L'aggiornamento

Covid 19 Avezzano, ragazzo Erasmus trasferito a Roma

Si tenterà la circolazione extracorporea. L'aggiornamento sul 21enne studente Erasmus, arrivato dalla Spagna ad Avezzano e risultato, in un secondo momento, positivo al Covid19

Si tenterà la circolazione extracorporea, trattamento ECMO. Questa la novità sul 21enne studente Erasmus arrivato dalla Spagna ad Avezzano, positivo al Covid 19. Il giovane è stato trasferito a Roma nel pomeriggio, al Policlinico Umberto I.

Da Avezzano a L’Aquila, ora a Roma. Dal San Salvatore era giunta la notizia della gravità delle condizioni cliniche del giovane studente Erasmus ricoverato nel Reparto di Pneumologia del San Salvatore, finendo poi in Terapia Intensiva per un progressivo aggravarsi delle sue condizioni.

“Ho proceduto al trasferimento del paziente a Roma – spiega il professor Franco Marinangeli, contattato dalla redazione del Capoluogo per far sì che venga trattato con circolazione extracorporea, stante il quadro clinico di estrema gravità e rientrando, la cura, nei parametri di trattamento”.

Non arrivano buone notizie, allora, dall’ospedale San Salvatore dell’Aquila.

Covid 19 Avezzano: grave studente Erasmus

Il giovane positivo al Covid è un 21enne ricoverato prima a Malattie infettive dell’ospedale di Avezzano e, in seguito, trasferito al San Salvatore, per complicanze respiratorie. Il ragazzo vive ad Avezzano insieme ad altri studenti spagnoli da circa un mese, per seguire un programma di stage in alcune aziende del territorio.

Del gruppo di studenti, 17 in tutto, 9 sono risultati positivi al Covid 19. L’Agenzia che si occupa del progetto Erasmus+ – attraverso il quale ogni anno alcuni ragazzi spagnoli arrivano ad Avezzano e iniziano stage formativi presso aziende del territorio – smentisce l’ipotesi di una festa tra ragazzi, circolata su alcune testate cartacee e ripresa anche dagli online.

“I ragazzi sono arrivati lo scorso 20 marzo e si sono sottoposti a tre tamponi al loro arrivo, risultando tutti negativi. Alcuni di essi, inoltre, hanno fatto anche una settimana di isolamento volontario ed hanno poi ripetuto il tampone, poiché dovevano accedere a tirocini professionali in aziende del settore sanitario. Altri si sono sottoposti a screening di massa sia presso il Comune di Avezzano che quello di Celano, risultando tutti negativi fino al primo aprile. Il contagio è avvenuto in un secondo momento ad Avezzano. Non c’è stata alcuna festa: i nostri ragazzi sono stati molto corretti  – spiega uno dei rappresentanti dell’Agenzia alla redazione del Capoluogo – Circolano tante informazioni, anche errate, sui nostri ragazzi. Il contagio è avvenuto in città, non c’è stato alcun arrivo di positivi. E alle prime positività la situazione è stata immediatamente controllata, nel rispetto di tutte le disposizioni vigenti. Inoltre, precisiamo che si parla di studenti Erasmus, ma solo perché il programma si chiama Erasmus+, ed è un ramo a parte del Programma Erasmus che dà la possibilità ai ragazzi di fare tirocini professionali. Non si tratta, quindi, del classico Erasmus universitario. Rassicuriamo la popolazione: da dieci anni garantiamo alle aziende del territorio tirocini gratuiti e assicurati, cercando di far crescere professionalmente giovani studenti desiderosi di fare un’esperienza di scambio. Al momento il nostro pensiero è rivolto alla situazione delicata del nostro ragazzo, ricoverato a Roma”.

La nota ufficiale dell’AMFI

Il presente comunicato nasce dalla doverosa necessità di fornire delle precisazioni sulle notizie circolate finora riguardo ai ragazzi Erasmus presenti ad Avezzano, che sono in parte imprecise e fuorvianti.

Innanzitutto è fondamentale spiegare che il programma Erasmus+ comprende svariate azioni. L’azione di cui ci occupiamo da oltre 10 anni non riguarda la formazione universitaria bensì la possibilità di svolgere stage formativi non retribuiti all’interno di aziende del territorio al fine di accrescere le competenze professionali e personali dei giovani partecipanti. Questo scambio è da anni, per il territorio marsicano, una fonte di arricchimento sia culturale che economico. Molti di essi, inoltre, provengono da famiglie svantaggiate e, grazie al supporto dei fondi europei per la formazione, ricevono un’opportunità importante di svolgere progetti di crescita professionale fondamentali per il proprio futuro. Questo li rende perfettamente coscienti dell’importanza di questa esperienza, delle regole del programma e di ciò che comporta violarle, dovendo di fatto superare un attento screening per accedere a questi fondi.

Fatta questa dovuta precisazione, si sottolinea altresì che gli studenti non sono ad Avezzano da diversi mesi, come molte testate giornalistiche hanno erroneamente riportato. I ragazzi sono arrivati ad Avezzano a partire dallo scorso 19 marzo, sottoponendosi a tampone molecolare nelle 48 ore precedenti il loro arrivo, tampone risultato ovviamente negativo. Alcuni di loro, dovendo accedere a tirocini “sensibili” nell’ambito sanitario, si sono altresì sottoposti ad una settimana di quarantena volontaria al termine della quale è stato fatto ripetere il tampone molecolare a pagamento, risultato anch’esso negativo. Nei weekend successivi al loro arrivo, quindi il 27 marzo e poi il 1 aprile, abbiamo inoltre provveduto a farli partecipare a ben due screening di massa organizzati sia dal Comune di Avezzano che da quello di Celano, risultando tutti negativi fino a tale giorno. Pertanto ogni partecipante, nell’arco di soli 20 giorni, è stato sottoposto a monitoraggio attento e consapevole da parte della nostra Agenzia, la quale ha agito fin dal primo momento nel completo e pieno rispetto del protocollo di sicurezza per il contrasto alla diffusione del Covid. Ci siamo assicurati di seguire alla lettera tutte le procedure dettate dal governo e dalle disposizioni europee in materia di mobilità dai paesi UE. Affermiamo quindi con certezza che il contagio è avvenuto nel nostro territorio.

Precisiamo inoltre che i ragazzi partecipanti al programma Erasmus+ con la nostra Agenzia non hanno assolutamente organizzato o partecipato a qualsivoglia “festa Erasmus” come erroneamente riportato dapprima dal quotidiano Il Messaggero, e poi anche da altre testate online. Queste false notizie sono assolutamente diffamatorie ed alimentano polemiche inutili oltre a diffondere disinformazione in un momento delicato come questo.

Ad ogni modo, una volta rilevate le quattro positività ai tamponi abbiamo provveduto ad attivare tutti i protocolli nel pieno rispetto delle disposizioni vigenti, ricevendo un esemplare sostegno da parte della ASL 1 nella persona del Dott. Domenico De Angelis, che con grande coinvolgimento, professionalità e umanità ha gestito tutte le fasi dell’emergenza, in sinergia costante con la nostra Agenzia e con i medici USCA, monitorando così i 9 contagiati e tutti gli altri partecipanti, posti immediatamente in quarantena fiduciaria. Supporto fondamentale è stato garantito dalla Croce Rossa di Avezzano nella persona della Dott.ssa Maria Letta e dei suoi volontari per la consegna delle spese.

Con il presente comunicato desideriamo inoltre ringraziare tutti coloro che ci stanno fornendo il loro supporto e la loro vicinanza in questo momento, soprattutto le aziende partner di progetto che stanno mostrando tutta la loro solidarietà ai nostri studenti.

Tutto ciò premesso, al momento non siamo assolutamente intenzionati a diffondere polemiche sterili, la nostra attenzione e i nostri sforzi sono tutti concentrati sulla salute e la sicurezza dei nostri partecipanti, in particolare del ragazzo, le cui condizioni purtroppo si sono aggravate nelle ultime ore, e che è attualmente ricoverato presso il Policlinico Umberto I di Roma.

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