Per la rubrica “Tutti i Santi giorni” del 12 febbraio, Santa Eulalia.
Il 12 febbraio si ricorda Santa Eulalia, che nacque da nobile famiglia intorno al 290 vicino a Barcellona, di cui è Patrona. In realtà è spesso associata e sovrapposta a un’altra Santa omonima, nata a Mérida, il cui racconto agiografico è pressoché identico. La tradizione vuole che sia stata martirizzata a soli 13 anni durante la persecuzione dei cristiani sotto il regno dell’imperatore Diocleziano, allorquando il governatore Dacian arrivò in città con l’intento di far rispettare i decreti. Dopo qualche tempo, Eulalia abbandonò la casa paterna per affrontare il governatore e chiedere conto delle persecuzioni dei cristiani, ma ne fu vittima essa stessa: fu fatta catturare, spogliata delle vesti e sottoposta alla flagellazione affinché, per aver salva la vita, ripudiasse la fede cristiana. Si narra che le torture furono atroci: tra le 13 che le furono praticate, fu chiusa in un barile pieno di chiodi, o pezzi di vetro, e fatta rotolare in una strada che la tradizione identifica con l’attuale Baixada de Santa Eulalia – discesa di Sant’Eulalia -, le furono tagliati i seni, fu crocifissa su una croce a forma di X, e infine decapitata. La leggenda vuole che una colomba fosse volata via dal suo petto alla fine del martirio e che un’improvvisa tempesta di neve ne coprì il corpo come un vestito.
Le sue spoglie furono originariamente sepolte nella chiesa di Santa Maria de les Arenes, Santa Maria del Mare. Nascoste nel 713 durante l’invasione araba della Spagna, furono recuperate solo nell’878; nel 1339 le reliquie vennero ricollocate in un sarcofago di alabastro scolpito da Lupo di Francesco, allievo di Giovanni Pisano, nella cripta della cattedrale di Santa Eulalia. L’iconografia tradizionale della Santa la vede raffigurata con gli attributi riconducibili alla sua agiografia: la palma del martirio, la croce di legno a forma di X, le tenaglie con sui le furono straziati i seni, e la colomba simbolo della sua anima.
