Guerra in Ucraina, partono dall’Italia i primi aiuti per gli animali. LNDC: “Stiamo acquistando tonnellate di cibo e scorte di medicinali”.
Una prima spedizione sta per essere spedita da LNDC Animal Protection ai canili comunali e alla clinica veterinaria di Kiev. A breve, grazie alle Sedi LNDC presenti in tutta Italia, verranno attivati punti di raccolta a sostegno dell’emergenza in corso. L’Associazione, se possibile, accoglierà gli animali più bisognosi che avranno necessità di lasciare il Paese.
Dal primo giorno della guerra esplosa in Ucraina non solo i cittadini ma, come in ogni conflitto, anche gli animali si sono trovati a non avere più nulla e, quindi, ad avere bisogno di tutto. Per questo LNDC Animal Protection si è subito attivata per capire come potere aiutare in maniera concreta gli animali coinvolti in questa ennesima barbarie scatenata dalla follia umana. LNDC ha preso contatto con diverse realtà sul posto e con alcune Associazioni rumene di confine, che terranno un filo diretto con l’associazione, per comunicare tempestivamente i bisogni man mano più urgenti e i relativi destinatari.
Tra le realtà ucraine con cui LNDC è in contatto ci sono i canili comunali e la clinica veterinaria di Kiev, diretti dalla veterinaria Natasha Mazur, a cui LNDC Animal Protection manderà, a breve, diverse tonnellate di cibo per cani e gatti, grandi quantità di materiale medico e di farmaci di cui c’è urgente bisogno.
“La prima spedizione, attualmente in partenza, verrà effettuata nel più breve tempo possibile grazie a ciò che stiamo acquistando in base alle necessità”, ha spiegato la presidente nazionale LNDC Piera Rosati, che continua: “Inoltre, forti della presenza di sedi locali in tutta Italia, nei prossimi giorni LNDC Animal Protection potrà raccogliere ulteriore cibo e medicinali da inviare nelle zone di guerra”.
Dai canili comunali di Kiev, inoltre, potrebbe essere possibile portare in Italia alcuni cani o gatti particolarmente bisognosi di adozione, che potrebbero essere temporaneamente ospitati dalle Sedi LNDC Animal Protection in attesa di trovare per loro la famiglia giusta.
“L’uso del condizionale è d’obbligo”, ha argomentato Rosati “perché non è ancora certo che spostarli da lì sia la soluzione più sicura, visti i pericoli che si corrono anche nel viaggio per uscire dal Paese. Il tutto dovrà essere valutato man mano in base all’evoluzione del conflitto armato, che speriamo cessi al più presto. Vi terremo aggiornati su ulteriori sviluppi e sulle prossime iniziative che metteremo in campo per sostenere L’Ucraina e aiutare i suoi animali”, conclude la presidente.