La proposta

Pescara Capitale italiana della Cultura 2026, la proposta

Pescara Capitale italiana della cultura 2026, la proposta. L'annuncio della futura candidatura è arrivato durante il Festival Dannunziano.

Pescara Capitale italiana della cultura 2026, la proposta.

La candidatura è stata annunciata dal Presidente del Consiglio regionale, Lorenzo Sospiri, e dal Presidente del Vittoriale Giordano Bruno Guerri, nel corso dell’evento dell’ultima giornata di iniziative del “Festival dannunziano”. Una candidatura, quindi, nel nome e nel segno di Gabriele D’Annunzio, il cui Festival dedicato, quest’anno, è stato “l’inizio di un cammino di eventi e iniziative per arrivare al 2026 con l’ambizione di conquistare il titolo di Capitale Italiana della Cultura”.

Quest’anno per l’Abruzzo c’era L’Aquila a concorrere, per il titolo di Capitale della Cultura 2022. Il capoluogo di regione, con il suo dossier curato dal professor Pierluigi Sacco, è arrivato tra le città finaliste per l’ambito riconoscimento che, alla fine, è andato a Procida.

A sostegno della candidatura – al momento appena annunciata – di Pescara, prevista quindi per il 2026 – si schiera già la CNA di Pescara.

«Sosterremo convintamente in tutte le sedi la candidatura della città di Pescara a Capitale della cultura 2026». Lo afferma il direttore provinciale della Cna, Carmine Salce, secondo cui «la proposta formulata in occasione del Festival dedicato a d’Annunzio coglie le straordinarie e sintetizza le potenzialità offerte dalla realtà cittadina a un’area vasta del territorio, che supera anche gli stretti confini regionali».

«In questi anni, ma anche in quest’ultimo periodo segnato dalla drammatica emergenza Covid19 – aggiunge – abbiamo assistito al consolidamento di grandi eventi che hanno fatto la storia culturale della città, come il Festival Jazz, il Premio Flaiano, le stagioni dell’Ente Manifestazioni Pescaresi e della Società del Teatro e della Musica. Fino appunto alla recente kermesse dedicata a Gabriele d’Annunzio. Un patrimonio a cui hanno fatto da contorno le iniziative promosse da altri soggetti, come il Marina di Pescara o organizzate da un vivacissimo tessuto di professionisti della musica, del teatro, delle arti figurative, del cinema, della danza. Eventi cui vanno ad aggiungersi le aperture di due nuovi bellissimi spazi, l’Imago Museum della Fondazione Pescarabruzzo e il museo dell’Ottocento, promossi da soggetti privati, che hanno finito per arricchire questo importante patrimonio».

«Dal punto di vista del tessuto economico e produttivo che rappresentiamo – conclude – si tratta di un’occasione straordinaria che deve essere colta in tutte le sue potenzialità per le attività del turismo, della ristorazione, dell’artigianato, del commercio. Un appuntamento, ne siamo certi, cui Pescara anche in vista dell’inevitabile confronto che si aprirà con le altre realtà candidate, saprà arrivare preparata nell’immagine e nella qualità dell’offerta urbana. Ma anche con una rete di collegamenti ferroviari, stradali, aeroportuali e portuali pienamente efficiente e funzionante».

leggi anche
mosaico romano pescara
Attualita'
Pescara, riemerge il mosaico romano del III secolo dopo Cristo
mattarella pescara
L'inaugurazione
Mattarella a Pescara per l’Imago Museum, l’appello: “Non lasci il Quirinale”
imago museum
Arte e inaugurazioni: l'intervista
Imago Museum Pescara, l’avanguardia della sperimentazione artistica per ripartire