Regione abruzzo

Consiglio regionale, sì all’istituzione dell’Ispettorato delle Funzioni sociali

L'AQUILA - Approvata la proposta di legge nazionale istitutiva dell'Ispettorato delle Funzioni sociali. I lavori in Consiglio regionale.

L’AQUILA – Approvata la proposta di legge nazionale istitutiva dell’Ispettorato delle Funzioni sociali.

È  stata approvata, nel corso della seduta odierna del Consiglio regionale, la proposta di legge nazionale istitutiva dell’Ispettorato delle Funzioni sociali elaborata dal Presidente del Consiglio regionale, Lorenzo Sospiri e dalla Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza Maria Concetta Falivene. “Esemplare atto di responsabilità politica e forte segnale di intervento incisivo a tutela dei minori è stato impresso con l’approvazione trasversale. Dobbiamo essere orgogliosi che la nostra Regione abbia generato un segnale così forte e coeso teso alla tutela dei minori. Infatti, la nostra proposta ha trovato ampio consenso anche nella Conferenza dei Presidenti delle Assemblee Legislative delle Regioni e delle Province autonome” ha dichiarato il Presidente Sospiri.

“A oggi – ha evidenziato la Garante Falivene – con tale intervento legislativo andremo a colmare una lacuna importante nel nostro sistema legislativo. Non possiamo consentire che eventuali errori di valutazione in ambito di tutela minorile siano sprovvisti di controllo. Non possiamo più ammettere alcun errore. Tale proposta di legge – ha concluso Falivene – per noi rappresenta l’inizio di un programma di riforma sistemica di legislazione nazionale a tutela dei nostri minori. Ringrazio tutti i componenti dell’Aula regionale per aver supportato questo contributo legislativo”.

Sul fronte politico, da registrare invece uno “scivolone” della maggioranza che, inizialmente era andata sotto con i voti. “Tanto tuonò che piovve: – hanno infatti sottolineato i rappresentanti dell’opposizione di centrosinistra – dopo oltre un mese di inattività del Consiglio e una gestione dissennata dei lavori, la maggioranza di centrodestra non riesce ad assicurare nemmeno il numero legale perché la seduta cominci (si sono fermati a 14), rendendo così palese le difficoltà interne e di capacità di guida della Regione. L’unica cosa che unisce questo governo regionale è la possibilità di spartirsi poteri e nomine per accontentare amici e referenti politici – tuonano i componenti dei gruppi Pd, Legnini Presidente, Abruzzo in Comune e Gruppo misto – o governare attraverso leggi Omnibus, come tenteranno di fare anche stavolta, nella totale assenza di programmazione”.