Musica e spettacolo

Annalisa Andreoli, sulle note della musica vola a New York

60.000 vite è l'inedito della cantante Annalisa Andreoli presentato a New York e a Milano, che racconta i drammi nelle carceri italiane.

Annalisa Andreoli, la cantante aquilana “dai mille volti”, è volata a New York per promuovere il suo inedito “60.000 vite”.

Non solo il Master Theater di New York, ma anche il palco dell’iconico Blue Note di Milano con un outfit 100 per cento “Made in L’Aquila”per portare un messaggio importante: “60.000 vite”, l’ultimo inedito di Annalisa Andreoli, scritto insieme a Salvatore Mineo ed arrangiato da Fabio Garzia.

Annalisa Andreoli, nata e cresciuta a L’Aquila, è un’artista a tutto tondo e poliedrica: autrice, interprete, regista e producer, vocal coach del talent “Amici di Maria De Filippi”, da sempre stupisce per l’entusiasmo con cui si approccia alla musica e alla vita, come dimostrato anche con questo inedito, in cui si parla di un argomento  delicato e difficile. È un brano che parla di vita a volte dura e irrazionale, di errori che non ci rendono necessariamente dei mostri, di perdono. Sessantamila sono infatti i carcerati attualmente presenti oggi in Italia.

Annalisa Andreoli

L’uscita del brano sarà preceduto da quella del relativo “music film”, così chiamato perché si è deciso di mescolare il linguaggio cinematografico con quello del videoclip musicale; Le riprese sono state fatte all’interno del carcere ricostruito delle “Officine del Cinema di Roma”. Una scelta che punta in alto e che vede nel ruolo di attore protagonista l’abruzzese Manuel Amicucci; nel cast anche Roberto Fazioli. La regia e la fotografia sono state curate in via del tutto eccezionale da Claudio Zamarion, nome noto nel mondo del cinema italiano. Le musiche delle parti cinematografiche sono invece a cura di Tatiana Mele (Mapples Production).

 

Grazie alla XIII° edizione del Festival “New York canta”, che promuove la musica italiana a New York, Annalisa Andreoli si è aggiudicata un posto sul palco del Master Theater di Brooklyn, a causa però delle restrizioni dovute alla pandemia, la serata è stata spostata nel famosissimo Blue Note di Milano.

L’evento, che verrà trasmesso a dicembre su RAI Italia, è stato presentato da Enrico Ruggeri, con ospiti d’eccezione come Fausto Leali, Paolo Vallesi, Sergio Sylvestre, Alessandro Casillo, Maurizio Vandelli; presenti anche Nina Zilli, Alessio Bernabei, Pierdavide Carone.

Per l’occasione Annalisa ha indossato un abito appositamente ideato insieme all’artista aquilano Daniele Gottastia, da lui interamente realizzato a mano. Una sinergia tutta abruzzese dunque, fortemente voluta dalla Andreoli.

“Poter cantare un brano per me così denso di significato, su un palco tanto importante, è quanto di meglio potesse accadermi. Il mio unico desiderio è infatti che la canzone arrivi a più persone possibili ma soprattutto che arrivi a loro, che per un motivo o l’altro, si trovano reclusi e lontani dai loro affetti”, commenta Annalisa sentita dal Capoluogo.

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“Questa la ragione per cui sto cercando di organizzare una presentazione ufficiale e dei concerti proprio all’interno delle carceri. L’abito che Daniele Gottastia ha realizzato per me è la trasposizione su tessuto di alcuni disegni che si trovano sui muri delle carceri o sulla pelle dei carcerati, ma non solo. Un gesto simbolico, a voler sottolineare l’importanza del messaggio, affinché possa stare davanti se possibile, anche rispetto a me che sto cantando”.

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