Cronaca

Sentiero Italia CAI, due abruzzesi soccorsi sul Supramonte

Piccolo imprevisto per Francesco Bernabeo e Michela D’Annibale, i due abruzzesi impegnati sul Sentiero Italia CAI soccorsi sul Supramonte.

Piccolo imprevisto per Francesco Bernabeo e Michela D’Annibale, i due abruzzesi impegnati sul Sentiero Italia CAI soccorsi sul Supramonte.

Disavventura a lieto fine per Francesco Bernabeo e Michela D’Annibale, i due escursionisti abruzzesi impegnati sul Sentiero Italia CAI, che IlCapoluogo.it vi aveva presentato il giorno della partenza.

Due abruzzesi sul Sentiero Italia CAI, 7mila km a piedi: inizia l’impresa di Francesco e Michela

Ieri notte sono stati costretti ad allertare i soccorsi sul Supramonte di Orgosolo, area particolarmente impervia. A complicare le cose, la mancanza di segnaletica e di acqua, che hanno costretto i due a chiedere aiuto con il GeoResQ. “Il tecnico di centrale, – spiegano dal Soccorso alpino del posto – dopo averli localizzati, in prossimità delle creste di Puntasa Pruna, ha trasmesso le loro coordinate alla Stazione di Nuoro, competente per ambito territoriale, che si è attivata immediatamente con una squadra composta da 4 operatori, recatisi sul posto. Alle 22:20 hanno raggiunto gli escursionisti e dopo averne constatato le buone condizioni di salute, solo un po’ infreddoliti, li hanno riaccompagnati alle auto. Il territorio del Supramonte non vanta cime elevate, ma le sue montagne sono molto impervie e possono mettere a dura prova anche gli escursionisti più esperti, pertanto affrontiamola sempre con le dovute cautele, durante qualsiasi stagione. Se – ricordano – ci troviamo in difficoltà, la app Georesq ci può salvare la vita”.

Da parte loro, Francesco e Michela D’Annibale hanno ringraziato i soccorritori: “Loro, insieme a tutti gli altri enti di soccorso sono angeli che ci aiutano nei momenti di difficoltà. Nelle zone montane siate prudenti, attrezzati e soprattutto coscienti delle difficoltà che potete incontrare. Il Supramonte è un territorio wild per diverse problematiche. La mancanza di acqua e la segnaletica mancante sono un connubio perfetto per avere grosse problematiche. Anche noi, nel nostro piccolo, cerchiamo e chiediamo a tutti i comuni che ne fanno parte di mettere in sicurezza questi sentieri per permettere agli escursionisti e turisti di avere punti di riferimento lungo il sentiero”.

Un grande in bocca al lupo a Francesco e Michela da tutta la redazione del Capoluogo.it. Forza ragazzi!

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