Cronaca

Violenza sessuale in centro, la parola alla difesa della 13enne

Violenza sessuale in centro, l'intervista del Capoluogo a Massimo Costantini, l’avvocato della giovane vittima. "Basta ricostruzioni fantasiose".

La vittima della presunta violenza sessuale avenuta in centro a L’Aquila lo scorso 6 novembre è una ragazza di soli 13 anni, mentre l’accusato ne ha 15. Una vicenda penosa e difficile, ancora tutta da ricostruire e chiarire.

Ai microfoni del Capoluogo parla la difesa della giovane vittima di violenza, l’avvocato Massimo Costantini, del foro dell’Aquila. Il 15enne, attualmente detenuto, è difeso dall’avvocato Roberto De Cesaris, dello stesso foro.

Violenza sessuale in centro, indagini su minorenne

Nei giorni scorsi per il 15enne è stato disposto il carcere preventivo con un provvedimento del Tribunale per i minorenni. Attualmente si trova recluso nell’istituto penale di Casal del Marmo (Roma).

Sembra che il giovane dovrebbe rispondere non solo di questo episodio di violenza, ma anche di altri 3 contestati ai danni di altrettante ragazze.

Violenza sessuale in centro storico, carcere preventivo per il minorenne

L’ultimo episodio, che ha portato poi all’arresto del giovane, risale a sabato 6 novembre scorso, avvenuto intorno alle 18, quando il centro, come di consueto, pullula di vita e di giovani, soprattutto nella zona di San Bernardino.

Il Capoluogo ha raccolto le parole dell’avvocato Costantini che ha ritenuto di dover tutelare la riservatezza della famiglia e soprattutto per ribadire che è lei, la giovane 13 enne, l’unica vittima della vicenda.

“Sinora la famiglia della minorenne ha tenuto un necessario basso profilo, evitando qualsiasi dichiarazione pubblica, ben consapevole della necessità, prima di ogni cosa, di tutelare la riservatezza di chi si è trovato a vivere una situazione di estremo dolore”, spiega l’avvocato Costantini.

“Tuttavia, ad oggi, si rendono necessari dei chiarimenti. Da alcune dichiarazioni e da alcune ricostruzioni della vicenda connotate da viva fantasia, traspare una immagine della minore del tutto contraria alla realtà. La famiglia della mia cliente si è anzi trovata a dover digerire la ricostruzione della vicenda in termini del tutto inaccettabili, con la rappresentazione della minore quale ragazza che, innamorata e respinta, arriva anche ad inventarsi per vendetta una violenza mai avvenuta. Dette ricostruzioni sono peraltro smentite dai fatti”.

“Ho appreso che vi sarebbero altre denunce da parte di altre persone ed anche questo elemento, qualora fosse vero, contribuisce a restituire alla vicenda una impostazione più corretta”.

“Peraltro, pur nella necessità di rispettare un principio di innocenza fino a prova contraria, che a mio avviso deve valere sempre ed a maggior ragione in casi simili, non si può tuttavia tollerare lo sbandamento verso una ricostruzione opposta che, seguendo la prassi purtroppo consueta in casi simili, porta a trasformare spesso chi si è trovato a subire certe condotte in corresponsabile, cosa ancora più inaccettabile in questo caso dove, ricordo, si parla di una tredicenne”.

Violenza sessuale su minore, accusato si difende

Violenza sessuale in centro, la ricostruzione della vicenda

Stando alle indagini di queste settimane, il 6 novembre scorso i due giovani si sarebbero appartati per un chiarimento in merito a un precedente incontro avvenuto circa un mese fa. Da qui diventa tutto poco chiaro e ne discende una doppia versione: stando ad una versione, quella della difesa della 13enne, la ragazza sarebbe corsa a chiedere aiuto agli amici, denunciando l’episodio di violenza.

Sul posto insieme a una pattuglia della Polizia era giunta anche l’ambulanza che ha soccorso e trasportato la vittima in ospedale in evidente stato di shock e con dei segni presumibilmente riconducibili a una violenza.

violenza sulle donne

La giovane è tornata anche una seconda volta in ospedale, accompagnata dai genitori, lamentando dolori legati alla violenza che asserisce di aver subito

Violenza sessuale in centro, si indaga per ricostruire la vicenda

La seconda versione, vicina alla difesa del giovane, vedrebbe invece i due tornare insieme verso i portici di San Bernardino, dove c’erano gli altri amici. Le forze dell’ordine, giunte sul posto dopo essere state allertate, hanno trovato il ragazzo in compagnia dei suoi amici, sorpreso dalla presenza degli agenti.

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