Scambi interculturali e formazione

Carlotta, un’aquilana nei Paesi Bassi: quanto si cresce con gli scambi interculturali

Carlotta, aquilana classe 2004, sorriso sbarazzino e tanta voglia di conoscere il mondo. Ha iniziato da L'Aquila e da lì è partito il suo viaggio, sulla scia della sorella Maria Vittoria. Perché non importa cosa metti nella valigia, ma tutto ciò che riporti con te

Carlotta, aquilana, classe 2004, sorriso sbarazzino e tanta voglia di conoscere il mondo. Ha iniziato da L’Aquila e da lì è partito il suo viaggio, sulla scia della sorella Maria Vittoria. Perché non importa cosa metti nella valigia, ma ciò che riporti: e chissà quanto porterà con sé Carlotta dall’Olanda, il paese che l’ha accolta da agosto scorso, quando il Covid faceva ancora tanta paura.

Il coraggio è di famiglia: quella voglia di conoscere ogni angolo di questa terra, di esplorarla, di viverla nei posti che ti resteranno dentro, nelle persone con cui scambierai chiacchiere, racconti e sorrisi, negli odori che ti profumeranno la pelle, nelle esperienze che riempiranno di colori i tuoi ricordi. Anche la curiosità, la voglia di mettersi in viaggio e in gioco, per tornare a casa sempre più ricca. Non è dato sapere se tutta questa forza sia nascosta dietro gli occhi grandi o dietro i ricci ribelli, anche quelli di famiglia. Certo è che Carlotta – Carli per gli amici – partita per i Paesi Bassi a 17 anni, sta portando avanti la sua esperienza interculturale a Farmsum con Barbara e Derk, la sua famiglia olandese, ed è finita anche sul giornale locale.

Carlotta articolo giornale scambio interculturale

Gli scambi interculturali sono un momento formativo importante a 360 gradi. Riempiono quelle pagine che i libri di testo non ti mettono davanti: ti proiettano in realtà nuove, con persone sconosciute, lingue diverse, tanto quanto il cibo e le abitudini.
Si riparte quasi da zero e Carlotta ne sapeva qualcosa, dai racconti di sua sorella Maria Vittoria, Mavi, esploratrice del mondo come lei, partita per Tokyo nel 2019 e tornata, in fretta e furia, quando si è scatenata la pandemia.
Giusto il tempo, per mamma e papà, di poter realizzare che presto anche la ‘piccolina’ di casa avrebbe messo le ali: perché fuori dalla porta c’è tutto un mondo da scoprire e qualcuno dovrà pur darsi da fare per girarlo.
Giovane, audace e creativa: Carlotta ha sempre seguito le sue passioni. In Italia frequenta il Liceo Artistico Fulvio Muzi e dovrà terminare il quinto anno, dopo aver sostenuto una prova d’esame prevista a settembre prossimo. Intanto Carlotta diventa grande, anche e soprattutto a migliaia di chilometri da casa.

Carlotta Paesi Bassi

In Olanda, scrive l’Eemskrant in un articolo pubblicato nell’edizione di ieri, 2 marzo 2022, “Carli va in bicicletta ogni giorno al Rudolph Pabus Cleveringa Lyceum di Appingedam, segue lezioni in olandese e, invece di un abbondante pranzo caldo italiano, ci sono dei panini al formaggio per pranzo”.
Scambio interculturale vuol dire immergersi in un nuovo ambiente, intrecciare nuove relazioni, ricostruire tutto.
“Volevo intraprendere questa sfida. Mi sentivo pronta e desiderosa di cercare un nuovo contesto, di fare nuove relazioni. Avevo voglia di vivere in una nuova casa, conoscere e apprendere una nuova lingua, fare nuove amicizie e vivere esperienze uniche. Ho pensato che uno scambio interculturale mi avrebbe fatto crescere e mi avrebbe sicuramente arricchita”, racconta Carlotta al quotidiano olandese.
Una ventata d’aria fresca, quindi, ben al di là del Gran Sasso.
Perché a volte c’è bisogno di questo, di andare oltre, conoscersi anche al di fuori di uno spazio che è da sempre la nostra casa. E capire, in questo modo, fin dove sono in grado di arrivare la nostra forza e la nostra volontà. Fin dove siamo capaci di arrivare noi, alle prese con tutto ciò che è nuovo.

Quella di Carlotta, quindi, è un’avventura formativa totalizzante, in cui ogni giorno riesce ad insegnarti qualcosa.
“Carlotta riporta un po’ di vita nella nostra quotidianità”, ha invece raccontato la madre ospitante, Barbara. “Ci dà energia e ci fa divertire. E poi è bello vedere i Paesi Bassi attraverso il suo sguardo e il suo punto di vista. I nostri figli e nipoti le hanno insegnato alcune canzoni in lingua, lei ha insegnato loro un proverbio italiano, è tutto molto divertente!”.
Carlotta oggi si sente più pronta, più aperta alle sfide, alle avventure, alle esperienze. Ed è già sicura di portare con sé, quando arriverà il giorno di tornare a casa, una valigia ben più piena di quella che l’ha accompagnata in partenza.
Ogni scambio è una nuova casa, un nuovo posto nel mondo dove tutto è diverso, ma diventa in qualche modo familiare. Perché viaggiare insegna anche questo: insegna come la diversità sia una ricchezza che fa parte di noi, basta solo imparare a conoscerla.
Come fanno Carlotta, Maria Vittoria e tanti ragazzi spogli di pregiudizi e pieni di sogni.

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