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Elezioni 2021, il quorum al 40% dà la spallata alle liste civetta: tanti i Comuni con una sola lista

Elezioni 2021 - Con la nuova legge che ha abbassato il quorum al 40%, in caso di presentazione di un'unica lista diminuiscono le liste civetta, ma crescono i comuni dove non c'è competizione elettorale.

Con la nuova legge che ha abbassato il quorum al 40%, in caso di presentazione di un’unica lista diminuiscono le liste civetta, ma crescono i comuni dove non c’è competizione elettorale.

Ha fatto rumore a Tagliacozzo la presentazione di un’unica lista, quella in appoggio al sindaco uscente Vincenzo Giovagnorio, senza alcuna contrapposizione. Tagliacozzo, infatti, è tra i comuni più grandi della Marsica e ha stupito l’assenza di una opposizione. Al di là delle dimensioni del Comune, però, non si tratta di un caso isolato e appare come diretta conseguenza del disegno di legge già approvato in Senato, per cui nei Comuni con meno di 15mila abitanti in cui si sia presentata una sola lista, basta che almeno il 40% (e non più il 50%) degli elettori si rechi alle urne per considerare l’ elezione valida. E nel computo degli elettori non si tiene conto di quelli iscritti all’ Anagrafe degli italiani residenti all’estero (Aire). La lista unica dovrà in ogni caso raccogliere la preferenza di almeno la metà dei votanti.

Come si evince dall’analisi delle liste presentate, infatti, sono quasi scomparse le cosiddette “liste civetta”, che servivano appunto solo per evitare l’ostacolo del quorum, ma sono aumentate le competizioni a lista unica. In provincia dell’Aquila sono 4 i comuni in cui gli elettori avranno una sola lista da poter votare: oltre a Tagliacozzo, infatti, ci sono Alfedena, Scontrone e Capitignano. Altrettanti in provincia di Chieti, dove in qualche comune (come Carunchio) anche col quorum abbassato si preferisce non correre rischi di commissariamento e affidarsi al “vecchio metodo”. Piccoli comuni  “a lista unica”, anche nelle altre province. Essendo in totale 72 i comuni al voto, quelli caratterizzati dalla presentazione di una sola lista sono quindi una percentuale abbastanza significativa e naturalmente commisurata alle “dimensioni” dei comuni.

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L’abbassamento del quorum al 40% non è pero l’unica novità introdotta per agevolare le operazioni di voto nei piccoli comuni. A scoraggiare le liste civetta, anche l’obbligo nei comuni con meno di mille abitanti di sottoscrivere le liste per l’elezione del sindaco e del consiglio comunale. D’ora in avanti, quindi, nei comuni fino a 500 abitanti le liste dovranno essere firmate da non meno di 5 e non più di 10 elettori; da non meno di 10 e non più di 20 elettori nei comuni da 501 a 750 abitanti; da non meno di 15 e non più di 30 elettori nei comuni tra 751 e 1000 abitanti e da non meno di 25 e non più di 50 abitanti nei municipi compresi tra 1.000 e 2.000 abitanti.

Le novità potrebbero non essere finite, in quanto è allo studio anche l’abolizione del limite di mandato, anche in considerazione delle difficoltà nei piccoli comuni di individuare alternative alle candidature.

CAMPAGNA ELETTORALE COMIZIO

Elezioni 2021, le regole della campagna elettorale.

Intanto le prefetture rilanciano i memorandum con le regole per la campagna elettorale. La propaganda elettorale, anche quella effettuata a mezzo di giornali ed emittenti radiotelevisive, è cessa, com’è noto, alle ore 24,00 di venerdì 18 settembre.

Uso di altoparlanti
Allo scopo di assicurare il pieno rispetto delle libertà democratiche sarà svolta dai Partiti e Gruppi politici e/o dai Rappresentanti delle liste ammesse alla competizione elettorale ogni possibile opera di persuasione presso i propri aderenti perché non abbiano a verificarsi azioni di disturbo durante i comizi. In particolare, durante lo svolgimento di un comizio, gli altri partiti o gruppi dovranno astenersi dal far affluire nelle località interessate altoparlanti mobili o altri mezzi che possano disturbare la manifestazione e dal distribuire opuscoli, giornali o manifesti di propaganda in genere. L’uso di altoparlanti su mezzi mobili è consentito solo per il preannuncio dell’ora e del luogo in cui si terranno i comizi e, limitatamente, dalle ore 9.00 alle ore 13.00 e dalle ore 15.30 alle ore 21.30 del giorno della manifestazione e/o di quello precedente. I mezzi acustici a bordo di automezzi per l’annuncio di comizi saranno tenuti a conveniente volume, in modo da non arrecare disturbo alla quiete ed alle occupazioni dei cittadini. Gli automezzi con altoparlanti in funzione si terranno lontani da piazze, strade e locali ove sono in atto comizi elettorali, nonché da ospedali, cliniche, chiese, scuole e convivenze civili e militari. La trasmissione di musiche, che generalmente precedono lo svolgimento dei comizi, sono tassativamente limitate a mezz’ora prima dell’inizio del comizio stesso.

Orario dei comizi
Tanto nei giorni feriali che in quelli festivi i comizi all’aperto saranno consentiti soltanto dalle ore 9,00 alle ore 13,30 e dalle ore 16.00 alle ore 23.00, intendendo quest’ ultimo termine come finale e tassativo, ad eccezione dei giorni di sabato nei quali il termine è esteso fino alle ore 24,00. Per i comizi da tenere nelle aree antistanti gli stabilimenti industriali ubicati fuori dei centri abitati, si prescinde dall’intervallo 13,30/16,00. Nell’ultimo giorno di campagna elettorale – venerdì 1 ottobre – la chiusura dei comizi è protratta fino alle ore 24,00. In occasione di feste religiose e patronali non saranno tenuti comizi in coincidenza con lo svolgimento delle manifestazioni religiose esterne (processioni).

Luogo dei comizi
I Comuni all’inizio della campagna elettorale provvederanno a designare le piazze e gli altri spazi pubblici riservati ai comizi, tenute presenti le condizioni del traffico ed evitando che siano individuate strade o piazze in prossimità di scuole, convitti e convivenze, mentre i partiti ed i gruppi politici si impegnano a tenere i comizi stessi esclusivamente in detti luoghi. L’avvicendamento dei vari Partiti e Gruppi politici nei luoghi pubblici dei Comuni della provincia, avverrà a turno ed in modo tale che tra un comizio e l’altro da tenere nello stesso luogo intercorra un intervallo di almeno quindici minuti, tempo utile per consentire il deflusso dei partecipanti al precedente comizio, fermo restando che la durata di ciascun comizio non potrà essere superiore ad un’ora ed un quarto a decorrere dall’ora fissata per il comizio.

Prenotazione dei comizi
L’uso delle piazze e degli altri luoghi destinati ai comizi dovrà essere richiesto ai Comuni esclusivamente nei tre giorni precedenti quelli dei comizi stessi, dalle ore 9,00 alle ore 13,00. La domanda di prenotazione deve riguardare un solo comizio e deve essere presentata al protocollo generale degli uffici comunali che provvederanno all’immediata protocollazione o, comunque, ad apporre l’indicazione della data e dell’ora di presentazione. Entro le ore 14,00 della giornata precedente a quella fissata per il comizio, il Comune provvederà a comunicare al richiedente la concessione effettuata. Per i comizi da tenersi nell’ultimo giorno consentito e, cioè, venerdì 1 ottobre 2021 non si applica il criterio della priorità e qualora non venga raggiunto accordo tra i richiedenti si procederà al sorteggio per quanto riguarda l’ordine di successione degli oratori. Il sorteggio sarà effettuato dopo la scadenza del termine per la presentazione delle domande e comunque non oltre le ore 14,00 di giovedì 30 settembre 2021 in sede di comitato interpartitico convocato dal Sindaco.

Durata dei comizi
L’uso della piazza o del luogo pubblico destinato ai comizi sarà consentito a ciascuno per la durata complessiva di un’ora e mezza (compreso il tempo necessario per rendere libero il luogo). Nei comizi non è ammesso il contraddittorio e nei Comuni ove vi sia la disponibilità di disporre di più piazze, non possono essere tenuti comizi contemporaneamente da più partiti o movimenti in località distanti meno di duecento metri, salvo casi eccezionali che possono interessare i comizi da svolgersi in luoghi chiusi. Durante lo svolgimento dei comizi sarà vietata la distribuzione di volantini o stampati contenenti propaganda di Partito o Movimento diversi da quello che sta tenendo il comizio.

Spazi per la propaganda mediante affissioni
L’affissione del materiale di propaganda referendaria, come manifesti murali o altri stampati, deve essere effettuata esclusivamente entro gli appositi spazi assegnati dai Comuni, con i criteri e le modalità di cui alle leggi innanzi citate. A tale riguardo si raccomanda ai Comuni di predisporre gli spazi in modo da garantirne la uniforme visibilità e mettendone bene in evidenza i numeri al fine di evitarne la copertura. L’ubicazione degli spazi stessi, inoltre, deve essere in luogo facilmente accessibile e su idonee superfici che consentano la migliore affissione. I giornali quotidiani o periodici di Partito possono essere affissi nelle apposite bacheche poste in luogo pubblico, regolarmente autorizzate dai Comuni prima della pubblicazione del decreto di convocazione dei comizi. E’ vietata l’affissione e l’esposizione di materiale di propaganda elettorale nelle vetrine dei negozi, sulle porte, sulle finestre e sui balconi, anche nel caso in cui l’immobile sia sede del comitato elettorale. Le sedi dei comitati elettorali sono equiparate alle sedi dei Partiti e, in quanto tali, rispetto ad essi è ammessa soltanto l’installazione e/o affissione esterna della semplice indicazione dei nominativi dei candidati e/o delle organizzazioni politiche di riferimento. Sono inoltre vietate le scritte con vernici e/o bombolette spray, dovunque apposte e, in particolare, ove si crei contrasto con l’estetica cittadina o con la tutela del patrimonio artistico e dell’ambiente.

Nel periodo della propaganda elettorale non è consentita in luogo pubblico alcuna forma di propaganda luminosa o figurativa a carattere fisso, escluse le insegne indicanti le sedi di Partito o Movimento o Comitato. La propaganda elettorale mobile è ammessa soltanto nella forma figurativa e non luminosa.

Si ricorda che è vietato il lancio o il getto di volantini in luogo pubblico o aperto al pubblico. Il divieto non riguarda la distribuzione di volantini consegnati isolatamente nelle mani dei passanti o dei partecipanti ad una manifestazione. E vietato, comunque, distribuire volantini ai partecipanti ai comizi di diverso orientamento politico.

Per tutto il periodo della campagna elettorale non potranno essere effettuati cortei, staffette motorizzate, fiaccolate cittadine, parate e raduni in genere: tuttavia è salvaguardata l’effettuazione delle manifestazioni religiose, anche di quelle concomitanti con il giorno della votazione. Al fine, poi, di assicurare le esigenze della quiete pubblica e del traffico, i Partiti e/o i Movimenti si impegnano a non svolgere propaganda a mezzo di diffusori collocati all’esterno di sedi dei Partiti stessi o dei Movimenti o del Comitato o di abitazioni.

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