Per la rubrica “Tutti i Santi giorni” del 19 febbraio, San Mansueto.
Il 19 febbraio si commemora San Mansueto. Erede della potentissima famiglia romana dei Savelli, che annoverò oltre a numerosi uomini di chiesa anche un pontefice – Benedetto II, al soglio pontificio dal 26 giugno 684 sino alla sua morte – era stato scelto dal Papa, per la sua grande pietà e dottrina, come guida della Chiesa di Milano, di cui fu Vescovo dal 672 al 681. Erano gli anni in cui si stava diffondendo l’eresia del Monotelismo e San Mansueto convocò nel 679 un sinodo per cercare di ricomporre la diocesi intorno alla posizione teologica del duotelismo di Gesù. I Monotelisti riprendevano le teorie monofiste, che volevano che in Gesù ci fosse una sola natura, o divina o umana, pur essi parlando non di natura, ma di unica volontà. Invece, la dottrina cattolica prevede che in Cristo coesistano entrambe le nature e che Egli sia vero Dio e vero uomo. Il fervore di San Mansueto nel difendere l’ortodossia lo portò ad essere ascoltato nel Concilio convocato a Roma da Papa Agatone, nel 680, dal quale l’eresia monotelista uscì condannata. Morì a Milano nel 681.
Una curiosità è legata alla sua rappresentazione iconografica: nella basilica di Sant’Ambrogio a Milano è un affresco, datato al sec. VII, in cui viene rappresentata la condanna dell’eresia del monotelismo. È verosimile ipotizzare che la figura centrale dovesse rappresentare proprio San Mansueto vescovo: purtroppo, a causa dell’apertura su quella parete di un finestrone, tale immagine è andata perduta, cancellando così la testimonianza pittorica più antica del Santo, forse di poco successiva alla sua morte. Le altre immagini lo vedono con gli abiti episcopali, la mitria e il bastone pastorale.
