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Sicurezza stradale, nel Piano nazionale barriere di protezione per la fauna selvatica

Il Piano nazionale per la Sicurezza stradale terrà conto della fauna selvatica: approvato l'emendamento per l'installazione di barriere di protezione.

Il Piano nazionale per la Sicurezza stradale terrà conto della fauna selvatica: approvato l’emendamento per l’installazione di barriere di protezione.

“In Parlamento stiamo lavorando al Piano Nazionale per la Sicurezza Stradale (PNSS) con l’obiettivo di ridurre gli incidenti stradali del 50% entro il 2030, rispetto a quelli del triennio 2018-2020, e farli tendere a zero entro il 2050″. Così la senatrice del M5S, Gabriella Di Girolamo, che annuncia: “Nella giornata di ieri ho ottenuto che la Commissione trasporti del Senato chiedesse di inserire nel PNSS l’installazione urgente e non più rimandabile di adeguate barriere di protezione per la fauna selvatica lungo i tratti autostradali che attraversano o lambiscono aree naturali protette”.

“Allo stesso tempo, è stato chiesto di valutare altre azioni utili per prevenire le collisioni di veicoli con animali prendendo in considerazione anche progetti europei come “Life Safe-Crossing” che si propone di ridurre l’impatto delle strade su alcune specie prioritarie dal punto di vista conservazionistico, in 4 paesi europei: l’orso bruno marsicano e il lupo in Italia, la lince iberica in Spagna, e l’orso bruno in Grecia e Romania”.

gabriella di girolamo

“Nel corso dei lavori parlamentari – spiega infatti la senatrice – avevo notato una grave lacuna: gli schemi del piano predisposti dal Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, non prendevano in considerazione gli incidenti causati da attraversamento di strade e autostrade da parte di animali selvatici, un fenomeno al quale sto dedicando da tempo parte del mio impegno parlamentare e che è particolarmente presente in Abruzzo dove la rete autostradale attraversa territori interessati da tre parchi nazionali, un parco regionale e diverse riserve naturali. Basti ricordare che solo negli ultimi tre mesi abbiamo avuto sulla A25 ben cinque incidenti con il triste bilancio di un giovane orso marsicano e due cervi uccisi, due cervi feriti ed i passeggeri di una smart finiti in ospedale. Tuttavia, quello degli incidenti stradali causati da attraversamento della fauna selvatica non è solo un problema abruzzese: l’Italia conta 25 Parchi Nazionali con un’estensione pari al 5% di tutto il territorio nazionale, 30 Parchi Regionali, con estensione pari a 1.000 km quadrati, 146 Riserve Naturali Statali, 365 Riserve Naturali Regionali che coprono circa 230.000 ettari di terreno (ad esclusione dei mari) nonché numerose altre riserve non inserite nell’elenco nazionale delle aree naturali protette. Il portale della sicurezza stradale dell’ASAPS (Associazione Sostenitori e Amici della Polizia Stradale) ha registrato nel 2020, anno del lookdown, 138 incidenti significativi con il coinvolgimento di animali selvatici, considerando solo quelli con persone ferite o decedute. Affrontare il tema della fauna selvatica nella sicurezza stradale non riguarda solo la protezione di vite umane ma anche la conservazione della biodiversità e la salvaguardia di specie a rischio di estinzione come l’orso bruno marsicano, patrimonio di un intero territorio e simbolo dell’Abruzzo nel mondo”.

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