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Pietro Di Tillio, un abruzzese a Houston: la Nasa punta su di lui per andare su Marte

Il geologo pescarese Pietro Di Tillio è stato selezionato per far parte del programma di ricerca della Nasa chiamato Hera.

Pietro Di Tillio è lo lo scienziato e geologo pescarese selezionato dalla Nasa per far parte dell’equipaggio che andrà in missione “simulata” verso la luna di Marte chiamata Phobos.

La nota ufficiale è stata diramata il 21 dicembre 2021: l’equipaggio di volontari della Nasa inizierà a gennaio il viaggio simulato su di una luna di Marte. Pietro Di Tillio, dopo essere cresciuto e aver studiato a Pescara, al liceo scientifico da Vinci e all’università “d’Annunzio” si è trasferito in New Jersey con la moglie Angela Rapino.

Il geologo pescarese scelto dalla Nasa parteciperà all’impresa insieme ad altri 5 candidati. Resterà isolato per 45 giorni in una bolla terrestre che ricrea una missione su Marte. È stato selezionato per far parte del programma di ricerca della Nasa chiamato Hera (human research exploration analog) volto a simulare in un habitat a terra, nello specifico a Houston nello Johnson Space Center della Nasa

“È un pezzo di sogno che si concretizza. Mi rende orgoglioso il fatto che tra dieci anni, quando la Nasa inizierà a lanciare le missioni ufficiali verso Marte, avrò contribuito nel mio piccolo alla realizzazione di questo evento. Per quanto riguarda un futuro volo spaziale, è ciò che davvero vorrei realizzare. Ho fatto anche domanda come astronauta, alle proprie aspirazioni non bisogna mai porre limiti”, ha detto Pietro Di Tillio nell’intervista riportata dal Messaggero.

Sulla sua tuta ha scelto di aggiungere il simbolo del ricolore, accanto a quello dell’agenzia aerospaziale americana. Insieme alla moglie Angela hanno cominciato dal basso quando si sono trasferiti negli Usa, per inseguire il sogno a stelle e strisce.

Come è arrivato Pietro Di Tillio alla Nasa?

“Nell’estate del 2020, navigando sul sito dell’agenzia aerospaziale, ho visto che cercavano volontari per alcune missioni di ricerca da effettuare a terra. Cosi ho fatto richiesta per compiere questo studio volto a simulare in un habitat, nello Johnson space center di Houston, missioni di viaggio verso Marte o la sua luna (Phobos), studiandone vari aspetti fisici e psicologici. Ho sempre avuto grande interesse per lo spazio, i pianeti e l’universo, la Nasa è la principale realtà mondiale in questo campo. Nel mio piano di studi all’università D’Annunzio ho approfondito la geologia e la fisica dei pianeti del nostro sistema solare, degli asteroidi in volo nello spazio e di quelli che hanno impattato la terra nel corso delle varie ere geologiche”.

“Sono arrivate migliaia di domande. Sono stato selezionato per i due screening preliminari, con test psicologici, fisici, metabolici e visivi, per valutare la sensibilità all’utilizzo di visori per la realtà virtuale che verranno usati durante la missione. Nella seconda fase eravamo in 24, di cui solo 6 selezionati (4 membri dell’equipaggio e due riserve). Io sono stato scelto come candidato principale del programma Hera insieme ad altri 3 partecipanti”.

Nonostante sia una simulazione a terra di una missione nello spazio, “gli scienziati Nasa cercano candidati che siano simili agli astronauti per ottenere risultati molto accurati dalla ricerca. Oltre alle caratteristiche fisiche è necessaria anche una buona preparazione mentale per effettuare i 45 giorni in isolamento nell’habitat che inizieranno il 28 gennaio 2022”.

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