Cronaca

Addio a Carla Fracci, una vita sulle punte

Addio a Carla Fracci: una vita in volo e sulle punte. È stata la più grande ballerina di tutti i tempi. Nel 2015 la sua performance a L'Aquila per i Cantieri dell'Immaginario

E’ morta Carla Fracci: l’étoile della Scala aveva 84 anni e da tempo lottava contro un tumore.

Carla Fracci è stata una della ballerine più importanti al mondo, una vita passata sulle punte.

Nel 2015 venne a L’Aquila per uno spettacolo della quarta edizione dei Cantieri dell’immaginario, insieme al marito Beppe Menegatti. Una performance realizzata insieme ai Solisti Aquilani.

carla facci Pertini

Legata indissolubilmente alla Scala di Milano, la Fracci nella sua lunga carriera ha portato il suo elegante talento sui palchi di tutto il mondo.

Tra le interpretazioni memorabili della Fracci i ruoli romantici e drammatici, che l’hanno resa una stella in tutto il mondo. Con la sua grazia ha saputo dare forma e spessore a personaggi femminili memorabili come Giselle, La Sylphide, Giulietta, Swanilda, Francesca da Rimini e Medea.

Ha danzato coi più illustri partner del mondo della danza: dai ballerini russi Rudolf Nureyev e Vladimir Vassiliev, passando per Paolo Bortoluzzi, fino ai più giovani Massimo Murru e Roberto Bolle.

Di umili origini, il padre era alpino e tranviere, la madre operaia, Carla Fracci con il suo talento cristallino conquistò i teatri più importanti del mondo fino ad essere eletta nel 1981 “prima ballerina assoluta” dal New York Times.

Amici di famiglia convincono i genitori a iscriverla alla Scuola di Ballo del Teatro alla Scala, dopo averla vista muoversi nel salone del dopolavoro del papà tranviere.

È vissuta volando ma di sé diceva orgogliosa: “Sono cresciuta tra i contadini, nelle campagne vicino Cremona, libera, tra molti affetti e necessità concrete. E proprio lì, ben piantate nella terra, ci sono le mie radici”.

E così, leggiadra e solida, dolce e tenace, schiavi elegante, mai sopra le righe, se n’è andata un “monumento nazionale”, un mito del balletto, una delle più grandi artiste della danza internazionale.

Mi lamento perché sono polemica, ma la mia è stata una gran bella vita”, aveva detto.

La Fracci ha reso il tutù e le punte un sogno popolare, restituendo i paradisi del balletto alla portata di tutti, danzando nei tendoni, nelle chiese e nelle piazze.

Carla Fracci a L’Aquila: l’evento ai Cantieri dell’Immaginario nel 2015

Carla Fracci quel 13 agosto del 2015, nella cornice di Piazza Regina Margherita, raccontò la sua vita, per consegnare al pubblico i saperi e le esperienze che l’hanno portata al successo.

Ricordi privati e professionali, in un inevitabile intreccio che la lega al marito Beppe Menegatti, regista di molte creazioni da lei interpretate.

Una ricostruzione biografica a due voci nel tracciato di partiture del Novecento, affidate alla esecuzione dei Solisti Aquilani: un racconto verbale e musicale diretto, che ha lasciato per un momento da parte l’amplificazione più frenetica e frammentata della moderna narrazione multimediale.

carla facci e Menegatti

Uno schermo sul palco aggiungeva alle storie suggestioni visive e immagini significative che hanno ripercorso i momenti salienti dell’autobiografia dei protagonisti.

Uno spettacolo in cui si sono mescolati ricordi privati e professionali, in un inevitabile intreccio che la legava al marito Menegatti, regista di molte creazioni da lei interpretate.