Cultura

Tutti i Santi giorni, 4 aprile: Sant’Isidoro

Sant'Isidoro di Siviglia per la rubrica "Tutti i Santi giorni" del 4 aprile.

Sant’Isidoro di Siviglia per la rubrica “Tutti i Santi giorni” del 4 aprile.

Il 4 aprile ricorre la memoria facoltativa di Sant’Isidoro di Siviglia. Sant’Isidoro, in latino Isidorus Hispalensis, nacque da illustre famiglia intorno al 560 a Cartagena in Spagna; i genitori, Severiano e Turtura, ebbero cinque figli, quattro dei quali venerati come santi dalla Chiesa cattolica: Leandro, Fulgenzio, Fiorentina e Isidoro stesso. Rimasto orfano in tenera età e educato da Leandro, il Santo fu uno studente svogliato, poco propenso al sacrificio sui libri, ma si narra che, un giorno che aveva saltato la scuola, accostatosi a un pozzo per dissetarsi, notò dei profondi solchi scavati dalla corda sulla dura pietra del bordo: comprese allora che con la costanza e la volontà, l’uomo può superare anche le più dure avversità della vita.
Nominato vescovo di Siviglia, ebbe un ruolo fondamentale nelle vicende politico-religiose della Spagna dominata dai Visigoti, e contribuì alla loro conversione dall’arianesimo al credo niceno; si impegnò per ristabilire la disciplina nella Chiesa spagnola fondando un collegio ecclesiastico, prototipo dei futuri seminari, e dedicando molto spazio della sua laboriosa giornata all’istruzione dei candidati al sacerdozio. Contestualmente, si adoperò nella vita civile, promuovendo il risveglio delle lettere e della cultura. I suoi interessi abbracciarono tutto il campo dello scibile del tempo: dalle arti liberali, al diritto, alla medicina, alle scienze naturali, senza dimenticare la storia (si ricordano i Chronica Maiore e una Historia de regibus Gothorum, Wandalorum, et Suevorum), la teologia dogmatica e morale. Sant’Isidoro scrisse il trattato enciclopedico De Rerum Natura in cui affrontò anche temi di astronomia, per lo studio dei quali si avvalse di un apparato grafico, forse mutuato da antichi manuali scomparsi, e basato sullo schema della ruota, cosa che nella tradizione medioevale gli portò il nome di Liber Rotarum. Probabilmente però il testo che influenzò maggiormente il Medioevo è il suo Etymologiae, una enciclopedia in venti libri di tutto lo scibile del tempo, composta prendendo come spunto le etimologie dei vari termini: per Isidoro solo attraverso la conoscenza dell’origine delle parole si può accedere all’effettiva comprensione di fatti, oggetti e fenomeni.

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Sant’Isidoro si spense il 4 aprile del 639 dopo 36 anni di episcopato. Papa Giovanni Paolo II lo ha designato nel 2002 patrono di Internet e dei programmatori, essendo stato l’autore della prima enciclopedia – antesignana di Internet, attraverso cui è possibile accedere a tutto lo scibile umano, e dei database, in quanto raccolte di dati ordinati e classificati -. Nel 1999 era stato un movimento spontaneo di utenti cattolici di internet a sollevare la proposta e sollecitarne l’accoglimento in Vaticano.
Le raffigurazioni di Sant’Isidoro lo vedono rappresentato con il vestito vescovile e con i caratteristici attributi iconografici episcopali, il bastone pastorale, la mitra e il libro, a ricordo della sua feconda attività letteraria che gli portò la nomina a Dottore della Chiesa.

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