Politica

Elezioni L’Aquila, centrosinistra in stallo: altre 72 ore per decidere

L'AQUILA - Nulla di fatto nell'incontro di ieri tra le forze di centrosinistra e M5S. Il quadro non cambia, ma sabato si deve decidere.

L’AQUILA – Nulla di fatto nell’incontro di ieri tra le forze di centrosinistra e M5S. Il quadro non cambia, ma sabato si deve decidere.

Si aspettava un nome dal vertice delle forze progressiste, centrosinistra e M5S, per la candidatura a sindaco per le amministrative di primavera a L’Aquila, ma si dovrà attendere almeno altre 72 ore. Sabato, infatti, i rappresentanti di tutte le forze politiche della coalizione torneranno a riunirsi intorno a un tavolo, per quello che dovrebbe essere l’incontro decisivo per definire la candidatura, o quantomeno il metodo. Ieri sera, infatti, il confronto non ha portato a significative variazioni del quadro generale che vede tre proposte in campo tra PD e M5S, con Stefania Pezzopane, Stefano Palumbo e Fabrizio Marinelli, e quella di Americo Di Benedetto che, come annunciato dallo stesso consigliere regionale e comunale del Passo Possibile in conferenza stampa, si concretizzerà nel momento in cui non verrà espressa una candidatura unitaria.

Americo Di Benedetto, tanto rumore per nulla

Bocche cucite da parte dei partecipanti all’incontro, che ieri si è protratto fino a tarda ora, ma da quello che trapela ci sarà bisogno di un ulteriore confronto previsto per sabato prossimo. I rappresentanti delle forze politiche della coalizione hanno quindi poco meno di 72 ore per trovare la quadra a una situazione di stallo piuttosto complicata. Se infatti nessuno dei candidati in campo farà passi indietro, nonostante i tempi piuttosto stretti, si dovrà far ricorso alla primarie, uno strumento sempre apprezzato all’interno del centrosinistra, ma che nella situazione specifica comporterebbe più di un problema.
Innanzitutto Americo Di Benedetto ha già chiuso la porta alle primarie, quindi se dovesse giungere una decisione in questo senso, la prima conseguenza diretta sarebbe una divisione del centrosinistra, qualunque sarà l’esito della consultazione, in quanto Il Passo Possibile in quel caso andrebbe per la propria strada.
Il secondo problema è di natura politica; sebbene quello delle primarie rappresenti uno strumento di partecipazione, con accezione positiva, nella storia del centrosinistra, il momento attuale vede la segreteria regionale, rappresentata da Michele Fina, impegnata in un percorso di unità, fortemente orientato all’ampia coalizione, che ha già portato risultato positivi per il centrosinistra. “Il PD – ha ripetuto in più di un’occasione Fina – vince quando è unito e coalizionale”. Un assunto che ha trovato conferma in più di una competizione elettorale e cambiare linea politica in questo momento sarebbe quantomeno azzardato, considerando anche la forza politica di Pierluigi Biondi, già riconfermato da tempo da tutto il centrodestra unito e forte di sondaggi che lo danno vittorioso.
Le prossime 72 ore, quindi, saranno decisive. Il centrosinistra per convincere Americo Di Benedetto a correre insieme già dal primo turno, dovrà presentarsi  con una proposta unitaria convincente, anche se al momento oltre alle proposte sul tavolo non risultano altri nomi che potrebbero ricomporre il quadro. A quel punto il tentativo potrebbe essere quello di portare un solo nome, almeno tra quelli già espressi tra PD e M5S, in modo da fare un ultimo tentativo per riportare nella coalizione Il Passo Possibile, anche se non su un nome “terzo”. In quest’ottica, il nome più forte resta quello della deputata Stefania Pezzopane, ma a quel punto Stefano Palumbo e Fabrizio Marinelli dovrebbero fare un passo indietro. E non è detto nemmeno che basti, visto che l’appoggio del Passo Possibile a Stefania Pezzopane è puramente teorico, visto che le “condizioni” iniziali poste dal movimento erano in parte diverse. Ma la strada sembra ormai obbligata se l’obiettivo principale rimane quello dell’unità della coalizione. Diversamente, primarie o meno, le forze cosiddette progressiste si presenteranno divise al prime turno, per una sorta di “primarie sul campo”. La storia politica recente, però, ha già dimostrato che questo approccio non risulta vincente. Fino all’ultimo, quindi, si proverà a portare alle prossime elezioni di primavera uno schieramento “unito e coalizionale”. Il percorso però non è semplice e soprattutto il tempo è scaduto. E nel frattempo Primavera Aquilana butta sul tavolo delle candidature “terze” il nome della sindacalista Rita Innocenzi.

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