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Turismo invernale, L’Aquila tra le mete più apprezzate

Stagione invernale 2021 /2022, i dati dell’Osservatorio sul Turismo di Intellera Consulting: cresce la popolarità di L’Aquila, Roccaraso e Pescasseroli.

Stagione invernale 2021 /2022, i dati dell’Osservatorio sul Turismo di Intellera Consulting: cresce la popolarità di L’Aquila, Roccaraso e Pescasseroli.

Il turismo domestico ha “salvato” la stagione della neve e gli italiani, oltre alle classiche località alpine, hanno riscoperto gli Appennini. È quanto emerge dall’Osservatorio sul Turismo di Intellera Consulting, che sottolinea come “in generale, sono state premiate le località che hanno dimostrato organizzazione, capacità di offerta e proposte innovative per intercettare il nuovo turismo ‘last minute’, anche grazie alla promozione su web”. Posizione di rilievo per L’Aquila, che con un indice di popolarità del 2,19, fa segnare un incremento dello 0,51. Il capoluogo d’Abruzzo entra anche nella “top ten”, con un sentiment (qualità dei commenti dei turisti) dell’89,10 che fa guadagnare il 7° posto, davanti a “mostri sacri” come Moena, Pinzolo (Madonna di Campiglio) e Courmayeur.
Per quanto riguarda le offerte online, “al primo posto c’è Cortina d’Ampezzo, con oltre 83mila offerte durante la stagione, poi Pinzolo, (52mila), Livigno (48mila), Bormio (43mila) e ancora Castelrotto, Selva di Val Gardena, San Giovanni di Fassa, Courmayeur, Moena, Primiero San Martino di Castrozza nei primi dieci posti. La parte alta della classifica è riservata alle grandi località alpine, la cui offerta appare però sovradimensionata per la presenza di proposte da territori limitrofi vendute all’ombra di “brand” più famosi. Ma si segnala L’Aquila al 15° posto, anch’essa realisticamente beneficiata dall’’effetto alone’ su territori limitrofi”.
“Per concentrare l’attenzione sul fenomeno degli Appennini, analizzando i dati dei primi dieci comuni non alpini come ‘campione di riscontro’, – spiegano dall’Osservatorio – si nota una crescita della popolarità (numero contenuti online) evidenziata nella stagione in corso rispetto al periodo pre-Covid di sette località (Roccaraso, L’Aquila, Pescasseroli, Spezzano della Sila, Abetone Cutigliano, Sestola, Tagliacozzo). Il sentiment (livello di soddisfazione espresso nei contenuti) espresso nei mesi dell’inverno 2021/2022 è molto alto, con punte che non hanno nulla da invidiare alle più quotate “stelle alpine”.  Le località appenniniche si mostrano dinamiche anche nella commercializzazione delle loro offerte online.

“Dopo il parziale blocco a causa del Covid da marzo 2020 e la stagione “nera” del 2021, – afferma Alessandro La Rosa, Partner responsabile delle strategie di Go To Market di Intellera Consulting – nel complesso il 2022 si è aperto con buoni risultati per il turismo invernale: il calo di stranieri sembra essere stato almeno in parte compensato dalla domanda interna e l’inizio di stagione è stato salutato con soddisfazione nelle principali località sciistiche italiane. Per il successo delle singole località sono risultati fondamentali la capacità organizzativa, la dotazione ricettiva ed impiantistica e il capitale di immagine consolidato: in questo le località dell’arco alpino si confermano “top player”, ma ci sono alcune eccezioni. Ed è di grande interesse la crescita di popolarità (numero contenuti online come recensioni, giudizi, commenti, punteggi, ecc.) e sentiment (livello di soddisfazione espresso dai contenuti) delle località dell’Appennino, che può preludere ad un rilancio anche di queste zone. Un fenomeno di cui tenere conto, di fronte alle opportunità rappresentate dal PNRR, che stanzia importanti risorse per il rilancio del settore, anche superando il divario digitale dei territori e la frammentazione dell’offerta per l’utente”.
Il preconsuntivo stagionale mostra una composizione di turisti della stagione rappresentata per tre quarti da italiani (75,9%), per il 5,2% da tedeschi, il 2,1% da cechi, il 2% da polacchi e il 2% inglesi, mentre nei dati pre-Covid i pernottanti italiani e stranieri sostanzialmente si equivalevano: nell’ultima rilevazione ISTAT (2017) le presenze di Italiani nelle località di montagna erano il 54%, gli stranieri il 46%. Con una provenienza in larga parte nazionale, si spiega anche la composizione degli utenti: i padroni sulle piste da sci di questa stagione sono state soprattutto coppie (49,1%) e famiglie (28,8%), in minor misura amici (15,7%) o singoli turisti (6,1%). Un’assoluta rarità i viaggi di lavoro (0,3%).

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