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Obbligo Green Pass anche per treni, aerei e scuole: cosa cambia

Più Green Pass. Da oggi, primo settembre, si estende l'obbligo della certificazione verde a nuove attività. A ristoranti, bar, palestre, concerti si aggiungono: le scuole (ma solo per il personale), bus, treni, aerei. Tutte le informazioni utili.

Più Green Pass. Da oggi, primo settembre, si estende l’obbligo della certificazione verde a nuove attività. A ristoranti, bar, palestre, concerti si aggiungono: le scuole (ma solo per il personale) – mentre nelle Università è già obbligatorio per tutti gli studenti – i bus, i treni ad alta velocità, gli aerei, i traghetti e le navi. Le info utili.

Oggi cambia l’utilizzo del Green Pass, o meglio si estende l’obbligo della certificazione verde. Resta valido, in alternativa al Green Pass, mostrare il risultato di un tampone negativo – qualora si sia sprovvisti della certificazione verde – per accedere a luoghi e attività. Ma dove sarà necessario mostrare la certificazione verde, introdotta dal Governo Draghi?

Sarà obbligatorio il Green Pass a scuola, ma vanno fatte delle precisazioni. Gli alunni non avranno obbligo di mostrare la certificazione verde, considerando che sono soggetti vaccinabili solo gli over 12. Inoltre, tutti gli gli studenti potranno sottoporsi a tampone, a prezzi economici, fino al 30 settembre: la spesa è di 8 euro per gli under 18 e di 15 euro per gli altri. Già obbligatorio esibirlo a partire da oggi, primo settembre, per tutto il personale scolastico. Dopo 5 giorni di assenza non giustificata, in assenza di pass, scatta la sospensione, senza stipendio.

Per l’Università, invece, il Green Pass è obbligatorio per tutti fin da subito. In assenza della certificazione si potranno seguire le lezioni a distanza, in base all’organizzazione dei singoli atenei.

Novità nell’estensione dell’uso del Green Pass anche sui trasporti. La certificazione verde andrà obbligatoriamente mostrata per viaggiare su un bus per una tratta che attraversi almeno due regioni, non per viaggi in bus all’interno della stessa Regione o tra due regioni confinanti. Sarà obbligatorio il Green Pass anche per salire a bordo di treni ad alta velocità e sugli Intercity, mentre non occorrerà per i treni regionali o interregionali.

Da mostrare anche per imbarcarsi su ogni tipo di volo aereo, compresi i voli nazionali. In quest’ultimo caso, è sufficiente anche il Green Pass rilasciato dopo la prima dose: al contrario per i voli internazionali è necessario che siano passate le due settimane dalla somministrazione della seconda dose. Ovviamente, resta anche la possibilità alternativa di certificare il proprio stato con un tampone negativo.

Green Pass obbligatorio anche per viaggiare a bordo di traghetti, navi, aliscafi in transito tra regioni. Se ci si sposta nella stessa Regione non serve.

Green Pass e Trasporti, tutte le regole e i controlli dal 1 settembre

Obbligo di mascherina a bordo, presenza dei dispenser per igienizzare le mani, sanificazione degli ambienti, vendita dei biglietti con sistemi telematici, regolamentazione degli accessi, videosorveglianza nelle stazioni per monitorare i flussi ed evitare assembramenti: sono alcune delle misure “di sistema” indicate nelle nuove linee guida predisposte dal Governo e concordate con le Regioni e le Province autonome, l’Anci e l’Upi con cui il trasporto si prepara alla ripresa delle attività lavorative e alla riapertura delle scuole.

Per il trasporto pubblico locale, dove tra le novità torna il controllore, le linee guida costituiscono la base di riferimento per i piani di potenziamento dei servizi che Regioni e Province autonome dovranno inviare al Mims entro il 2 settembre. Da oggi, 1 settembre, e fino al 31
dicembre prossimo – termine dello stato di emergenza – scatta invece l’obbligo di green pass per aerei, navi, traghetti e treni a lunga percorrenza. Viene inoltre “fortemente auspicato” l’aumento delle corse dei mezzi, soprattutto durante le ore di punta.

Nel documento, pubblicato online, oltre alle regole sono indicate anche le percentuali di capienza da rispettare, settore per settore.

Per autobus e Tpl si prevede il “graduale riavvio delle attività di controllo” dei biglietti ma anche “delle prescrizioni relative ai dispositivi di protezione individuale, da effettuare, nella prima fase di riavvio, prioritariamente a terra”. La capienza dei mezzi adibiti al trasporto pubblico locale ed extraurbano non deve essere superiore all’80%. Tuttavia potrà essere aumentata esclusivamente nel caso in cui sia garantito un ricambio di aria e un filtraggio “per mezzo di idonei strumenti di aereazione preventivamente autorizzati dal Cts”.

Treni: il green pass è richiesto per l’accesso ai treni impiegati nei servizi di trasporto ferroviario passeggeri di tipo Intercity, Intercity Notte e Alta velocità. La verifica della certificazione verde è effettuata a bordo treno all’atto di controllo del biglietto. Nel caso in cui il viaggiatore non la esibisca o risulti essere non veritiera, il viaggiatore viene invitato a spostarsi in una zona riservata ai passeggeri senza
certificazione verde e dovrà scendere alla prima fermata utile. La capienza è all’80%. È consentita la capienza massima a bordo dei treni a lunga percorrenza esclusivamente nel caso in cui sia garantito un ricambio di aria almeno ogni 3 minuti e l’utilizzo di filtri altamente efficienti.

Aerei: oltre il green pass, viene richiesto di osservare diverse misure, come prevedere percorsi a senso unico all’interno dell’aeroporto e fino ai gate, mantenendo separati i flussi in entrata e uscita; misurare la temperatura a bordo, la sostituzione della mascherina se si superano le quattro ore; gli indumenti personali nelle cappelliere devono essere custoditi in un contenitore monouso, consegnato al momento dell’imbarco.
Anche in questo caso è consentita la capienza massima a bordo degli aeromobili nel caso in cui l’aria a bordo sia rinnovata ogni tre minuti, i flussi siano verticali e siano adottati i filtri Hepa.

Navi e traghetti: anche qui dal primo settembre al 31 dicembre 2021 è consentito esclusivamente ai soggetti muniti di una certificazione verde l’accesso alle navi e traghetti adibiti a servizio di trasporto interregionale, sino al raggiungimento della capienza dell’80%. Sono esclusi i traghetti impiegati per i collegamenti nello Stretto di Messina, ai quali si applicano le prescrizioni previste per il Tpl marittimo come ad esempio
per il collegamento da e per le isole minori.

Funivie, cabinovie: indicate le percentuali di accesso, valide anche per i comprensori sciistici. Per le seggiovie: capacità di riempimento del 100%, con uso obbligatorio di mascherina. La portata è ridotta al 50% se le seggiovie vengono utilizzate con la chiusura delle cupole paravento. Per le cabinovie e le funivie: capacità di riempimento non superiore al 50% e obbligo di mascherina. Non sono previste limitazioni per le sciovie e i tappeti di risalita. Le precedenti capienze massime di riempimento del 50% “potranno essere elevate all’80% – viene aggiunto – nel caso in cui disposizioni legislative introducano, per tali mezzi di trasporto, l’obbligatorietà della certificazione verde Covid19”.

 

 

Foto Ansa

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