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L’Aquila 1927, Lo Re a 360°: “Il futuro lo scriviamo noi”

22 febbraio 2022 | 19:06
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L’Aquila 1927, Lo Re a 360°: “Il futuro lo scriviamo noi”

Torna a parlare il tecnico rossoblù Sergio Lo Re, che ripercorre a 360° la settimana appena trascorsa. “Soddisfazione per i risultati, ma se ci accontentassimo saremmo dei mediocri.” Bedin dovrà operarsi.

Torna a parlare il tecnico rossoblù Sergio Lo Re, che ripercorre a 360° la settimana appena trascorsa. “Soddisfazione per i risultati, ma se ci accontentassimo saremmo dei mediocri.” Bedin dovrà operarsi.

Una settimana, tre vittorie: questo il ricco bottino de L’Aquila 1927 che, in pochi giorni, è riuscita a portare a casa sei punti su sei in campionato ed una Coppa Italia. Una settimana in cui allenatore, squadra e staff tecnico hanno preferito restare a distanza dai microfoni della stampa, per poter mantenere alta la concentrazione.

Dopo i vari impegni, però, è il momento per mister Sergio Lo Re di tornare a dire la sua con un’intervista a IlCapoluogo.it. D’obbligo analizzare a 360°, prima di passare a quello che sarà il prossimo match di campionato, una settimana decisamente ricca di emozioni, che ha restituito il sorriso, e un po’ di speranza, al tifo rossoblù, dopo mesi trascorsi nell’incertezza.

“C’è soddisfazione per i risultati, erano quelli che volevamo. Se ci accontentassimo, però, di quello che abbiamo preso saremmo dei mediocri. Dire ‘abbiamo vinto la Coppa’ non è nulla: dobbiamo vederlo come qualcosa per accedere ad altro. La società non vuole fermarsi a questo. Ripercorrendo la settimana, posso dire che contro la Torrese si è vista la voglia di fare a pezzi l’avversario. Contro il Vasto Marina, invece, potrei dire che quello che non mi è piaciuto è il primo tempo, ma dobbiamo pensare che è sempre figlio di un approccio evidentemente sbagliato. Stiamo lavorando anche su questo, è importante farlo. Consideriamo anche che loro hanno terminato la partita con quattro fuoriquota, noi con sei. Quello che mi interessa è che a livello di spogliatoio si viva un’altra aria, per una serie di motivi. C’è stata una presa di coscienza da parte dei giocatori. Quello che vogliamo è creare un tipo di consapevolezza che, evidentemente, ancora manca, ma che stiamo raggiungendo. L’aspetto più delicato è questo. Evitando di parlare, in questa settimana, ho voluto che si desse un segnale, per far comprendere la nostra volontà di avere una certa concentrazione, non di certo per chiuderci. Questa settimana appena trascorsa deve darci entusiasmo, ma non appagamento. Dobbiamo stare attenti, perché la linea è sottile.”

Parlando della rosa a disposizione, ampliata proprio nella giornata di ieri con il nuovo arrivo Luca Di Matteo, necessario toccare il tasto Bedin.

“La rosa andava arricchita per creare più competizione – ha proseguito il tecnico rossoblù – perché una sana competizione alza il livello e permette di non far cullare i giocatori sugli allori. È stato importante, ora, intervenire nuovamente, dopo l’infortunio di Bedin, che si dovrà operare. Di Matteo? Lui nasce come esterno, ha fatto la mezzala a Lecce. Non sarà disponibile a livello di partita subito al 100%, ma è un giocatore importante che potrà darci tanto.”

E un occhio al domani de L’Aquila, per la stagione in corso e non solo.

“Questa stagione in atto è viva. Il futuro lo dobbiamo scrivere noi. Tutto quello che verrà sarà l’espressione del lavoro che facciamo adesso. Dipende solo da noi. La società farà delle scelte relative ai risultati. Ci credo ancora? Sostanzialmente non sono venuto a prendermi i titoli, ma per metterci la faccia. Se non ci avessi creduto, non sarei venuto. È più il rischio del guadagno. Ci tengo a ringraziare lo staff per la disponibilità e per la preparazione. Questa settimana si è veramente visto il lavoro fatto da tutti per la preparazione atletica.”

[Foto: L’Aquila 1927]