Emergenza coronavirus

Vaccini, Marsilio replica: “Ecco perché abbiamo vaccinato i magistrati”

Il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, risponde alle polemiche sui vaccini ai magistrati sollevate, tra gli altri, anche da Bruno Vespa.

Al microfono del Capoluogo.it il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, risponde alle polemiche sui vaccini ai magistrati sollevate, tra gli altri, anche da Bruno Vespa.

Nessuna dose di vaccino “tolta” ad anziani e persone fragili per somministrarle ai magistrati. Il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, replica alle polemiche sui vaccini sollevate da più parti e rilanciate da Bruno Vespa, che aveva parlato di “responsabilità etica gravissima”.

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“Abbiamo seguito le indicazioni del governo – sottolinea Marsilio – per le priorità del piano vaccinale. Quando il governo, a seguito delle decisioni AIFA, ha autorizzato Astrazeneca solo per gli under 55 (vietandolo per gli anziani, quindi) ci ha indicato alcune categorie prioritarie, tra le quali gli ‘ufficiali di polizia giudiziaria’. A seguito di ciò, il Presidente della Corte d’Appello e il Procuratore Generale hanno evidenziato che tale qualifica è attribuita anche al personale in servizio presso la Magistratura. Non c’era motivo per non accogliere tale richiesta, come fatto per tutto il comparto delle forze dell’ordine e delle forze armate aventi pari qualifica”.

“Il vaccino loro somministrato – precisa ulteriormente Marsilio – non poteva essere somministrato ai nostri ‘vecchietti’, che quindi non hanno subito alcun rinvio o ritardo a causa di tale scelta. L’unica ragione per la quale la vaccinazione degli over 80 è ancora in corso risiede unicamente nella scarsità di dosi distribuite e nel divieto di somministrare Astrazeneca a tale categoria, che al momento viene vaccinata solo con Pfizer e Moderna. Nei congelatori delle nostre farmacie non ci sono dosi ‘ibernate’ e inutilizzate. Esponenti del governo che dovrebbero spiegare perché si sono affidati a contratti così poco efficaci, che hanno inviato un sesto dei vaccinatori promessi, che hanno inviato un quarto delle dosi preventivate, che hanno distribuito meno siringhe delle dosi, e addirittura meno aghi delle siringhe, dovrebbero astenersi dall’andare in tv ad attaccare le Regioni. Che magari possono sbagliare qualche valutazione, e inevitabilmente ‘sbagliano’ perché lavorano duramente sul campo, in prima linea tutti i giorni. Ma raccontare che decine di migliaia di anziani non sono stati vaccinati perché qualche decina di magistrati avrebbero preso il loro posto (e – come detto – è oggettivamente falso), è una scorrettezza non all’altezza del principio di ‘leale collaborazione istituzionale'”.

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