Si indaga ancora per far luce e chiarezza sul presunto caso di violenza sessuale ai danni di una giovane 13enne avvenuto 15 giorni fa a L’Aquila, nei dintorni di San Berardino, di pomeriggio verso le 18, in un orario in cui il centro pullula di vita e giovani.
C’è il massimo riserbo e la massima riservatezza dal momento che si tratta di due giovanissimi: 13 anni la presunta vittima, 15 anni il ragazzo, denunciato in stato di libertà con la pesantissima accusa di violenza sessuale.
Un vero e proprio incubo quello in cui sono piombate in questi giorni le famiglie dei due giovani, entrambi incensurati e senza nessun tipo di precedenti. Il ragazzo è difeso dall’avvocato Roberto De Cesaris, la ragazza da Massimo Costantini, entrambi del foro dell’Aquila.
Secondo le prime ricostruzioni, i due si sarebbero appartati per un chiarimento in merito a un precedente incontro avvenuto circa un mese fa.
Da qui diventa tutto poco chiaro e ne discende una doppia versione: stando ad una versione, la ragazza sarebbe corsa a chiedere aiuto agli amici, denunciando l’episodio di violenza. La seconda vedrebbe invece i due tornare insieme verso i portici di San Bernardino, dove c’erano gli altri amici.
Le forze dell’ordine, giunte sul posto dopo essere state allertate, hanno trovato il ragazzo in compagnia dei suoi amici, sorpreso dalla presenza degli agenti.
Le indagini adesso stanno andando avanti su due fronti diversi: si stanno ascoltando i testimoni, cercando anche di scandagliare le telecamere di video sorveglianza che si trovano in centro alla ricerca di particolari utili a dipanare la matassa. Si sta analizzando anche il cellulare dell’indagato che è stato sequestrato per ulteriori controlli.
