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Delitto all’Home Restaurant, un romanzo intrigante per una cena davvero speciale

“Delitto all’Home Restaurant” di Annalisa Venditti. Un romanzo intrigante; un menu dettagliato preparato ad arte per una cena davvero… speciale.

“Delitto all’Home Restaurant” di Annalisa Venditti. Un romanzo intrigante; un menu dettagliato preparato ad arte per una cena davvero… speciale.

L’ultima opera pubblicata da Annalisa Venditti, giornalista, scrittrice e autrice televisiva, frutto della sua brillante fantasia, si intitola “Delitto all’Home Restaurant – Una nuova indagine del capitano Borgia” (dei Merangoli Editrice, 2020, 496 pagine). Ambientato a Roma, la trama vede l’intrecciarsi di alcuni personaggi guidati da una “mente perversa” come burattini consapevoli di essere in un gioco macabro e catartico.

Il capitano Giovanni Borgia dovrà risolvere un caso misterioso e alquanto insolito: alcuni ex compagni di classe si riuniscono in un Home Restaurant (si tratta della prima volta che viene organizzato un incontro in questa nuova struttura) ma nessuno sa chi ha organizzato la misteriosa serata, durante la quale tutti gli ex amici di scuola periscono in un banchetto orchestrato ad arte con un menu dettagliato per una cena davvero… speciale.

Un romanzo avvincente che si fa leggere tutto d’un fiato e dal finale davvero sorprendente. Chi ha architettato il tutto con perversa genialità? Il nome dell’assassino verrà rivelato solo poco prima delle ultime battute anche se il lettore, leggendo fra le righe, sarà portato ad elaborare ben altre supposizioni…

Un giallo che va a segno, in cui il gioco dell’oca è riferimento costante e riporta indietro nel tempo; un gioco arcaico ma sempre affascinate che evoca figure e situazioni ancestrali. L’autrice, come in quel gioco, rende la trama coinvolgente e ci fa vivere tutte le fasi della vicenda al punto che il lettore sembra essere accanto fisicamente al capitano Borgia nei suoi ragionamenti e argomentazioni. La penna dell’autrice percorre, riepiloga e rianalizza gli eventi attraverso i personaggi, facendo entrare chi legge, nella vita e nel mondo ordinario dei protagonisti con tratti arguti, e allo stesso tempo con leggere puntualizzazioni, rilasciando la giusta dose di utili informazioni.

Il simbolismo del giuoco dell’oca rende ancora più affascinante la trama. Il candido pennuto qui rappresenta la vita stessa e il suo percorso da intraprendere e da affrontare, con le sue fortune, le insidie e i pegni da pagare. In questo “caso” però non si tratta soltanto di avere fortuna, unica componente per il raggiungere il traguardo del noto gioco da tavola, ma è necessario un ingrediente fondamentale ovvero la razionalità fatta di analisi e di deduzione che porta a raggiungere il traguardo scientemente creato dal macabro architetto. All’interno del volume troviamo una tavola del gioco creata da Maria Chiara Calvani, realizzata con tecnica mista su cartoncino e facente parte della sua collezione privata.

Annalisa Venditti ha creato una trama talmente ricca di sfumature da coinvolgermi dalla prima all’ultima pagina come ho riscontrato poche altre volte leggendo, ad esempio, “Attraverso il tuo corpo” di Alberto Bevilacqua o “Le voci del mondo” di Robert Schneider, o “Lettera ad un bambino mai nato” di Oriana Fallaci. Insomma “Delitto all’Home Restaurant” si colloca fra quelle letture che non possiamo perdere occasione di leggere per arricchire la nostra biblioteca.

Delitto all’Home Restaurant

(Immagine di copertina: Milena Barberis, The Date 2020, 64×50 cm digital art)

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