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Fattura elettronica, scatta l’obbligo sopra 25 mila euro

Obbligo fattura elettronica da luglio: esonerate circa 800 mila micro partite Iva esonerate tra ditte, autonomi e professionisti

Nel nuovo decreto per velocizzare il Pnrr è stato esteso l’obbligo di fattura elettronica a tutte le partite Iva con reddito superiore a 25mila euro.Con il nuovo decreto Pnrr sono arrivate delle novità per le partite Iva in regime agevolato di flat tax. Fino ad oggi tutti gli autonomi fino a 65mila euro di reddito, oltre a pagare il 15% di tasse, non avevano l’obbligo di emettere la fattura elettronica. Da ora, invece, saranno esonerate soltanto le partite Iva fino a 25mila euro di reddito.

L’intenzione del governo era estendere la regola per tutti, ma l’intervento della Lega ha fatto limitare la platea. In consiglio dei ministri, infatti, il capodelegazione del Carroccio Giorgetti ha insistito sullo stop per gli autonomi con guadagni inferiori. Si tratta di circa 800mila contribuenti tra ditte, autonomi e professionisti. L’esclusione, però, varrà solo fino al 2024: entro quella data tutte le partite Iva dovranno adeguarsi. Nel pacchetto anti evasione inserito nella bozza del nuovo decreto Pnrr ha trovato posto anche l’anticipo al 30 giugno della doppia sanzione per chi non accetta i pagamenti con il Pos. Inoltre, come sottolineato dal ministro del Lavoro, Andrea Orlando, debutta il portale unico del sommerso. Dalla bozza entrata in Cdm sembra rinviato ad altra data il rilancio della lotteria degli scontrini con vincite istantanee. Il filo rosso con la Ue accompagna, dunque, l’estensione (già più volte annunciata) della fattura elettronica anche ai forfettari. Va detto comunque che una quota degli interessati ha già iniziato in modo facoltativo ad emettere il documento in formato elettronico attraverso il sistema di interscambio (Sdi) delle Entrate. Prima di fare questo passo, l’Esecutivo ha chiesto e poi ottenuto dal Consiglio dell’Unione europea il via libera per eliminare le “aree di esenzione” finora previste.

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Come riporta Il Sole 24 ore, la variabile temporale farà la differenza. Nelle intenzioni dell’Esecutivo, infatti, l’estensione dell’obbligo scatterà dal 1° luglio, “spaccando” a metà il 2022 che sarà quindi contraddistinto da fatture cartacee e fatture elettroniche. Anche per questo non è del tutto esclusa a priori un’ulteriore riflessione in fase di limatura finale del decreto, spostando il debutto al 2023.

Le regole sulle sanzioni

In ogni caso, secondo la bozza, viene previsto un regime transitorio (anche se molto limitato) in relazione ai primi documenti da emettere. Solo per il terzo trimestre 2022 (ossia da luglio a settembre) non scatteranno sanzioni se la fattura elettronica sarà emessa entro il mese successivo a quello di effettuazione dell’operazione. Dopo questi primi tre mesi, anche per i nuovi obbligati scatterà la tagliola dei 12 giorni per l’emissione della fattura immediata (discorso diverso per quella differita da emettere entro il giorno 15 del mese successivo ma è vincolata a una serie di requisiti).

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