UCRAINA – Attacco missilistico contro Kiev. Bombe su una scuola a Donetsk. Romania e Polonia aprono le frontiere.
Di ora in ora si fa sempre più violento l’attacco russo all’Ucraina, ormai giunto nel cuore politico ed economico del Paese: Kiev. Il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba ha denunciato “orribili” attacchi con missili dei russi su Kiev, confermati dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky che, parlando alla nazione, ha detto che i raid sono iniziati alle 4:00 del mattino ora locale (le 5:00 in Italia). I bombardamenti hanno colpito sia siti militari che civili. Il presidente ha aggiunto che le truppe russe sono state fermate in diverse direzioni nella loro avanzata dall’esercito ucraino. “L’ultima volta che la nostra capitale ha subito qualcosa di simile – ha detto il ministro degli esteri Dmytro Kuleba – è stato nel 1941, quando è stata attaccata dalla Germania nazista. L’Ucraina ha sconfitto quel demone e sconfiggerà anche questo”. In un messaggio diffuso su Twitter il dirigente ha aggiunto: “Allora l’Ucraina sconfisse quel male e lo sconfiggerà ancora oggi. Fermate Putin. Isolate la Russia. Rompete tutte le relazioni. Cacciate la Russia”.
Bombe anche sull’autoproclamata repubblica di Donetsk, dove due insegnanti sono stati uccisi da un bombardamento su una scuola a Gorlovka. Lo rende noto il sindaco della città, Ivan Prikhodko. “Due insegnanti – le sue parole su Telegram – sono stati uccisi in un attacco alla scuola numero 50”. Prikhodko ha aggiunto che c’è anche una persona ferita.
Intanto, la Polonia e la Romania hanno aperto le frontiere: “Questa notte – spiega Fabio Prevedello, presidente della Associazione europea Italia-Ucraina – Romania e Polonia hanno aperto le frontiere. Fanno passare donne, bambini e anziani. C’è assistenza aiuto e sostegno per i profughi appena passato il confine. Ci sono lunghe code ma ci si muove. È permesso il passaggio con qualsiasi documento che dimostra l’identità”.
Il governo italiano ha intanto annunciato che l’ambasciata rimarrà aperta: “Stiamo pianificando con le principali ambasciate – ha detto nella sua informativa Draghi – un’evacuazione in condizioni di sicurezza”. “L’offensiva – ha aggiunto – ha già colpito in modo tragico la popolazione. Ci sono vittime civili. Sono immagini che ci riportano ai giorni più bui della storia. È possibile immaginare un ingente afflusso di profughi verso i paesi vicini”
In aggiornamento.
(In copertina, foto L’Indro)