L'aquila

Dirigente esterno in Provincia, Del Corvo assolto anche dalla Corte dei Conti

Bando per dirigente esterno in Provincia dell'Aquila, dopo il giudizio in sede penale anche la Corte dei Conti assolve l'ex presidente Antonio Del Corvo.

Bando per dirigente esterno in Provincia dell’Aquila, la Corte dei Conti assolve l’ex presidente Antonio Del Corvo.

La Corte dei Conti, sede giurisdizionale Abruzzo, ha assolto l’ex presidente della Provincia dell’Aquila, Antonio Del Corvo, per le contestazioni relative al bando per l’assunzione di un dirigente esterno, per cui era già stato assolto “perché il fatto non sussiste” in sede penale.

La vicenda trae origine da una delibera del 2014 relativa a un bando per Dirigente esterno nel settore strategico “Edilizia e programmazione”, resasi necessaria per l’indisponibilità dei dirigenti interni a ricoprire quel ruolo. Assolto in sede penale nel 2019, l’ex presidente Antonio Del Corvo, difeso dall’avvocato Carlo Benedetti, ha dovuto però affrontare la Corte dei Conti, in quanto la procura regionale riteneva “che il dott. Del Corvo era da considerare responsabile, con condotta affetta da colpa grave, in quanto, a seguito di una superficiale verifica circa la disponibilità soggettiva a ricoprire l’incarico, avrebbe indotto la Giunta ad affidare l’incarico all’esterno, in assenza della verifica circa la sussistenza di una “disponibilità oggettiva”, cioè della presenza, in organico, di soggetti ai qualila funzione poteva essere legittimamente attribuita. E ciò era confermato dal fatto che, nelle more della conclusione della procedura selettiva, l’incarico era stato affidato ad interim ad uno dei predetti dirigenti, seppure per un breve periodo. Il danno era quantificato considerando il totale degli emolumenti corrisposti al dirigente esterno a titolo di stipendio e di indennità di posizione, per un totale di euro 48.896,07, decurtati della somma che sarebbe stata corrisposta ad un dirigente interno, ove l’incarico fosse stato conferito ad interim, pari ad euro 18.000,00”.

D’altra parte, la difesa – dopo aver ricordato l’esito del giudizio penale che aveva accertato l’indisponibilità dei dirigenti interni, “ha rilevato, anzitutto, che la Provincia di L‘Aquila aveva bisogno di un dirigente a tempo pieno nel settore strategico “Edilizia e programmazione” e non di un dirigente ad interim, trattandosi di settore particolarmente delicato. Tale posizione dirigenziale era prevista in pianta organica e non determinava un ampliamento fittizio dei compiti istituzionali né dei ruoli organici dell’Ente. Ha precisato, inoltre, che nessuna norma imponeva di effettuare la verifica della disponibilità dei dirigenti interni con l’osservanza di forme e procedure sacramentali, e che si confondeva l’informalità del comportamento assunto con un’asserita superficialità e insufficienza delle azioni poste in essere. Nel merito ha evidenziato che l’assunzione di un dirigente a tempo pieno, sia pure se temporanea, aveva risolto il problema dei disservizi connessi alla vacanza del posto in maniera piena, mentre l’interim avrebbe assicurato all’ente solo il minimo equilibrio difunzionamento, con parallela depauperazione del settore di provenienza del dirigente nominato. […] Il convenuto ha altresì eccepitoche il dirigente pubblico non ha alcun obbligo giuridicodi accettare un incarico ad interimin aggiunta all’incarico ricoperto, richiamando al riguardo le Linee guida per il rinnovo dei CCNL dei Dirigenti del 9 maggio 2018 (art. 12, n. 1). Da ultimo, ha rilevato che l’incarico era stato attribuito a soggetto già dipendente dell’Amministrazione”.

Quindi, la decisione della Corte dei Conti, con il presidente Mario Nispi Landi e il giudice estensore Paola Lo Giudice, hanno respinto la richiesta di condanna avanzata dalla Procura generale.