Esame di Stato 2021: ci siamo quasi, manca pochissimo all’appuntamento con la seconda “maturità” in emergenza, in “bolla Covid”, senza scritti e con solo il maxi orale.

Gli studenti delle superiori che quest’anno si confronteranno con l’Esame di Stato sono reduci da un anno scolastico molto difficile, caratterizzato da tantissimi mesi in dad a causa della pandemia.

Lo scenario per l’Esame di Stato 2021 è quello di un’unica prova orale, senza i test scritti. Una scelta avanzata già a gennaio, quando, tantissime scuole erano ancora in dad o in presenza, ma con diversi alunni in quarantena causa Covid.

Non ci sarà la “notte prima degli esami” come cantata da Venditti – quella prima del tema d’italiano – in questa strana maturità al tempo del Covid, che tra tante cose si è portata via anche questo rito di passaggio, che ha da sempre simboleggiato l’addio a quella adolescenza che tutti, chi più, chi meno, a un certo punto della vita hanno comunque rimpianto.

Non ci sarà il tema, non ci sarà la seconda temutissima prova di latino e greco al liceo classico, non ci sarà, ancora una volta, per via della “Bolla Covid”, l’arrivo a scuola, tutti insieme, la mattina presto.

Una mattinata che da sempre è stata caratterizzata dalle ansie, dagli abbracci scaramantici, oggi azzerati sempre dalla pandemia.

Non ci sarà l’appello e la consegna del cellulare -perché all’esame si va “disarmati” – e poi il via alle sei ore più lunghe e più corte della vita.

Esame di stato 2021, cosa prevede la formula del maxi-orale

In ogni caso, quest’anno non ci sono scorciatoie: non sarà garantita l’ammissione “urbi et orbi” e si terrà conto dell’anno in corso.

Sarà una maturità più snella, ma comunque in presenza, dove, con le dovute cautele, i ragazzi saluteranno ancora una volta docenti e aule, muniti di mascherina per una prova orale individuale.

La vera novità è il curriculum dello studente, previsto già da tempo ma divenuto quest’anno realtà.

Anche quest’anno inoltre l’esame partirà dalla discussione dell’elaborato sulle materie d’indirizzo.

Maturità 2021, arriva il curriculum dello studente: come saranno gli esami

Esame di Stato 2021: la parola ai ragazzi

Il Capoluogo, abbracciando virtualmente tutti questi piccoli uomini, soldati di un esercito provato da questo anno difficile, alle prese con l’esame che segna una sorta di spartiacque tra l’adolescenza e l’ingresso nel mondo degli adulti, ha voluto ascoltare la voce di alcuni ragazzi aquilani che proprio in questi giorni sono alle prese con la preparazione della tesina, le ultime interrogazioni e con un occhio già al maxi ripasso in vista della prova.

“C’è tanta agitazione, siamo preoccupati perchè in sostanza abbiamo fatto quasi 2 anni di scuola in dad”, spiega Melissa Giuliani, quinto anno Liceo Linguistico “Cotugno”.

“L’esame di stato è importantissimo e noi ci sentiamo un po’ presi alla sprovvista. I professori cercano di aiutarci come possono, ma c’è tanta confusione alla base”.

“In questi giorni siamo impegnati anche con le prove Invalsi: sono importantissime, ma comunque hanno comportato un grosso dispendio di energie e di tempo, pur non essendo valide per l’ammissione”.

Melissa, insieme alle compagne e ai compagni, è già alle prese con la preparazione dell’elaborato.

“Per noi del linguistico sarà un doppio lavoro, perchè ovviamente dobbiamo portare anche la parte in lingua straniera“.

“Non ci sentiamo facilitati dalla mancanza degli scritti, dobbiamo studiare tanto, come hanno fatto gli altri ragazzi gli anni scorsi. Ce la faremo, siamo aquilani e questo ci dà una marcia in più”.

Preoccupata, ma pronta ad affrontare l’esame, anche Naomi Brugnone, rappresentante d’istituto al “D’Aosta”, al quinto anno  dell’istituto tecnico commerciale, indirizzo economico turistico.

Naomi ha già le idee molto chiare: dopo gli esami continuerà gli studi, in legge o Scienze Politiche.

“Questo è stato sicuramente l’anno più difficile per eccellenza per noi che dobbiamo affrontare l’esame di Stato. Sono stati mesi caratterizzati dalle incertezze, da una dad che non ha raggiunto al 100 per cento tutti i ragazzi, tra i problemi che ben conosciamo: le connessioni, la mancanza delle attrezzature, il bisogno, anche psicologico, di confrontarsi con i compagni dal vivo”.

L’esame di stato 2021 è stato sicuramente adattato e modificato alle esigenze e alle problematiche esposte da Noemi.

“Penso che in ogni caso avrebbero potuto gestirlo meglio: l’anno scorso non c’era la parte del collegamento con tutte le materie inserita adesso e chi ha fatto gli esami dopo il primo lockdown veniva da 2 mesi circa di didattica a distanza. Noi a scuola quest’anno ci siamo stati pochissimo, è un dato di fatto”.

“Sia noi che i docenti ce la stiamo mettendo tutta: non voglio assolutamente che passi il messaggio che ci stiamo prendendo una maturità ‘alla buona’ . C’è tanto impegno da parte di tutti e i professori si stanno facendo in 4 per darci una mano”.

“La cosa fastidiosa è pensare che proprio la mentalità delle persone che ci osservano abbia bisogno di una correzione: non siamo dei ‘faciloni’, e non saremo dei diplomati impreparati al mondo accademico o del lavoro: questo non sarà un esame facile!”.

Della stessa idea anche Gianmarco Beccia, rappresentante d’istituto al “Da Vinci-Colecchi”, dove frequenta l’ultimo anno dell’istituto tecnico per geometri.

“Sarà sicuramente una prova difficile, speriamo che non passi il messaggio che i maturandi del 2021 siano meno preparati di chi ha avuto la fortuna di tagliare questo traguardo prima della pandemia”.

Gianmarco è un ragazzo dalle idee chiare: da mesi si sta preparando non solo per l’esame, ma anche per coronare un suo grande sogno: entrare in polizia. 

“Coltivo questo desiderio fin da piccolo. Dopo l’esame di stato sarà un’estate all’insegna dello studio in vista del concorso. Contestualmente mi iscriverò a giurisprudenza, sperando che il titolo mi aiuti a fare carriera. Sognavo anche questo, la laurea in legge, ma non avendo in famiglia un notaio o un avvocato, gli sbocchi per la carriera sono sicuramente più limitati“.

“Per noi che quest’anno ci diplomiamo, l’esame si presenta come una vera sfida: veniamo da mesi di dad, e nonostante la collaborazione dei docenti, che ci hanno ‘dimezzato’ il programma, siamo ancora in alto mare!”.

Gianmarco, insieme ai suoi compagni di classe, presenterà un progetto che riguarda la realizzazione di un edificio, dove ognuno ha il suo compito e la sua parte nel progetto.

“A questo ci dobbiamo aggiungere anche le altre materie molto tecniche, come estimo o topografia che a distanza sono state davvero difficili da studiare”.

La dad, anche per Gianmarco, da una parte ha consentito di non restare indietro, dall’altra ha acuito problematiche e differenze.

“Nell’Aquilano la tecnologia non arriva ovunque, tanti non hanno avuto gli strumenti per poter stare al passo. Si è creato un buco indipendente dalla nostra volontà e non colmatile nonostante gli sforzi di noi studenti, dei genitori e soprattutto dei professori”.

“Chi aveva le insufficienze non è riuscito a colmarle: mi auguro davvero che la pandemia possa risolversi presto, in modo che i ragazzi che si diplomeranno nel 2022 potranno affrontare questo passaggio importante con maggiore serenità”.

Forza ragazzi! Questo l’augurio della redazione per i tanti aquilani e aquilane che quest’anno dovranno confrontarsi con la prima vera prova importante della loro vita.

“Tirate fuori il meglio che è in voi, perchè siete i protagonisti del domani! Avete superato una pandemia e mesi di dad, con connessioni ballerine e fratellini urlanti nel bel mezzo della lezione di latino o topografia. Non sarà un esame a fermarvi: in bocca al lupo e buon vita!”.