Rifiuti

Cogesa, stipendi in ritardo e stazioni ecologiche chiuse per due settimane

Stipendi in ritardo, difficoltà nel ritiro dei rifiuti Covid e chiusura di stazioni ecologiche e centri di raccolta per due settimane: periodo complicato per Cogesa

Stipendi in ritardo, difficoltà nel ritiro dei rifiuti Covid e chiusura di centri di raccolta e stazioni ecologiche per due settimane: periodo complicato per Cogesa, la società che gestisce la raccolta rifiuti in diversi comuni dell’area peligna, fino alle porte dell’Aquila.

Cogesa, positivi in casa sommersi di immondizia

Vi avevamo già raccontato delle difficoltà che stanno vivendo molti cittadini, risultati positivi al Covid,  ai quali non veniva ritirata con regolarità l’immondizia: tante volte, hanno raccontato al Capoluogo, il ritiro programmato è saltato, costringendoli ad accumulare sacchi su sacchi.

Ma l’ultima novità, certamente non positiva per i dipendenti, è il ritardo nel pagamento degli stipendi di gennaio causato, sembrerebbe, dal cambiamento del software per le buste paga. Fino a questa mattina, né ai lavoratori stessi né ai sindacati era stata data comunicazione ufficiale del ritardo e motivazione.

Si accumulano così ritardi che hanno fatto slittare il pagamento delle competenze per il mese appena terminato dall’usuale 27 a una data indefinita.

Ma che non si tratti di un periodo facile per Cogesa è la stessa azienda ad ammetterlo: il Covid sta mettendo a dura prova la forza lavoro e, fra ritiri ai positivi Covid e mantenimento dei servizi già esistenti, la coperta sembra troppo corta, costringendo Cogesa a riorganizzarsi di volta in volta.

A farne le spese sono alcuni servizi accessori, seppur utilissimi: dal 29 gennaio le stazioni ecologiche restano chiuse per due settimane ed è stato anche sospeso il ritiro dei rifiuti ingombranti. Una misura che serve per liberare personale da destinare alla raccolta differenziata e per garantire la doppia raccolta settimanale alle utenze positive al Covid19.

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