La protesta

L’Aquila, chiudiamo perché vogliamo aprire: la protesta dei centri commerciali

L'AQUILA - Centri commerciali esculsi dal decreto riaperture, protesta anche a L'Aquilone: "Ampia adesione".

L’AQUILA – Centri commerciali esculsi dal decreto riaperture, protesta anche a L’Aquilone: “Ampia adesione”.

Alle 11 di questa mattina saracinesche abbassate al centro commerciale L’Aquilone, una protesta simbolica per sollecitare le riaperture dei centri commerciali anche nei weekend.

“Abbiamo registrato un’adesione massima – spiega il direttore dell’Aquilone, Valentina Bianchi, al Capoluogo.it – per  questa simbolica manifestazione di protesta che abbiao denomitato ‘Chiudiamo per riaprire’“. L’obiettivo della manifestazione promossa dalle associazioni del commercio, ANCD-Conad, Confcommercio, Confesercenti, Confimprese, CNCC–Consiglio Nazionale dei Centri Commerciali e Federdistribuzione, è chiaro: “L’immediata revoca delle misure restrittive che da oltre 6 mesi impongono la chiusura dei negozi nei giorni festivi e pre-festivi”.

Le Associazioni del commercio vogliono dare voce ai 780.000 lavoratori delle 1.300 strutture commerciali integrate presenti su tutto il territorio nazionale, che vivono da oltre un anno in un clima di forte incertezza, aggravato dalle stringenti misure con cui il Governo impedisce a migliaia di attività commerciali di lavorare nel week-end, ovvero nei giorni più importanti della settimana in termini di ricavi e fatturato. “Queste chiusure – conferma il direttore dell’Aquilone – rappresentano il 40% del fatturato in tempi di normalità e solo qui impattano su 500 lavoratori diretti, senza contare l’indotto”.

“Siamo una realtà integrata nel territorio, – prosegue il direttore Valentina Bianchi – sia a livello sociale che economico e soffriamo come tutti questa situazione. Abbiamo dato disponibilità a diventare hub vaccinali e anche in passato, nel primo post sisma, abbiamo rappresentato una risorsa importante per il territorio, lavorando a nostre spese per creare le condizioni adatte a soccorritorori e imprese. Soffriamo come tutti questa situazione, ma questa diversità di trattamento non è giustificata”. La manifestazione, infatti, ha anche l’obiettivo di “ribadire la sicurezza dei centri, parchi e gallerie commerciali che, sin dall’inizio della pandemia, hanno adottato protocolli rigorosi, garantendo che non si registrasse alcun caso di focolaio in tali strutture”.

Le Associazioni del commercio coinvolte, quindi, auspicano di poter avere dalle Istituzioni risposte certe e tempestive, per rimettere in moto un comparto tra i più danneggiati dalla crisi, che continua ad operare solo parzialmente e senza una chiara prospettiva di ripresa.

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