Necrologio

Addio al professor Ivano Testa, era stato direttore dell’Istituto di Clinica medica Univaq

Lutto nel mondo della medicina: è morto il Professor Ivano Testa. Una carriera medica in Abruzzo, tra L'Aquila e Teramo, e nelle Marche.

Lutto nel mondo della medicina: è morto il Professor Ivano Testa. Una carriera medica in Abruzzo e nelle Marche.

È venuto a mancare il professor Ivano Testa. Nel 2000 viene chiamato dall’Università di L’Aquila a dirigere l’Istituto di Clinica Medica dell’ateneo. Dopo il terremoto del 2009 si trasferisce all’ospedale di Teramo, dove diventa primario della Medicina Interna e dove rimane fino alla pensione. Endocrinologo a tutto campo e ricercatore, con oltre 400 pubblicazioni in prestigiose riviste scientifiche anche internazionali. Ha collaborato come perito con Falcone e Borsellino. È morto all’Ospedale Torrette di Ancona.

ivano testa

Anconetano, avrebbe compiuto 75 anni a novembre. Si è spento questa notte, all’ospedale dorico regionale di Torrette. Lascia un vuoto incolmabile nei familiari e in tutti quelli che lo hanno conosciuto e amato, come medico e come uomo.
Una carriera medica, universitaria e di ricercatore con un impatto che ha toccato tante vite. È grande l’eredità che oggi lascia, quella di chi ha esercitato la professione con grande passione, dedizione, amore per la scienza e attenzione ai malati, che sapeva ascoltare e sostenere. Fino a quando la salute glielo ha consentito, anche dopo essere andato in pensione ha continuato a seguire i suoi pazienti, che a lui si rivolgevano da tutte le Marche e da fuori regione. A loro dedicava tanto del suo tempo, sottraendolo anche agli affetti più cari, perché dopo aver terminato la giornata da primario in ospedale, cominciava il fuori orario in ambulatorio, dove negli anni ha ricevuto e curato, in maniera gratuita, un numero incalcolabile di persone.
Laureato in medicina all’università di Modena con il professor Coppo, nel 1973 rientra ad Ancona, la sua città. Muove i primi passi presso istituto di Patologia Medica nell’allora Umberto I, diretto dal professor De Martinis, che è stato il suo Maestro. Sono gli anni in cui si concede completamente al lavoro, quelli in cui si forma come medico e che lo vedono tra i fondatori, insieme al Centro Antidiabetico dell’Inrca di Ancona, della sezione marchigiana della Società Italiana di Diabetologia.

Dopo il trasferimento del professor De Martinis alla Direzione della Clinica Medica dell’Università di Roma, il professor Testa per lunghi anni diviene Aiuto del Professor Giovanni Danieli, che proveniente dall’Università di Bologna, assume l’incarico di Direttore della Clinica Medica dell’Università Politecnica delle Marche.
Dal 1980 firma una serie di pubblicazioni, che saranno oltre 400 in carriera, su prestigiose riviste scientifiche, anche internazionali, raggiungendo il culmine con una pubblicazione su ‘Science’ (Studio sui recettori per insulina su pazienti affetti da morbo di Duchenne), mentre una linea di ricerca sugli effetti dell’immobilità per lungo tempo sul metabolismo osseo viene utilizzata dalla Nasa e lo porterà a contatto con i procuratori Falcone e Borsellino, in qualità di perito in un caso di rapimento protrattosi per due anni.
Quello dell’attenzione alle novità scientifiche, con la spinta a percorrere tutti gli indirizzi emergenti in campo clinico e endocrinologico, è un settore in cui Testa eccelle.

Endocrinologo a tutto campo, ha collaborato nel mondo della ricerca anche con il virologo Massimo Clementi i cui risultati, oltre ad essere pubblicati su prestigiose riviste, vengono comunicati nei congressi internazionali, uno dei quali si svolse a Tiberiade, in Israele, paese in cui Testa tornerà più volte durante la sua vita e dove aprirà un Centro anti diabetico specializzato nella cura dei bambini.
Nel 2000 viene chiamato dall’Università di L’Aquila a dirigere l’Istituto di Clinica Medica dell’ateneo che, dopo il terremoto del 2009, lo costringerà a trasferirsi all’ospedale di Teramo, dove diventa primario della Medicina Interna e dove rimane fino alla pensione.
Nella sua lunga vita di docente universitario, nel 2004 viene nominato professore di Medicina dello Sport all’Ateneo di Urbino, nella facoltà di Scienze Motorie dove ha tenuto la cattedra per 18 anni e firmato 300 tesi di laurea.
Non solo la medicina e l’insegnamento nella sua vita, ma anche il talento per i fornelli, dove eccelleva nelle ricette con i suoi adorati ‘moscioli’ anconetani. Una passione che gli è valsa il titolo di Accademico della Cucina.
Ivano Testa lascia la moglie Caterina, la figlia Sara ed il fratello Roberto, anche lui medico all’I.N.R.C.A. di Ancona. Il funerale si svolgerà lunedì alle ore 15, nella chiesa di San Paolo Vallemiano di Ancona.