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Giulia Michelini a L’Aquila, al TSA la prima nazionale di “Alza la voce”

Giulia Michelini a L'Aquila. L'attrice, da molti conosciuta per il personaggio di Rosy Abate, protagonista con Paola Michelini della prima di "Alza la voce"

Qualcuno ieri, in centro, l’avrà riconosciuta anche coperta dalla mascherina. Giulia Michelini è arrivata a L’Aquila: sui social il sindaco Biondi posta la foto dell’incontro con l’attrice.

L’Aquila fa il bis, in realtà. Oltre a Giulia Michelini, per tutti Rosy Abate di Squadra Antimafia e dell’omonima serie tv Mediaset, nel capoluogo è arrivata anche l’attrice Paola Michelini, sua sorella, anche autrice del testo insieme a Paolo Civati.

Entrambe le attrici saranno protagoniste della prima nazionale dello spettacolo Alza la voce, in programma domani 6 maggio al TSA, il Teatro Stabile d’Abruzzo.

Questo il post del primo cittadino Pierluigi Biondi, che ha in breve tempo ricevuto numerosi like e condivisioni:

Aspettando la prima nazionale del TSA, “Alza la voce”, prevista per il 6 maggio…

… con Giulia e Paola Michelini, in centro a #laquila.

#teatro #alzalavoce #teatrostabiledabruzzo #vincilvirus

Pubblicato da Pierluigi Biondi su Martedì 4 maggio 2021

Paola e Giulia Michelini a L’Aquila per Alza la voce: che spettacolo sarà

Un evento atteso e voluto dal direttore artistico Giorgio Pasotti che ha voluto subito tornare al contatto diretto con il pubblico, seppure con un numero di posti ridotti e la rigida osservazione di tutte le norme anti contagio da Covid. Sarà, presumibilmente, il primo debutto nazionale grazie al lavoro portato avanti costantemente anche in periodo di chiusura delle sale, nel quale lo Stabile ha comunque messo a lavoro attori, registi e tecnici, senza alcuna sosta. Una strategia che ha sostenuto il lavoro e che permette di tornare a far vivere i palcoscenici con spettacoli pronti per andare in scena.

“Siamo entusiasti ed emozionati”, dice Pasotti, “questo momento drammatico ha fatto comprendere a tutti quanto sia importante la cultura, soprattutto a noi italiani che deteniamo qualcosa come il 70% dell’attività artistica e culturale e dei beni culturali del mondo. Abbiamo vinto la scommessa fatta, con tutti gli artisti e i collaboratori, non fermando il lavoro di allestimento. Chi può essere più felice di me?”

“Alza la voce” è un testo di Paola Michelini e Paolo Civati che prende spunto da un fatto reale, l’Orsa Pizza, chiusa da anni all’interno di una teca in un centro commerciale in Cina, e che utilizza la metafora per riflettere sugli stereotipi legati al femminile oggi, attraverso i personaggi di due donne: Stella e Pizza.

Le coreografie e i movimenti di scena sono di Lorenzo Balducci, le musiche originali di Valerio C. Faggioni, il video è creato da Daniele Salaris, la struttura di scena è di Fabio Giommarelli e le maschere e gli oggetti di scena sono di Elena Giampaoli.

Servendosi anche del linguaggio proprio della Stand Up Comedy, “Alza la voce” racconta un confronto ironico e surreale, che procede per analogie, per sfumature emotive, visive e sonore.
Pizza e Stella sono due lati contraddittori della stessa donna, sono una l’opposto dell’altra, Stella fa le pulizie all’interno del centro commerciale in cui Pizza è rinchiusa, ed è determinata a liberarla, come se liberandola potesse spazzare via in un colpo solo tutte le ingiustizie che vede nel mondo e che lei stessa subisce; Pizza è disillusa, amara, leggera, troppo stanca per combattere, troppo feroce per essere davvero addomesticabile.

Lo spettacolo è un tentativo di parlare del femminile e della sua natura, che sfugge a qualsiasi definizione. D’altronde definire l’Altro secondo le proprie categorie di giudizio non significa, di fatto, vincolarlo a uno stereotipo?