Cinema e spettacolo

Where I found you, una storia d’amore contemporanea a Roma con la regia di Valentina De Amicis

Where I found you: il corto cinematografico che affronta il delicato problema dell'infertilità. L'intervista al produttore Enrico Mastracchi Manes.

Ogni volta che il produttore Enrico Mastracchi Manes decide di produrre un’opera cinematografica, state pur certi che quell’opera è sicuramente valida sia dal punto di vista narrativo ed emozionale, sia per il tema trattato. Da quel momento si mette in moto la macchina organizzativa che sceglie fra le migliori maestranze della settima arte. L’ultimo progetto che a breve il produttore Mastracchi Manes presenterà sia in Italia che negli Stati Uniti è lo short film dal titolo “Where I found you” girato interamente a Roma nei primi giorni di gennaio.

Il delicato argomento affrontato è l’infertilità, una patologia che coinvolge molte coppie in tutto il mondo e che fa scaturire inevitabilmente una serie di problematiche emotive e comportamentali.

where I found you

Nel corto “Where I found you”, Valentina De Amicis, regista italiana interessata a complesse tematiche contemporanee a sfondo femminile che vive e lavora tra l’Europa e gli Stati Uniti, dirige gli attori Anna Ferzetti e Filippo De Carli che interpretano rispettivamente Mia e Rick. I due protagonisti s’incontrano per caso in una notte romana ed iniziano una travolgente relazione esplorando insieme l’amore nelle sue complessità, ma le cose non vanno come avevano previsto. Quando la vita diventa difficile, c’è il rischio di scoppiare: forse l’amore non è abbastanza.

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(Valentina De Amicis)

La storia si avvale di un cast d’eccezione. Mia è interpretata da Anna Ferzetti, candidata ai Nastri d’Argento nel 2019 e al David di Donatello 2020. Nel ruolo di Rick, il giovane e talentuoso attore trentino Filippo De Carli oggi al cinema con “Gucci” di Ridley Scott.

Alla fotografia c’e’ Luca Ciuti che vive e lavora tra Londra e l’Italia, collaborando con artisti come i Rolling Stones, Eric Clapton, Pixies, Richard Ashcroft, The Killers e James Blake. Al montaggio Marco Spoletini, pluripremiato ai David di Donatello, ai Nastri d’Argento e Ciak d’Oro. I costumi sono di Giuliana Cau. La regia e la sceneggiatura sono di Valentina De Amicis che vanta un curriculum artistico importante: dal 2006 lavora come aiuto regista per il cinema a livello internazionale. Collabora con Woody Allen per il film “To Rome with love” e Karl Lagerfeld. Nel 2019 dirige il Premio Oscar Anthony Hopkins nel suo primo lungometraggio americano dal titolo “Where are you” (in concorso al Festival di Torino e al Festival di Locarno) co-diretto con Riccardo Spinotti, fotografia di Dante Spinotti, costumi di Colleen Atwood, producer Enrico Mastracchi Manes.

Il cortometraggio Where I found you è in realtà, nelle intenzioni della regista e del produttore, il teaser di un progetto più ampio che si svilupperà in un lungometraggio. “Una love story contemporanea che racconta le complessità dell’amore e che tratta il tema dell’infertilità in modo inusuale”.

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Per l’imminente uscita del cortometraggio “Where I found you” abbiamo intervistato il produttore Enrico Mastracchi Manes.

La sua passione più grande si è rivelata essere da sempre quella per il Cinema attraverso il quale le idee prendono forma e lasciano un’impronta indelebile nel tempo. Inizia giovanissimo questo percorso artistico seguendo i preziosi consigli del maestro Stefano Vanzina (in arte Steno). Enrico Mastracchi Manes vive ed alterna i suoi impegni fra Roma e Los Angeles e si occupa da anni di coproduzioni internazionali sia come producer che come primo aiuto alla regia. In questa veste ricordiamo “Rome” la celebre serie televisiva prodotta da HBO, BBC e Rai Fiction, girata negli studi di Cinecittà; “Paolo VI – Il Papa nella tempesta”, miniserie televisiva italiana in due puntate prodotta da Lux Vide e Rai Fiction, ed ancora il documentario “Pompeii” per la BBC, la famosa serie “Il Capo dei capi” prodotta da Tao Due per Mediaset, e ultimamente la serie televisiva “Zero Zero Zero” tratta dal romanzo di Roberto Saviano e prodotta da Cattleya e Amazon.

Ha curato inoltre numerosi spot televisivi nazionali ed internazionali. Come producer ricordiamo tra gli altri, il film breve di successo internazionale, “Like a Butterfly” scritto e diretto da Eitan Pitigliani, con protagonista un attore indimenticabile, scomparso nell’agosto scorso: Ed Asner, vincitore di 5 Golden Globe e 7 Emmy Awards e indimenticabile protagonista di tante serie televisive tra cui Mary Tyler Moore, Lou Grant, Radici, Giovanni XXIII nella quale ha interpretato il ruolo del pontefice.

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(Enrico Mastracchi Manes)

Parliamo di progetti da produrre: come sceglie un soggetto?

“Scelgo dei film in cui si raccontano delle storie, coinvolgenti ed emozionanti; film che abbiano un tema di spessore e che possano quindi rappresentare un Cinema vero, da ricordare”.

Come è nato il sodalizio artistico con la regista Valentina De Amicis?

“Ci siamo conosciuti tramite degli amici in comune a Los Angeles. Valentina mi ha chiesto di collaborare al suo primo lungometraggio “Where are you” co-diretto con Riccardo Spinotti, con l’attore Anthony Hopkins e il grande direttore della fotografia Dante Spinotti, girato interamente negli Stati Uniti. Successivamente Valentina mi ha proposto il suo nuovo progetto che mi è piaciuto fin dal primo momento”.

A proposito del grande attore Anthony Hopkins?

“Vedere attori di calibro come lui in scena è sempre emozionante. Vederlo recitare è stato fantastico”.

Non pensa che anche in Italia si debba dare più spazio a ruoli per attori più grandi di età, come avviene ad esempio proprio in America dove vediamo i ‘grandi attori’ lavorare fino a tarda età poiché esistono i ruoli?

Posso dire che a me appassiona lavorare con i giovani perché mi infondono la loro energia, la loro carica e mi piace capire il loro mondo. Allo stesso tempo mi piace lavorare con gli attori maturi per la loro saggezza, la loro passione e la loro grande esperienza e professionalità sul set”.

Torniamo al cortometraggio “Where I found you”: cosa le è piaciuto del progetto per decidere di collaborare?

“Mi è piaciuta la trama poiché è una storia d’amore raccontata dal punto di vista femminile che tratta in modo nuovo i temi della differenza d’età e dell’infertilità all’interno della coppia. Inoltre la scelta dei due attori mi è sembrata giusta, un connubio artistico molto valido, infatti si è subito creata una bella sinergia”.

Quando è stato girato il corto e quali location sono state scelte”?

“Il corto è stato girato interamente a Roma nei primi giorni di gennaio 2022, l’abbiamo ambientato in un bell’appartamento moderno di Roma nord, nel ristorante del museo Maxxi, sul Ponte della Musica e al Gazometro”.

Non resta che attendere le date delle prime proiezioni di “Where I found you”, una piccola grande storia in pochi minuti che ci farà sicuramente emozionare.