Ha inizio il “Perugia Camp”: dal 5 al 9 luglio, la Real L’Aquila propone ai giovani calciatori aquilani un’esperienza con allenatori del Perugia. Caracciolo: “Affiliazione che a noi dà tanto”.
La Real L’Aquila presenta il “Perugia Camp”: per la prima volta a L’Aquila, vista l’amicizia che dura ormai da anni, la società propone ai giovani calciatori della città un ampio progetto aperto a tutti, non solo ai propri tesserati.
63 i ragazzi, tra il 2005 e il 2015, che quest’anno parteciperanno al Camp dal 5 al 9 luglio presso gli impianti di Centi Colella: un ottimo numero per la prima esperienza dell’affiliazione con il Perugia. Allenamenti dalle 9 alle 18 a tutto tondo, per garantire una preparazione completa per l’intera settimana. Si amplia, dunque, anche il numero di società affiliate per il Perugia, che ne conta 140 in Italia, tre in Canada e due in Giappone.
“Quello che ci interessa – ha affermato Alessandro Sabatini, uno dei mister organizzatori – è anche la crescita degli allenatori: più crescono gli istruttori, più crescono i ragazzi. Uno dei primi obiettivi è tenere sotto controllo il lavoro delle società affiliate”.
Lavoro proseguito anche in periodo di covid: con lezioni online, i mister sono rimasti sempre aggiornati nel proprio lavoro di formazione. Oltre a Sabatini, fanno parte del progetto anche i tecnici Lorenzo Angeletti, Mirko Vitali e Marco Tutarini. Prima cosa, la cultura del lavoro, per poter crescere i ragazzi prima dal punto di vista comportamentale, poi sportivo e motorio. Camp che si concentra anche sui diversi tipi di allenamento e sulle diverse fasce d’età, con piramidi di lavoro e con la possibilità di concentrarsi anche sulla parte ludica con giochi multi sport.
“Nel Perugia – ha proseguito Antonio Caracciolo, presidente dell’APD Real L’Aquila, perugino di origine – ho trovato tutto ciò che si può desiderare da una società. È un’affiliazione che a noi dà tanto, che ci dà la possibilità di crescere sempre di più. Lo vediamo anche nel numero dei nostri iscritti. Abbiamo ottenuto ottimi risultati sul campo. L’ambiente è sereno, educato e sicuro”.
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