Politica

Elezioni L’Aquila, il PD non perde il vizio: guerre intestine e divisioni

L'AQUILA - Le elezioni amministrative mettono a rischio l'unità del centrosinistra. PD dilaniato da guerre intestine, mentre Americo Di Benedetto è pronto a puntare tutto su civismo e giunta tecnica.

L’AQUILA – Le elezioni amministrative mettono a rischio l’unità del centrosinistra. PD dilaniato da guerre intestine, mentre Americo Di Benedetto è pronto a puntare tutto su civismo e giunta tecnica. Scricchiola la politica dell’unità perseguita dal segretario Michele Fina, sotto la spinta di individualismi.
Il fronte dem più a sinistra, inoltre, si oppone a un Di Benedetto-bis sostenuto dal Partito Democratico. Quindi resta aperta la contesa tra Stefania Pezzopane, Stefano Palumbo e Carlo Benedetti come candidati sindaco del Pd, da scegliere attraverso le primarie.

È bastato il confronto sulla nomina del coordinatore dei sindaci del cratere a rompere l’idillio che sembrava aver compattato il PD in quel “modello Fina” che puntava su unità e ascolto del territorio. Se già in quell’occasione il Partito Democratico si è mostrato diviso, sul nome per un ruolo di quel livello, è chiaro che il confronto sulla candidatura del centrosinistra per le amministrative del capoluogo di Regione non può che accendersi ulteriormente.

In attesa di verificare come si comporteranno i rappresentanti del PD al Tavolo delle Aree Omogenee che si riunirà il 6 settembre, infatti, la partita politica prende i connotati di un vero e proprio scontro nella corsa alla candidatura alla carica di sindaco dell’Aquila e di riflesso nella gestione del partito. Il segretario regionale Michele Fina, che nel frattempo è stato designato componente del Comitato di supporto al Comitato interministeriale per la transizione ecologica, deve infatti far fronte agli scossoni provenienti dal consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci, che a giugno 2020 sembrava sulla strada verso l’uscita dal partito, interrotta con una repentina svolta morbida: lo stesso consigliere, infatti, aveva annunciato di rimanere nel PD, fondando nel contempo un’associazione. I difficili rapporti con il segretario regionale, però, potrebbero farlo tornare sui suoi passi e riprendere il vecchio percorso. D’altra parte i rapporti non sembrano buoni nemmeno tra lo stesso Pietrucci e la deputata Stefania Pezzopane, prima “papabile” candidata a sindaco dell’Aquila, ma attualmente più vicina a sfide di livello regionale.

In tutto questo, per le elezioni comunali a L’Aquila, resta l’ipotesi Americo Di Benedetto, che potrebbe tentare “la rivincita”, dopo le passate amministrative che hanno fatto registrare “il sorpasso” di Biondi, anche grazie a una gestione non proprio cristallina del ballottaggio da parte dello stesso centrosinistra che, numeri alla mano, evidentemente si è disimpegnato, favorendo il recupero dell’attuale sindaco. Questa volta, però, Di Benedetto non vuole sorprese ed è pronto a “testare” la lealtà degli alleati, attraverso la proposta di una “giunta tecnica”, scollegata dalle indicazioni di partito. Niente sponda, però dall’ala sinistra dello schieramento, che con Carlo Benedetti si oppone a un “Di Benedetto bis”. D’altra parte sul fronte candidature Stefano Palumbo va avanti sulla propria strada, complicando ulteriormente il dialogo. In fase di “designazione”, quindi, si vedrà l’effettiva tenuta del centrosinistra, e del PD in particolare.

 

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