Storie di vita

Paz e la storia di Zanna, tra amicizia e Pescara calcio

La storia dell'amicizia tra Andrea Pazienza "Paz" e Marco Masoni, il calciatore del Pescara che ispirò il volto di "Zanna" Zanardi

Ve lo ricordate il biondo e cattivo Zanna di “Paz”, il geniale fumettista Andrea Pazienza? Dietro quello sguardo di ghiaccio e una vita dissoluta, in realtà c’è la storia di una bella amicizia e a fare da sfondo il Pescara calcio agli onori della serie A.

“Paz”, Andrea Pazienza, durante il periodo degli studi superiori al Liceo artistico del capoluogo adriatico, aveva stretto una profonda e sincera amicizia con un giovane, Marco Masoni, promettente e straordinario giocatore biancoazzurro.

E dietro il viso affilato di “Zanna”, il personaggio alto e biondo uscito dalla matita di Pazienza, lo sguardo cattivo, “da bandito” c’erano i tratti del suo grande amico Marco Masoni.

zanna di Andrea Pazienza

Zanardi, “Zanna”, al secolo Massimo Zanardi, esordì il 5 marzo 1981 sulla rivista “Frigidaire”. Il personaggio rappresentava un liceale perfido e amorale, divenuto rappresentativo della generazione dei giovani italiani dei primi anni ’80.

Lo stesso Pazienza disse del personaggio, in un’intervista: “La caratteristica principale di Zanardi è il vuoto. L’assoluto vuoto che permea ogni azione”.

 “Zanna” infatti è un giovane inquieto, si droga, picchia e viene picchiato; rapina, uccide. Tradisce.

Dietro questo giovane cinico, c’era invece la storia “buona”, di una grande amicizia: quella tra Pazienza e Masoni.

Andrea Pazienza arriva a Pescara nei primi anni ’70 per frequentare il liceo artistico dove conosce e diventa amico anche dell’autore di fumetti Tanino Liberatore, conosciuto in tutto il mondo e soprannominato da Frank Zappa il “Michelangelo del fumetto”.

Per anni a Pescara “Paz” frequenta Masoni, calciatore delle giovanili biancoazzurre. Masoni ha due anni in meno, un talento differente. I due per un lungo periodo diventano inseparabili. Stesse abitudini, stesse inquietudini socio-politiche; simili destini e una faccia a unirli, per sempre.

Sì, lo stesso Pazienza lo ammise e molti amici comuni lo testimoniano: quel volto di “Zanna” è disegnato sui tratti somatici del suo amico-calciatore. Una sola differenza: l’amico a cui si ispira non è certo un cattivo.

Intanto il “Paz” dopo il diploma si è trasferì a Bologna, ma i due amici non si sono mai persi di vista. A fine anni ’70 intanto mentre la carriera del Paz era in ascesa, quella di Masoni era al tramonto.

I due sono accomunati anche da un tragico destino: a quarant’anni, nel 1998, Masoni si tolse la vita. Circa un decennio dopo la scomparsa del suo amico “Paz”, che fu trovato morto un giorno di giugno del 1988, per sospetta overdose, a soli 32 anni.

Andrea e Marco, due vite simili, parabole di talenti solo in parte veramente espressi in mondi tanto lontani dal “fare un giro completo” e finire per toccarsi. Nel nome dell’amicizia, nel segno del più perfido dei personaggi da fumetto.

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