di socialità”.
