SAN DEMETRIO NE’ VESTINI – Nell’ambito delle celebrazioni del 4 Novembre per il Giorno dell’Unità Nazionale e la Giornata delle Forze Armate, la presentazione del libro “Diamo una voce a chi non l’ha mai avuta”.
Un libro che ricostruisce con un approccio storiografico di tutto rispetto le vite di tanti giovani di San Demetrio ne’ Vestini che quella vita l’hanno persa nella Prima Guerra Mondiale. Vite di persone “anonime” che rischiavano di perdersi nel tempo, dal 1918 ad oggi, ma che oggi brillano alla luce di un percorso virtuoso portato avanti dai ragazzi della scuola secondaria di primo grado dell’Istituto Comprensivo “Cesira Fiori”, grazie all’intuizione del professor Giuseppe Pichelli, concretizzata dagli stessi alunni sotto l’attenta guida delle docenti e dei docenti. Così il 4 Novembre a San Demetrio ha assunto una doppia valenza, quella delle celebrazioni istituzionali, ma anche quella della “ricostruzione storica”, per ridare un volto e una voce ai concittadini che hanno perso la vita nella Grande Guerra.
Presenti all’evento che si è svolto presso il Teatro Premio Nobel, il sindaco Antonio Di Bartolomeo, il dirigente scolastico Antonio Lattanzi, con docenti e scolaresche, il professor Giuseppe Pichelli, il presidente della Fondazione “Senatore Cappelli”, Salvatore Santangelo e autorità militari e religiose.
L’evento si è aperto con il coro degli alunni che hanno intonato la Canzone del Piave; a seguire, i saluti istituzionali e la lettura di alcune biografie presenti nel libro “Diamo una voce a chi non l’ha mai avuta”. A conclusione della prima parte, l’Inno d’Italia e poi la Santa Messa.
La cerimonia si è conclusa con la deposizione della corona d’alloro al Monumento ai Caduti.
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