L'aquila

La Madonna di Saturnino Gatti torna a Collemaggio

L'AQUILA - La Madonna di Saturnino Gatti sta per tornare alla Basilica di Collemaggio. Prima l'esposizione al MuNDA.

L’AQUILA – La Madonna di Saturnino Gatti sta per tornare alla Basilica di Collemaggio. Prima l’esposizione al MuNDA.

Sarà nuovamente esposta al pubblico la Madonna con Bambino di Saturnino Gatti, che prima del sisma 2009 era collocata presso la Basilica di Collemaggio. L’annuncio è stato dato dalla direttrice del MuNDA, Maria Grazia Filetici, nella conferenza stampa che è servita a illustrare “lo stato dell’arte” al Museo nazionale abruzzese, nel giorno del saluto della stessa dottoressa, che lascia la direzione del MuNDA. Tra le novità illustrate, la “prossima importante operazione” relativa alla “restituzione della Madonna di Saturnino Gatti alla Basilica di Collemaggio per la quale stiamo lavorando a stretto contatto con la Sabap AQ e TE e il MuNDA sta realizzando e sostenendo le spese del restauro in corso”.

Per quanto riguarda le tempistiche, “si prevede che la Madonna rientri prima nella sede del MuNDA per far sì che dal 10 dicembre possa essere nuovamente esposta al pubblico, con modalità da definire, per poi tornare nella Basilica di Collemaggio con molta probabilità il prossimo 20 dicembre con un piano che sarà concertato con gli istituti del MIC, il Comune dell’Aquila e gli enti territoriali di governo. Le operazioni di restauro e trasporto sono state riviste e realizzate nel pieno rispetto dell’ecosostenibilità”.

Come viene spiegato nel catalogo generale dei Beni culturali, si tratta di una statua realizzata in terracotta tra il 1500 e il 1600, e attribuita appunto a Saturnino Gatti: “Il dott. Giacomo de Nicola nell’articolo su Silvestro dell’Aquila attribuisce la Madonna di S.Maria di Collemaggio a questo insegne maestro ma il Leosini porta il racconto dell’Aquilano Ciurci secondo il quale la Vergine fu eseguita nel 1507 ‘per mano del famoso artefice forestiero’. Se la notizia è esatta, è chiaro che deve escludersi il nome di Silvestro scomparso nel 1504. Vincenzo Balzano, trova la Vergine di S.Maria di Collemaggio affine a quella di Chieti ed ambedue somiglianti a quelle di Ancarano e di S.Bernardino dell’Aquila e l’attribuisce a Gianfrancesco Gagliardelli, pittore e scultore abruzzese del sec. XVI. Mario Chini discorrendo della statua in questione, fa rilevare come essa sia fuori posto nella nicchia in cui si trova poichè questa risulta essere troppo grande rispetto all’opera. Inoltre, secondo notizie che ha tratto da antiche cronache, la statua per S.Maria di Collemaggio commissionata dalla città fu una stata della Madonna del Rosario. ‘Forse i terremoti, specialmente quello terribile del 1703, hanno distrutto l’opera dell’artefice forestiero, che fu il maestro Francesco da Firenze di paternità ch’io non ho saputo identificare; e i monaci di Collemaggio han collocato sull’altare, ove il popolo ricercava la Madonna venerata, una Madonna che essi avevan nella chiesa e che fu opera, non di Silvestro di Giacomo, ma di Saturnino di Giovanni Del Gatto‘. Il Chini ha testimonianza sicura di ciò da un documento in cui Mastro Saturnino prometteva di fare un’altra statua della Vergine per la chiesa di Navelli, simile a quella fatta per Collemaggio. Mario Moretti propende per l’attribuzione a Gianfrancesco Gagliardelli”.

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