L’AQUILA – La Luna Store festeggia 40 anni di attività: sisma, Covid e tanti trasferimenti di sede. Peppe Colaneri: “Siamo ancora qui, la pensione non fa per noi”.

Questa è una storia che inizia tanto tempo fa in via dei Giardini: “Avevamo 3 mix e 3 piatti – racconta Peppe Colaneri – in modo che i ragazzi venivano da noi, provavano i dischi e sceglievano quelli da acquistare, un approccio innovativo per L’Aquila di allora. Eravamo specializzati in musica disco“. Immaginate quindi i giovani aquilani dei primi anni 80 che si trovavano a La Luna Store per scoprire le ultime novità della disco “sparate” dai piatti di Peppe Colaneri, mentre la vita scorreva regolare fuori dal negozio, tra i vicoli del centro storico, tra la gente a passeggio d’estate o i fiocchi di neve d’inverno.

Poi il “terremoto”. No, non quello vero che sarebbe comunque arrivato, ma il terremoto che ha messo in ginocchio il vinile: l’avvento dei famigerati cd. “Abbiamo dovuto in qualche modo integrare prima con gadget, piercing, poi con articoli da regalo e anche cartoleria. Ci siamo trasformati per non fermarci“. Una trasformazione che è passata anche attraverso numerosi trasferimenti: “Da via dei Giardini ci siamo spostati in via Paganica, poi in corso Stretto, fino al terremoto“. Quello vero. Dal sisma 2009 ad oggi, altri ben sette trasferimenti, fino al “ritorno” in corso Stretto, l’attuale sede. “Siamo stati i primi a riaprire in via Strinella, già dal luglio 2009”.

Se il terremoto non ha scalfito la “voglia di esserci” di Peppe Colaneri, non lo ha fatto nemmeno il Covid: “Il lockdown ci ha rovinato, non abbiamo avuto alcun tipo di ristoro, ma siamo riusciti a riaprire”. L’ombra di nuove chiusure con l’aumento dei casi Covid 19, quindi, fa paura, ma la voglia di andare avanti è più forte: “Non ci voglio nemmeno pensare, sarebbe un dramma. Ma io cerco di essere sempre ottimista: siamo sempre sul pezzo e continuiamo a lavorare, speriamo per tantissimi anni ancora”.

Intanto Peppe Colaneri si gode il traguardo dei 40 anni di attività in intimità, quasi in sordina: “Non abbiamo organizzato eventi, ma ritrovando l’adesivo di una vecchia serata mi è piaciuto ricordare quegli inizi”. Rigorosamente con sottofondo di musica disco.

Allora tanti auguri per quello che poi non è proprio un traguardo, al limite un passaggio intermedio. Perché 40 anni di attività sono tanti, ma “la pensione non fa per me”.