Cantieri dell'immaginario 2021

“Ci vuole orecchio”, Elio canta e recita Enzo Jannacci per i Cantieri dell’Immaginario

Elio canta e recita Enzo Jannacci, appuntamento alla scalinata di San Bernardino lunedì 12 luglio per I Cantieri dell'Immaginario.

Per I Cantieri dell’Immaginario 2021, il festival promosso dal Comune dell’Aquila con la Direzione Artistica di Leonardo De Amicis, il Teatro Stabile d’Abruzzo presenta lunedì 12 Luglio 2021, ore 21.30, Scalinata di San Bernardino, “Ci vuole orecchio”, Elio canta e recita Enzo Jannacci.

Arrangiamenti musicali M° Paolo Silvestri, regia e drammaturgia Giorgio Gallione, con Seby Burgio, pianoforte, Martino Malacrida, batteria, Pietro Martinelli, basso e contrabbasso, Sophia Tomelleri, sassofono, GiulioTullio, trombone, light designer Aldo Mantovani, scenografie Lorenza Gioberti, costumi Elisabetta Menziani, una coproduzione International Music and Arts e Agidi.

Enzo Jannacci, il “poetastro” come amava definirsi, è stato il cantautore più eccentrico e personale della storia della canzone italiana, in grado di intrecciare temi e stili apparentemente inconciliabili: allegria e tristezza, tragedia e farsa, gioia e malinconia. E ogni volta il suo sguardo, poetico e bizzarro, è riuscito a spiazzare, a stupire: popolare e anticonformista contemporaneamente.

Jannacci è anche l’artista che meglio di chiunque altro ha saputo raccontare la Milano delle periferie degli anni ‘60 e ‘70, trasfigurandola in una sorta di teatro dell’assurdo realissimo e toccante, dove agiscono miriadi di personaggi picareschi e borderline, ai confini del surreale.
“Roba minima”, diceva Jannacci: barboni, tossici, prostitute coi calzett de seda, ma anche cani coi capelli o telegrafisti dal cuore urgente.

Un Buster Keaton della canzone, nato dalle parti di Lambrate, che verrà rivisitato, reinterpretato e “ricantato” da Elio.

Sul palco, nella coloratissima scenografia disegnata da Giorgio Gallione, troveremo assieme a Elio cinque musicisti, i suoi stravaganti compagni di viaggio, che formeranno un’insolita e bizzarra carovana sonora. A loro toccherà il compito di accompagnare lo scoppiettante confronto tra due saltimbanchi della musica alle prese con un repertorio umano e musicale sconfinato e irripetibile, arricchito da scritti e pensieri di compagni di strada, reali o ideali, di “schizzo” Jannacci. Da Beppe Viola a Cesare Zavattini, da Franco Loi a Michele Serra, da Umberto Eco a Fo o a Gadda.

Uno spettacolo giocoso e profondo perché “chi non ride non è una persona seria”.

Per l’acquisto dei biglietti, ingresso euro 15.00, botteghino online sul sito www.cantieriimmaginario.it oppure tramite il botteghino del Teatro Stabile d’Abruzzo, Corso Vittorio Emanuele 102, cell 348/5247096. Il botteghino è aperto dal lunedi al sabato, dalle ore 10.30 alle 13.30.

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