Costume e societa'

Luca Lazzaro, da L’Aquila a Milano per inseguire un sogno chiamato Civiconove

Luca Lazzaro è partito 40 anni fa da L'Aquila per immergersi nel mondo patinato della moda milanese e realizzare un sogno che oggi si chiama Civiconove nato insieme al socio Paolo Simonetta.

Civiconove è la realtà imprenditoriale legata al mondo della moda uomo-donna aperta a Milano dall’aquilano Luca Lazzaro insieme al socio Paolo Simonetta.

luca lazzaro

Civiconove quest’anno festeggia un compleanno importante: 10 anni di lavoro, passione, inventiva, al cui timone ci sono oltre Luca Lazzaro, Paolo Simonetta, originario di Vercelli, legato a Luca da un lungo sodalizio affettivo e lavorativo.

Luca e Paolo hanno aperto il loro negozio di Vercelli nel 2011 e da sempre si sono dedicati con passione e amore alla loro attività per offrire ai propri clienti una selezione di splendidi vestiti e accessori, curati, con pezzi selezionati dai migliori brand di nicchia di tutto il mondo.

Definire Luca Lazzaro o chiuderlo in un settore, è davvero difficile se non impossibile: vulcanico, sorridente, allegro, appassionato da sempre di moda e fashion, ha iniziato ad avvicinarsi al mondo patinato quando aveva appena 14 anni leggendo Vogue.

luca lazzaro

Nato a L’Aquila 57 anni fa, Luca è andato via dal capoluogo dopo il diploma del Liceo artistico ad indirizzo musicale (conservatorio). Dopo un periodo romano, dove ha lavorato in un salone di parrucchieria a Piazza di Spagna, il grande “salto” a Milano, capitale della moda, dove ha iniziato a farsi conoscere nel salone di un guru degli hair stylist: il compianto Aldo Coppola.

Andiamo a scoprire, insieme a Luca Lazzaro, in un’allegra intervista rilasciata al Capoluogo, passaggi della sua vita che lo hanno portato da L’Aquila al “suo” Civiconove, ovviamente insieme a Paolo.

“Ero un sognatore fin da ragazzo – dice Luca al Capoluogo – guardavo le immagini colorate di Vogue e sognavo di far parte di quel mondo: non sapevo ancora bene il mio ruolo, ma volevo esserci. Ho lavorato da studente da Raffaele Panarelli, un vero punto di riferimento per la moda uomo e lo stile in città che ha cominciato a gettare le basi per concretizzare i miei sogni”.

luca lazzaro

“Milano mi ha accolta che ero giovanissimo e pieno di sogni: l’incontro con Marianna, la mia attuale Booker da circa 30 anni, ha fatto il resto. Mi aiuta, mi gestisce la mole di lavoro e ha collaborato alla riuscita dei miei progetti”.

Dopo tanti anni di shooting, e dopo l’incontro con Paolo nella iconica Forte dei Marmi, l’idea di puntare se stessi, nel nome “dell’accoglienza sincera”.

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“Io e Paolo abbiamo fuso insieme le nostre passioni, a fare da traino una grande forza di volontà e una voglia di emergere. Civiconove è nato a Vercelli, nel cuore del centro storico e da lì poi la decisione di fare il bis, chiudendo il primo punto vendita e puntare su Milano, in zona Porta Venezia, per cercare una realtà più dinamica”.

Civiconove è uno spazio unico, “il nostro spazio, ispirato allo ‘sweet spot’ dove l’arte contemporanea e la moda si incontrano”. Il lavoro di ricerca ovviamente prende spunto anche dai social network, in primis Instagram, dove c’è una doppia vetrina per scegliere i capi.

Un negozio che è aperto anche all’arte dove si fanno eventi (pandemia permettendo), dove si espongono piccole opere arte, quadri e fotografie.

Ovviamente tra il negozio di Vercelli e l’attuale boutique meneghina ci sono delle differenze: “Abbiamo dovuto fare delle distinzioni. A Vercelli il mercato era diverso, Milano offre un po’ di tutto, quindi dovevamo distinguerci e lo abbiamo fatto puntando su brand di nicchia italiani ed esteri che strizzano un occhio anche alla ecosostenibilità”.

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Un’attività, che in un momento storico come questo, ha risentito di tutte le difficoltà legate alla pandemia che hanno portato a lunghe chiusure e soprattutto a un vero e proprio boom per gli e-commerce.

“La moda sta cambiando di nuovo, ma questo era nelle cose. Le difficoltà per il settore ci sono state, basti pensare alle numerose fashion week saltate e alla mancanza di eventi legati a tutto il comparto moda e fashion. Adesso finalmente c’è voglia di andare avanti, di nascere e rinascere. Se fino a qualche mese fa si chiedevano solo abiti comodi, felpe e scarpe basse adesso c’è voglia di colori, di tacchi comodi, ma alti, di un abitino buono per andare a lavorare, che allo stesso tempo possa essere utilizzato per un aperitivo o una cena”.

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Siamo uomini, quindi naturalmente sociali e non possiamo pensare di chiuderci per sempre. Cambia solo la percezione. Si vuole uscire, tornare a guardare le vetrine ed entrare a curiosare in un negozio. In questo senso, sta riprendendo piede la concezione di attività di quartiere, riscoperta proprio a seguito del lockdown. Ovviamente parliamo di quartieri in città come Milano, che rappresentano un piccolo microcosmo nel tessuto urbano”.

In questo contesto di chiusure, di isolamento, di tutine e di pigiami, di mascherine che coprono il volto e impediscono di utilizzare anche il rossetto, quanto è cambiata la moda con la pandemia quasi due anni dopo?

“La percezione dei clienti è cambiata, adesso, passata la vera paura, vogliono andare nei negozi, anche per recuperare anche il lato umano dello shopping. Stiamo riscoprendo le piccole realtà che più di tutti hanno patito le difficoltà del momento che accolgono con amore i propri clienti”.

“E Civiconove è proprio questo: un luogo accogliente e curato dove il cliente non trova solo le ultime tendenze o ciò di cui ha bisogno, ma vigore, entusiasmo, allegria”.

luca lazzaro
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