Estate 2021

Amiternum, l’area archeologica aperta anche nei fine settimana di luglio

Aperta anche nei fine settimana di luglio l'area archeologica di Amiterni, un'occasione da non perdere per visitare Teatro e Anfiteatro.

Aperta anche nei fine settimana di luglio l’area archeologica di Amiterni, un’occasione da non perdere per visitare Teatro e Anfiteatro.

Un’opportunità unica dopo la lunga chiusura dovuta all’emergenza COVID-19: anche nei fine settimana di luglio torneranno ad essere aperte al pubblico a turni alterni le aree archeologiche del Teatro e dell’Anfiteatro di Amiternum. Una splendida occasione per poter godere di due luoghi simbolo dell’archeologia aquilana che tornano a disposizione dei visitatori dopo le recenti difficoltà legate alla pandemia.

Di seguito, il calendario delle aperture previsto per il mese di luglio. Ulteriori informazioni relative agli orari dei prossimi mesi saranno fornite con successivi comunicati.

Aperture dell’Area archeologica di Amiternum:

·         Sabato 3 e domenica 4 luglio 2021 – orario 8.00/14.00 (apertura dell’area archeologica del Teatro)
·         Sabato 10 e domenica 11 luglio 2021 – orario 8.00/14.00 (apertura dell’area archeologica dell’Anfiteatro)
·         Sabato 17 e domenica 18 luglio 2021 – orario 8.00/14.00 (apertura dell’area archeologica del Teatro)
·         Sabato 24 e domenica 25 luglio 2021 – orario 8.00/14.00 (apertura dell’area archeologica dell’Anfiteatro)
·         Sabato 31 luglio 2021 – orario 8.00/14.00 (apertura dell’area archeologica del Teatro)

L’Area archeologica di Amiternum – antica città sabino – romana sviluppatasi lungo la via Cecilia a partire dalla metà del III sec. a.C. – comprende due importanti contesti: Il complesso del maestoso Anfiteatro (I sec. d.C.) con l’adiacente domus a peristilio, e il sito del Teatro (I sec. a.C.). L’Anfiteatro poteva contenere fino a 6000 spettatori (se ne conservano 48 arcate su due piani, a delimitarne il perimetro, nei pressi della adiacente grande domus a peristilio), mentre il grande Teatro ne poteva ospitare circa 2000 (visibili attualmente la parte inferiore della cavea, l’orchestra e la scena).

I visitatori potranno inoltre apprezzare alcuni dei rilievi architettonici provenienti dal territorio e da Amiternum stessa esposti nell’area archeologica del teatro.