Cinema

La Lanterna Magica, un patrimonio tutto Made in L’Aquila

La Lanterna Magica: l'istituto cinematografico dell'Aquila racconta i traguardi e i successi dei primi 40 anni di attività.

La Lanterna Magica, l’istituto cinematografico dell’Aquila, quest’anno taglia il traguardo del quarantesimo anno di attività.

Questo 2021 è, per l’Istituto Cinematografico La lanterna Magica, l’anno del quarantennale.

Lo scopo principale dell’Istituzione è quello di tutelare, conservare e valorizzare il Centro Archivio, un vero e proprio patrimonio accumulato nel corso degli anni: le pellicole raccolte nella Cineteca “Maria Pia Casilio”, i numerosi libri e documenti della Biblioteca “Giovanni Tantillo”, i bozzetti originali delle importanti costumiste della cinematografica italiana, foto di scena, riviste, appunti dei grandi artisti e tecnici del mondo del cinema, materiale audiovisivo di altissimo valore, foto autografate dai grandi del cinema italiano e di Hollywood.

Ente morale dal 1981, persegue quale obiettivo primario lo studio, la ricerca, la tutela, la conservazione, il restauro, l’archiviazione, la promozione e valorizzazione del proprio patrimonio, accumulato nel corso della sua trentennale esperienza ed arricchito da importanti donazioni private.

lanterna magica

Un “compleanno” che segna per l’istituzione, lustro della città, un traguardo importante e ambizioso: una struttura che tanto ha fatto e continua a fare per promuovere la cultura cinematografica non solo nel territorio, ma nel mondo.

L’Ente si rinnova e brilla di una nuova luce nei suoi 40 anni ponendosi ancora una volta come una delle più importanti istituzioni culturali per il territorio.

Lanterna Magica, l’Istituto cinematografico dell’Aquila compie 40 anni

Data spartiacque per la lanterna Magica è stata il terremoto del 6 aprile 2009: dopo il sisma il centro archivio cinematografico dell’ente ha messo insieme tutto il materiale e il 31 gennaio 2018 è stato dichiarato di interesse storico dalla soprintendenza archivistica.

Il 31 gennaio 2018 infatti la Sovrintendenza Archivistica con Decreto del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo ha dichiarato il Centro Archivio Cinematografico di interesse culturale particolarmente rilevante ai sensi del D.Lgs. 42/2014 e ss.mm.ii, apponendo il vincolo di tutela.

Si tratta del primo e unico archivio in Italia per tipologia di materiale conservato ad ottenere tale riconoscimento.

lanterna magica

All’interno dell’archivio della Lanterna Maagica non ci sono solo pellicole conservate, ma anche libri e una collezione legata alle tecniche e mestieri del cinema.

Nelle scorse settimane l’Istituto Cinematografico ha rinnovato l’assetto istituzionale con la nomina del Presidente Corrado Camilli, manager di successo, che ha avuto esperienze a Cinecittà e a Roma come Direttore Generale di RAI ed attualmente presidente, amministratore delegato e consigliere in numerose aziende tra cui Italian Entertainment Group, il Luneur Park di Roma, il Roma Creative Hub.

Il nuovo Presidente Onorario è la Prof.ssa Paola Cipriani, associata presso l’Università degli studi dell’Aquila, reumatologa, che ha dato un grande contributo alla ricerca nel campo delle malattie autoimmuni ricevendo premi e riconoscimenti e vantando numerosissime pubblicazioni e partecipazioni a convegni. La Prof.ssa Mercedes Calvisi, Consigliere Delegato, si riconferma da oltre 15 anni una preziosa presenza ormai storica all’interno dell’Istituto

Lanterna Magica: il Centro archivio cinematografico

Il progetto di costituzione del Centro Archivio Cinematografico nasce nel 2010 dall’intuizione del Coordinamento Scientifico-Culturale che ha ridefinito la mission dell’Ente volta oggi a conservare la memoria del cinema, divulgarne la conoscenza e consentirne la fruizione anche attraverso l’apertura del MuMAC, Museo delle arti e dei mestieri del cinema.

Ad oggi il Centro Archivio si costituisce di un importante patrimonio di oltre 100.000 pezzi accumulato con oltre trent’anni di attività ed arricchito da importanti donazioni private.

Nel 2014 è stato possibile inaugurare il MuMAC, Museo dei Mestieri e delle Arti del Cinema, oggi situato presso la galleria di Complesso Ursini in via Enrico De Nicola, dove festeggerà il suo quarantennale con eventi ed appuntamenti aperti al pubblico.

lanterna magica

Fanno parte del centro archivio:

Cineteca “Maria Pia Casilio”. Centro Nazionale specializzato sulla conservazione di film in pellicola. Prima Cineteca in Italia ad aver ottenuto il riconoscimento di  bene di rilevante interesse storico e culturale con Decreto del Ministero per i Beni e le attività Culturali  del 17/05/06.

Archivio pellicole 35mm – 800 film e documentari, Archivio pellicole 16mm – 500 film e documentari, Archivio pellicole Abruzzesistica – 150 film e documentari

Collezione mestieri e tecniche del cinema. 3500 pezzi unici tra oggetti personali, foto autografate dai grandi personaggi del cinema italiano ed americano, bozzetti, figurini, foto di scena, ritagli, cartoline, appunti, quaderni facenti parte di collezioni private di grandi professionisti dei vari mestieri del cinema.

Maria Pia Casilio, a cui è intitolata la cineteca, originaria di Paganica, è stata uno dei volti fra i più significati della commedia all’italiana, una delle caratteriste più valide e longeve della commedia all’italiana. Debuttò giovanissima nel cinema, ottenendo un immediato successo nel ruolo della giovane servetta del vecchio professore nel drammatico “Umberto D.” (1952) di Vittorio De Sica.

Maria Pia Casilio

La figlia, Francesca Rinaldi, ha donato all’Istituto Cinematografico nel 2014 preziosi oggetti personali appartenuti all’attrice, pezzi unici e introvabili come il bracciale portato per la prima di “Umberto D”,  l’abito indossato durante la sua ultima comparizione o la borsa utilizzata nel film “I pappagalli”.

Inoltre, arricchiscono la donazione, foto, ritagli di giornali, cartoline per un  totale di circa 2.000 pezzi relativi al periodo compreso tra gli anni ’50 e gli anni ’90.

Tra i materiali conservati nell’archivio anche una Fototeca. Fatta di 50.000 immagini (fotografie e diapositive), uniche nel loro genere, che documentano le maggiori iniziative promosse dall’Istituto Cinematografico dagli anni Ottanta ad oggi, alla presenza di noti personaggi del mondo del cinema e della cultura.

Dal festival “Una Città in Cinema” che ha promosso i mestieri e le tecniche del cinema agli stage con esperti della settima arte, alla Notte Noir, la fototeca comprende anche una sezione abruzzesistica di circa 1.000 foto relative alle location cinematografiche suddivise tra paesaggi, scorci, paesi, chiese.

Dopo il terremoto, purtroppo, è venuto a mancare l’appannaggio regionale relativo alla legge 98/99 che stanziava un contributo fisso. L’istituto si è trovato a doversi gestire come una vera e propria impresa culturale.

Non avendo contributi fissi sono state quindi cercate negli anni delle vie alternative, puntando anche sul centro archivio che ha dato sicuramente buoni risultati. Negli ultimi anni l’archivio ha avuto anche lustro e riconoscimenti internazionali.

In questi mesi l’Istituto sta predisponendo il nuovo allestimento del MuMAC, che apre anche all’esposizione di opere private; infatti, accanto al proprio materiale conservato nel Centro Archivio, sarà possibile ammirare la collezione privata della famiglia Reato.

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