Il centro di formazione e' piu' vicino

Scuola formazione Vigili del Fuoco, sì dal Consiglio comunale alla cessione delle aree

Passa in Consiglio comunale lo schema di convenzione per l'istituzione della Scuola di formazione dei Vigili del Fuoco a L'Aquila: si procederà adesso alla cessione al Demanio delle aree e dei fabbricati del Progetto Case di Sassa

Semaforo verde dal Consiglio comunale allo schema di convenzione per l’istituzione di una Scuola di formazione nazionale dei Vigili del Fuoco a L’Aquila: si procederà adesso alla cessione al Demanio delle aree e dei fabbricati del Progetto Case del nucleo industriale di Sassa che ospiteranno il centro.

Passa in Consiglio comunale, con votazione di immediata esecutività, la delibera sullo schema di convenzione per l’istituzione del centro di formazione nazionale del Corpo dei Vigili del Fuoco. La scuola di formazione nascerà al Progetto Case di Sassa: il Comune sta portando avanti l’operazione di trasferimento delle famiglie che risiedono nella struttura. Finora ne sono state trasferite una 50ina e altre 15 sono in via di trasferimento.

Dopo il passaggio in Commissione arriva anche l’ok dall’assise comunale per il progetto della Scuola di formazione dei Vigili del Fuoco. Con 18 voti favorevoli è arrivato il via libera dal Consiglio, non senza le contestazioni della minoranza in merito agli atti predisposti.

Ha spiegato l’assessore alle Opere Pubbliche Vito Colonna: “Tra le varie proposte, a seguito di incontri istituzionali, è stata congiuntamente individuata la localizzazione della scuola nell’area del Progetto Case di Sassa: area che, oltre a possedere i requisiti richiesti in ordine alla dimensione e alla distanza dalla città, rappresenta un esempio positivo di riuso del patrimonio preesistente sul territorio, evitando l’impatto ambientale legato ad ulteriori edificazioni. La realizzazione della scuola di formazione, nel compendio immobiliare della zona industriale di Sassa, inoltre, darà anche luogo alla riqualificazione e alla valorizzazione dell’area in questione, che comprende 18 palazzine delle quali 8 inagibili e altre oggetto di interventi che ne hanno limitato l’uso residenziale. Su 432 appartamenti disponibili nel compendio di Sassa, alla data del 27 agosto ne risultavano occupati 172. Sarà un Centro unico per il Centro Italia che, inizialmente, ospiterà almeno 250 allievi e, in base alle riunioni effettuate, il numero sarà implementato fino a 750 allievi, con evidenti ricadute positive per il tessuto economico della nostra città. Il decreto del 5 febbraio 2021 del Capo del Corpo Nazionale dei VVF – poi integrato con decreto 17 del 13 febbraio 2021 – è stato istituito il Gruppo di Lavoro per la realizzazione dello studio preliminare per la nuova scuola di formazione nazionale da realizzare a L’Aquila“. 

La delibera approvata darà il là al trasferimento, a titolo gratuito, dell’immobile all’Agenzia del Demanio, per i successivi adempimenti. Dà inoltre mandato agli uffici competenti di predisporre gli atti necessari del trasferimento e di attivare tutti i provvedimenti di rispettiva competenza necessari per garantire l’istituzione del centro di formazione nazionale.

Nel corso del Consiglio e della discussione in merito alla Scuola di formazione dei Vigili del Fuoco, il sindaco Pierluigi Biondi ha tenuto a precisare: “Benché io ritenga quantomeno claudicanti le modalità e la forma con cui vengono redatti gli atti amministrativi in questa città – problema che ci portiamo dietro da tempo – credo che il Consiglio debba confrontarsi sulle finalità degli atti che si adottano, senza entrare nel dettaglio degli aspetti tecnici. Va bene far rilevare errori macroscopici, ma cavillare su ogni singolo atto non ci porterebbe da nessuna parte. Vero è, del resto, che la successione degli atti che si producono è molto elevata e la struttura comunale è debole rispetto alle responsabilità che le competono“. 

“Entrando nel merito della questione – ricordo che il Mef voleva stralciare il finanziamento per la scuola, nonostante fosse stato già precedentemente approvato – erano stati stabiliti dei passaggi: il protocollo d’intesa – che ha stabilito i tempi da rispettare – successivamente l’atto di consiglio che votiamo oggi, cioè l’alienazione in favore del demanio. Dobbiamo fare tutto questo con tempi che, nel frattempo, si sono accelerati: perché la realizzazione di quest’opera è rientrata tra le opere prioritarie del Governo, con l’assegnazione di un Commissario“. 

Il primo cittadino ha anche spiegato perché si è individuata la localizzazione della scuola di formazione a Sassa. “Una sede che garantisce prossimità a luoghi strategici, quali l’aeroporto di Preturo, ma anche per far riscattare l’area. Sapevamo che questo avrebbe creato disagi ai cittadini residenti: ma vorrei precisare che noi non stiamo sfrattando nessuno. Lo sfratto è un altro strumento giuridico. Noi abbiamo avviato un’attività di ricollocazione delle famiglie. Capisco i disagi, capisco l’ambiente sociale e comunitario che si è venuto a creare negli anni, capisco quanto sia difficile spostarsi sempre. Gli ultimi 12 anni hanno visto troppi traslochi per la nostra gente, ne siamo consapevoli e ce ne scusiamo. Però, vorrei spiegare che questa iniziativa non è per noi stessi, ma per i nostri figli, per le nuove generazioni. Per dare loro privilegi che potrebbero derivare dalla costruzione di un centro d’eccellenza come lo è, ormai da tempo, la scuola della GDF. Ci tengo anche a spiegare che il Dipartimento ha già predisposto un piano di fattibilità sull’area indicata, in cui si arriverà, a regime, ad ospitare 750 allievi dei Vigili del Fuoco. Per quanto concerne le variazioni urbanistiche, faremo tutto ciò che sarà necessario. Se diciamo strumentalmente  però, che quella del nucleo industriale di Sassa è una zona alluvionale, allora avrei già dovuto emanare un’ordinanza di sgombero dell’area. Non sono questi i messaggi che devono passare, soprattutto per le famiglie. Deve esserci più equilibrio. Questo è un problema di cui tutta la città si fa carico e sono sicuro che l’assessore Colonna troverà per ogni famiglia una soluzione adeguata”. 

L’Aquila, tutti i lavori del Consiglio comunale: la nota del Comune

Il Consiglio comunale dell’Aquila ha approvato stamani la cessione all’agenzia del Demanio delle aree e dei fabbricati del progetto Case del nucleo industriale di Sassa, per la realizzazione del centro territoriale di formazione dei vigili del fuoco. Per l’istituzione della struttura, la giunta aveva già approvato, alla fine di agosto, un protocollo di intesa tra Comune e Corpo nazionale dei vigili del fuoco.

Il provvedimento approvato dal Consiglio dà atto che il centro di formazione sarà frequentato da almeno 250 allievi, con eventuale implementazione a 500 allievi e con un possibile ulteriore incremento fino a 750 allievi, e questo avrà conseguenti positive ricadute per il tessuto economico e sociale del territorio aquilano.

Il provvedimento è stato approvato con i 18 voti dei consiglieri presenti (l’opposizione non ha partecipato).

All’inizio dei lavori, il Consiglio comunale ha approvato all’unanimità la concessione della cittadinanza onoraria al Milite Ignoto. Via libera anche al provvedimento per restituire al proprietario alcune aree di Paganica occupate a suo tempo per la realizzazione del Progetto Case, con compensazione dell’indennità di occupazione temporanea.

All’unanimità è stata poi votata la mozione del consigliere Stefano Palumbo (Pd) con la quale vengono impegnati il sindaco e la giunta a confermare l’iniziativa finalizzata all’adozione delle mura urbiche dell’Aquila attraverso la collaborazione e la cura da parte di soggetti diversi dall’amministrazione comunale, attuata nel 2016 e il cui disciplinare tecnico era stato sottoscritto da 11 associazioni civiche e culturali. Con lo stesso documento, l’amministrazione attiva è stata impegnata a riprendere con la direzione regionale per i Beni culturali per l’Abruzzo un’interlocuzione finalizzata a intraprendere ogni azione necessaria per il completamento del restauro e della valorizzazione della cinta muraria storica, con la possibilità di un’apertura, anche parziale, dei tratti di camminamento già recuperati.

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