Centro italia

Amatrice, finalmente le gru nella zona rossa: si riparte nel ricordo del sindaco Fontanella

Amatrice riparte cinque anni dopo. Per la prima volta il racconto del paese distrutto ha il sottofondo della note più belle, quelle dei lavori di ricostruzione finalmente iniziati. Non c'è solo il vento, oggi, a fare rumore sul caro Corso Umberto I. Lo speciale del Capoluogo

Un lungo corso di polvere e un orizzonte improvvisamente vuoto, se non per le colline intorno. La ricorderemo anche così Amatrice, ferita al cuore in una notte d’agosto e oggi, finalmente, con le prime gru dentro la zona rossa.

Il racconto di Amatrice per la prima volta, dopo 5 anni dal terremoto del 24 agosto 2016, si sviluppa sulle note più dolci, quelle di una ricostruzione partita dopo anni di immobilismo, in cui a fare rumore era solo il vento, che soffiava lungo la spianata lasciata dal sisma in quello che, prima di quel 24 agosto, era il caro corso Umberto I.

Proprio qui, nell’arteria principale del paese distrutto, è partita lo scorso 29 luglio la ricostruzione.

gru corso amatrice

E oggi, Amatrice ricorda le sue vittime, in un triste anniversario. Un nuovo dolore sulle spalle della comunità, orfana del suo sindaco Antonio Fontanella, venuto a mancare solo qualche mese fa. La memoria dei lutti di Amatrice, costretta, per il secondo anno consecutivo, a vivere commemorazioni condizionate dalle disposizioni Covid19.

L’inizio delle commemorazioni ci sarà con la Santa Messa della notte del 24 agosto, celebrata dal Vescovo di Rieti, Monsignor Domenico Pompili. La celebrazione eucaristica sarà trasmessa in diretta su Rai 1 a partire dalle ore 11 del mattino. La capienza massima ammessa sarà di 600 persone, con flusso di accesso scaglionato a partire dall’1.00 della notte.

amatrice anniversario sisma

Lutto cittadino per la giornata del 24 agosto: tutte le attività e gli uffici resteranno chiusi. Faranno eccezione soltanto le farmacie e il Pronto Soccorso locale. Nessuna fiaccolata lungo le vie di Amatrice, causa disposizioni Covid: luogo della memoria per le commemorazioni sarà il Campo di Calcio Paride Tilesi.

“Per noi sarà, come ogni anno, il momento del lutto: un lutto che ci porteremo dietro per sempre, negli anni a venire. Ognuno di noi ha perso qualcosa nel terremoto del 24 agosto 2016. Parenti e amici rimasti sotto le macerie, scomparsi all’improvviso, senza che potessimo neanche salutarli. Il terremoto del Centro Italia causò 299 morti, la 300esima vittima è stata Antonio Fontanella, il nostro sindaco, venuto a mancare solo qualche mese fa“. A parlare è Massimo Bufacchi, vice sindaco di Amatrice, facente funzioni del sindaco, dopo la morte di Antonio Fontanella.

antonio fontanella

Immancabile, quindi, il pensiero rivolto al primo cittadino recentemente scomparso, “è stato protagonista di un impegno incredibile per il nostro territorio e, purtroppo, vittima di alcuni problemi di salute che lo hanno portato, in pochissimo tempo, a lasciare questa terra. Per noi questo anniversario sarà un giorno di lutto, di dolore, di preghiera e di rispetto. Non potrebbe essere altrimenti. E nei nostri cuori, quest’anno così come negli anni futuri, porteremo sempre anche la memoria e l’esempio di Antonio Fontanella”.

Una rinata speranza, però, accompagnerà le commemorazioni del 2021.

centro storico amatrice lavori

C’è indiscutibilmente la consapevolezza che, finalmente, si sta ricostruendo. Anche questo lo dobbiamo alle nostre vittime, a chi ci ha lasciato per un evento ingiusto e più grande di tutti i nostri perché. Lo dobbiamo loro come segno di ripresa, di rinascita. E questo è il grande merito del Commissario Straordinario alla Ricostruzione del Centro Italia, Giovanni Legnini. Sicuramente noi, in quanto istituzioni locali, abbiamo fatto tutto il possibile per sollecitare il processo di ricostruzione, per tanti anni rimasto bloccato, ma l’impulso decisivo è arrivato dal Governo ed ora i provvedimenti sono organizzati e gestiti da un Commissario esperto e competente”.

“Dopo anni di attesa sono partiti i cantieri. Credo che nel giro di pochi mesi 250 famiglie torneranno a casa. Questo è un buon segnale, il migliore che potesse accompagnare questo giorno di ricordo”.

Il terremoto nel 2016, il Covid19 nel 2020/2021. Come sta Amatrice oggi?

“Sicuramente sta ripartendo il turismo, almeno quello ‘mordi e fuggi’: anche perché ancora non abbiamo strutture in grado di garantire il pernottamento. Comunque ci sono segnali positivi. Con un po’ di ottimismo e nella speranza che il futuro non ci riservi ulteriori crisi e catastrofi, possiamo finalmente affermare che Amatrice è ripartita.

Lo dice emozionato e quasi tutto d’un fiato Massimo Bufacchi, ascoltato dalla nostra redazione in occasione delle commemorazioni a 5 anni dal terremoto del Centro Italia.

Amatrice, il programma delle commemorazioni

Alle 2,30 della notte del 24 agosto la veglia di Preghiera, che culminerà alle 3,36 – ora del terremoto di cinque anni fa – con la lettura dei nomi delle vittime. Alla fine della celebrazione i partecipanti riceveranno dei lumini. Libero accesso all’area del Monumento alle Vittime del Terremoto, nel Parco Don Minozzi: accesso comunque regolamentato al fine di evitare assembramenti.

Monsignor Pompili officerà la santa messa del giorno, di martedì 24 agosto. Sarà presente anche il Presidente del Consiglio Mario Draghi. Sarà celebrata sempre nel campo da calcio e potranno presenziare al massimo 600 persone. Obbligatorio l’uso della mascherina.

Amatrice, la ricostruzione

Per Amatrice, dopo tanti anni di stasi, è arrivato il Programma Straordinario di Ricostruzione, di cui ci ha parlato l’assessore ai Lavori Pubblici e all’Urbanistica Federico Capriotti, architetto che ha avuto un contributo importante nella definizione stessa del programma.

“Un programma introdotto tramite un’ordinanza del Commissario Legnini. Il primo step riguarda la ricostruzione del centro storico di Amatrice, ma stiamo procedendo anche con il programma che coinvolge le 79 frazioni del nostro centro urbano. La sfida era quella di coniugare gli interventi della ricostruzione pubblica e quelli della ricostruzione privata, che purtroppo interferiscono tra loro. Infatti la ricostruzione privata, quindi quella che riguarda le abitazioni, prevede la costituzione di un Consorzio, l’affidamento dell’incarico ad un progettista privato e la richiesta di un finanziamento all’Ufficio speciale per la ricostruzione, per mandare avanti la pratica. Parallelamente tutto ciò va incastrato agli interventi di ricostruzione pubblica. Quindi i sottoservizi, le nuove reti elettriche e di fortuita del gas, lo smaltimento delle acque…Il compito era, innanzitutto, capire ed individuare le opere prioritarie e iniziare finalmente i lavori”. 

Una ricostruzione diversa da quella, ad esempio, che ha caratterizzato e caratterizza L’Aquila.

“Amatrice – ci spiega ancora Capriotti – è ormai tabula rasa, ad eccezione della Torre civica e di alcuni monumenti, pochi i puntellamenti possibili come a L’Aquila. Nel predisporre il programma speciale è stata fondamentale l’emanazione dell’ordinanza speciale che ha finanziato e concesso deroghe per la realizzazione delle opere pubbliche. Ora siamo nella fase zero, cioè veicolare il traffico da Corso Umberto I, il corso principale, sulle vie parallele: per partire con la verifica degli ordigni bellici e realizzare, quindi, uno smart tunnel per i sottoservizi, cioè una galleria sotto la dorsale di Corso Umberto”. 

Per quanto riguarda la ricostruzione privata “sono state definite delle disposizioni regolamentari per indirizzare i tecnici incaricati al riproponimento dei caratteri storici e architettonici del centro storico, così da salvaguardare le caratteristiche che hanno segnato nel tempo la stessa identità e l’immagine urbanistica di Amatrice. È stato già progettato un edificio in centro storico, con la cerimonia di posa della prima pietra. Ora si stanno facendo le operazioni propedeutiche alla realizzazione dell’intervento”. 

Qual è la difficoltà più grande che state incontrando?

“Sicuramente il riposizionamento degli edifici che il sisma ha raso al suolo. Bisogna ridefinire i confini tra proprietà private e strade pubbliche. Per fare questo stiamo portando avanti un rilievo puntuale, che tuttavia a volte è reso ancor più complesso dall’operazione di rimozione delle maceria. L’operazione, tuttavia, è complessa ma importante anche in ottica futura, per scongiurare eventuali contenziosi. La nostra maggiore difficoltà è stata proprio questa: capire come intervenire. Di certo, comunque, il PSR non è un Progetto marmoreo: potrà subire modifiche nel tempo, in base al sopraggiungere di diverse necessità”.

“Inoltre – continua Capriotti – il Comune è soggetto attuatore dell’intervento alla Chiesa di San Francesco, il nostro ‘Duomo’, con il complesso di San Francesco. Una ricostruzione che ha tanto voluto il compianto sindaco Fontanella, che si è sempre battuto per il programma di ricostruzione.”.

Il quadro della ricostruzione di Amatrice, appena iniziata, è variegato e complesso. E non potrebbe essere diversamente da così. L’impresa inizia adesso.

amatrice centro formazione professionale alberghiero

“Sono anche partiti i lavori per la ricostruzione dell’ospedale, da mesi, nella parte marginale del centro storico. Oltre agli interventi al Cimitero monumentale e al Centro di Formazione professionale Alberghiero e Convitto. Opere strategiche anche a livello occupazionale, perché si tratta di servizi che garantivano anche occupazione e che permetteranno ai rispettivi dipendenti di non essere costretti a spostarsi per svolgere il loro lavoro”.

“Qualche difficoltà – conclude Capriotti – nel processo di ricostruzione delle frazioni, in quanto alcune si trovano ancora a dover fare i conti con l’ultimazione delle operazioni di rimozione macerie. Ci stiamo adoperando per definire i programmi e per ottenere tutti i finanziamenti necessari. È una grande sfida che ci attende e che avrà priorità, perché ovviamente sono aree fondamentali per la ripresa economica e sociale di tutto il territorio. Sarà importantissimo avere una programmazione precisa, anche a lungo termine, per evirare qualsiasi rischio che si ritardi una ricostruzione finalmente partita”.

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